Il sonetto è la forma metrica più celebre e fortunata della tradizione lirica italiana (Beltrami 20024: 99-100, 274-289; per l’uso dantesco, Baldelli 1976). Nella forma tipica si compone di 14 endecasillabi [...] CDdC.
Del tutto affine – le due forme vengono infatti spesso confuse – è il sonetto rinterzato («rafforzato»), tipico di Guittoned’Arezzo, nel quale il settenario segue anche il primo verso delle terzine. Il sonetto ritornellato prevede in chiusa l ...
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Andalò, Loderingo degli
Ettore Bonora
, Nato da nobile famiglia bolognese di parte ghibellina circa il 1210, nel 1239 era tra i prigionieri bolognesi caduti nelle mani di Federico II. Ricoprì la carica [...] ritirò nel convento di Ronzano, sui contrafforti dell'Appennino prospiciente 'Bologna, dove morì nel 1293. Lì ebbe per compagno anche Guittoned'Arezzo, che a lui indirizzò la canzone Padre de' padri miei e mio messere, nella quale lo elogia di saper ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] ’ con la sua prosa rimata, musicale.
Il vero iniziatore della prosa d’arte retoricheggiante fu Guido Faba con la Gemma purpurea, e con i classico e retoricamente ornatissima, che trovò in Guittoned’Arezzo il suo primo artefice.
Dall’Umanesimo al ...
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stil novo Tendenza poetica (anche dolce stil novo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, [...] (ricordati con uno dei più importanti tra essi, il notaio Iacopo da Lentini), da Guittoned’Arezzo e da lui stesso: «Issa vegg’io – diss’elli – il nodo Che ’l Notaro e Guittone e me ritenne Di qua dal dolce stil novo ch’i’ odo». Il significato della ...
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Poeta pistoiese morto nei primi anni del sec. 14º (suo padre fu console dei cambiatori nel 1237); appartiene a quel gruppo di rimatori toscani anteriori al "dolce stil novo" che hanno il loro più illustre [...] esponente in Guittoned'Arezzo di cui A. si mostra arido seguace: di lui ci rimangono tre canzoni e alcuni sonetti. ...
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Critico letterario (Maglie 1882 - Genova 1948); prof. univ. dal 1915, insegnò letteratura italiana a Messina, Catania e Genova. Tra le sue opere: Vita e opere di Guittoned'Arezzo (1904); Studî manzoniani [...] (1914); Dal Duecento all'Ottocento (1914); Il Quadrivio nel Rinascimento (1924). Diresse sino alla morte La Rassegna, già Rassegna bibliografica della letteratura italiana ...
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(o serventese) Componimento poetico di origine provenzale, originariamente dedicato dal sirven (in provenzale antico, «servente») al suo signore per celebrarne le gesta. Nella tradizione italiana, il s. [...] sec., il s. assunse spesso un andamento narrativo. Tra i s. italiani, il S. dei Lambertazzi e dei Geremei, composto poco dopo il 1280, su un episodio della lotta comunale di Faenza; quelli di Guittoned’Arezzo; il Cantare dei cantari (fine 14° sec.). ...
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tenzone Disputa poetica in uso nella letteratura medievale, di origine provenzale. Nella lirica provenzale, infatti, si designò con tensó uno scambio di strofe o di poesie che due poeti si indirizzavano [...] ’impegnarono in tenzoni, tra i meridionali, Giacomo da Lentini, I. Mostacci, Pietro della Vigna e, fra i toscani e gli stilnovisti, Guittoned’Arezzo, G. Cavalcanti, Cino da Pistoia ecc. Notevole è la t. (3 coppie di sonetti) tra Dante e il suo amico ...
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Componimento, di solito in versi, scritto in occasione di un fatto doloroso: se ne trovano, come parti di opere, in tutte le letterature; non mancano nelle antiche, abbondano nella letteratura medievale, [...] personaggio (come il planh per ser Blacatz, di Sordello) e per altri dolorosi avvenimenti (così come la canzone Ahi, lasso, or è stagion di Guittoned’Arezzo per la rotta fiorentina di Montaperti). Tutti questi motivi furono anche elaborati da poeti ...
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Filologo francese (n. Roma 1910 - m. 1994); dal 1958 professore alla Sorbona. Si è occupato prevalentemente della letteratura italiana dalle origini al Cinquecento, di storia della lingua e di critica [...] règle des unités, 1940; Sur l'oscillation syllabique dans la poésie italienne du XIIe siècle, 1951; Recherches sur Guittoned'Arezzo, 1966). Con G. Folena ha diretto il dizionario Francese-Italiano Italiano-Francese, edito da Sansoni e Larousse (1981 ...
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guittoniano
agg. – Relativo a Guittone d’Arezzo (c. 1235 - 1294), il poeta più rappresentativo del momento di trapasso tra la poesia siciliana e il Dolce stil novo: le rime, le Lettere g., lo stile g., la moralità guittoniana; sostantivato,...
lamento
laménto s. m. [dal lat. lamentum]. – 1. a. Voce, parola di dolore, spesso mista al pianto: fare, mandare un l.; emettere lamenti, rompere in lamenti, levare alti l.; l. pietoso, straziante. Anche, séguito di voci o parole di dolore,...