Amore
Emilio Pasquini
Guido Favati
. Per eccellenza il termine-chiave dello Stilnovo, fin dagli esordi al centro del lessico di D., anche perché la possibilità di considerarlo quasi costantemente personificato [...] oblia / che fa natura, e quel ch'è poi aggiunto [l'amor accidentalis di Guido da Pisa], / di che la fede spezïal si cria (If XI 56 e turba magna degli accidiosi, cui buon volere e giusto amor cavalca (XVIII 96).
Ma intanto D. vede svolgersi nel ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] Cinquanta del secolo seguente (S. Mazzarino, p. 239; E. Cavalcanti, La spiritualità, pp. 224-25). In relazione ai problemi della Unni, che da pastori erano diventati guerrieri sotto la guida di Attila, dopo avere tentato di premere ai confini dell ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] nunzio riceveva da Roma istruzioni per investigare nei confronti di Guido da Fano che brigava con Luigi Gonzaga "tentandolo di giudizi entusiastici dell'amico Bianchetti e del retore Bartolomeo Cavalcanti, il lavoro del D. ebbe scarsa diffusione. Né ...
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Prima del 1860 la cucina regionale contrassegna la società di un piccolo Stato come il Granducato di Toscana, oppure si diversifica ed è ligure o piemontese all’interno del Regno sabaudo, ovvero lombarda [...] una città, a mangiare etnico o a nutrirsi di notte. Ci sono guide gratuite, altre care come il conto di un solo pranzo, e limitate che accorpava due poverissime entità in un unico destino (O. Cavalcanti, Il libro d’oro della cucina e dei vini di ...
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FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] creazione insieme con un altro giovanissimo porporato, il sedicenne Guido Ascanio Sforza, figlio di Costanza Farnese e dell'omonimo , legato a numerosi banchieri soprattutto fiorentini (Rucellai, Cavalcanti, Bardi, Montaguti, Ceuli, Soderini ecc.), a ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] noto come fotografo); in Francia, Rien que les heures (1926) di Alberto Cavalcanti, La Zone (1927, cm) di Georges Lacombe, Études sur Paris (1928) cineasti così diversi come gli italiani Anna Lajolo e Guido Lombardi (D ‒ Non diversi giorni si pensa ...
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GALEAZZO MARIA Sforza, duca di Milano
Francesca M. Vaglienti
Primogenito di Francesco, conte di Tricarico, e di Bianca Maria Visconti, figlia legittimata del duca di Milano Filippo Maria, nacque il [...] G. alla difficile arte del governo.
Sotto la vigile guida del Barzizza G. condusse, tra il 1457 e il pp. 645-708; F. Leverotti, Diplomazia e governodello Stato. I "famigli cavalcanti" di Francesco Sforza (1450-1466), Pisa 1992; G. Albini, Città ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] giornata, 1931); più tardi, in tempi più calamitosi, Guido Salvini radunò il meglio del teatro italiano (Ermete Zacconi, Memo Incubi notturni o Nel cuore della notte, di Alberto Cavalcanti, Charles Crichton, Robert Hamer e Basil Dearden) e presto ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] F. Léger) e la 'sala della resurrezione' (di Alberto Cavalcanti), Mallet-Stevens riuscì a offrire una specie di quintessenza, di idea le majors utilizzavano uno staff fisso di collaboratori guidato da un art director (Cedric Gibbons per la ...
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GIACOMO DA LENTINI
RRoberto Antonelli
Caposcuola della Scuola poetica siciliana, è più dubbio che possa esserne riconosciuto anche quale primo promotore (Monteverdi, 1971, p. 282; Antonelli, 1994, pp. [...] con evidenti conseguenze cronologiche anche per G.), Tommaso di Sasso, Guido delle Colonne, Giacomino Pugliese, Cielo d'Alcamo, Mazzeo di volta, per quanto meno del suo grande maestro, Cavalcanti, e dei pur guittoniani Chiaro Davanzati e Monte Andrea ...
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cavalcante
agg. e s. m. [part. pres. di cavalcare], ant. – 1. Che cavalca, cavalcatore. 2. Servo che seguiva o precedeva, a cavallo, il padrone quando questi cavalcava o andava in carrozza. 3. Colui che, stando a cavallo, guida la prima coppia...
nido
s. m. [lat. nīdus, da una radice indoeuropea *ni-zdo- (formata con il preverbio ni-, che indica movimento dall’alto in basso, e una voce affine a sedeo «sedere»), largamente rappresentata anche nelle lingue germaniche e slave]. – 1. a....