CALCIO - LA STORIA DEL CALCIO
Adalberto Bortolotti
Gianni Leali
Mario Valitutti
Angelo Pesciaroli
Fino Fini
Marco Brunelli
Salvatore Lo Presti
Leonardo Vecchiet
Luca Gatteschi
Maria Grazia Rubenni
Franco [...] da lasciare stupefatta la critica mondiale. Lo stesso re Gustavo di Svezia, dopo la finale vinta dai brasiliani proprio contro antico è la Fossa dei Leoni del Milan, fondato nel 1968, che adotta il nome delvecchio campo d'allenamento dei rossoneri. ...
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Il tessuto cattolico
Loredana Nardo
A vent'anni dalle visioni apocalittiche con cui il conflitto civile spagnolo campeggiava nei suoi interventi pubblici(1), i tempi di guerra fredda non sembrano offrire [...] Chiesa cattolica e la secolarizzazione, Torino 1993, p. 10; Gustavo Guizzardi, Potere ideologico, organizzazioni e classi sociali, in La e nega che la D.C. sia la reincarnazione delvecchio "Partito clericale", poiché quest'ultimo era organismo di ...
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Il fronte interno sulle lagune: Venezia in guerra
Emilio Franzina
Il "fronte interno" sulle lagune: Venezia in guerra (1938-1943)
Luci e ombre della "grande Venezia"
Venezia sembra poter figurare [...] , il rodigino Gustavo Piva che spariva a sua volta dalla scena veneziana il 12 maggio del 1943 surrogato dall a sedi ebraiche e una incursione nel Ghetto con bastonatura delvecchio e semicieco rabbino avevano dato la misura della "anormalità" ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] [...] negli Stati veneti si diffuse un'intensa curiosità di ῾gusto', per cui le opere dei filosofi si lessero, si discussero delvecchio sistema è la giustizia; qui davvero le riforme sono rivoluzione: il 16 maggio è decretata la "chiusura del ...
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La musica*
Giovanni Morelli
Credo che sul far dell'avvio di un resoconto sulla musica e sulla vita musicale vissuta a Venezia in quell'ultimo lungo scorcio di storia secolare, che si fa partire dal [...] nuova" delle altre città italiane); 2. del banchiere Gustavo Koppel (facoltoso finanziere, dilettante di violoncello un buon tasso di conservazione di figure e figuri delvecchio regime: vedi il ragioniere tesoriere Brenna, tiranno amministrativo ...
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Sviluppo e articolazione della città
Elisabeth Crouzet-Pavan
Così come appare negli ultimi decenni del XIII secolo nella descrizione di Martino da Canal (1), Venezia è la città della pienezza. A questa [...] vi è un ampliamento dei lavori. Si demoliscono i muri delvecchio campanile, l'ufficio dei pesi e misure e un banco di sormontato dalla vera. Su queste tecniche di costruzione si v.: Gustavo Boldrin-Giovanni Dolcetti, I pozzi di Venezia. 1015-1906, ...
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Il rinnovamento urbano del primo Cinquecento
Donatella Calabi
La forma della metropoli lagunare
La straordinaria forza evocativa della prima rappresentazione prospettica della metropoli lagunare, [...] nuova grandiosa costruzione al posto delvecchio ospizio e di una casa contigua. A sua volta, la vecchia sede sarà trasformata in 1577, p. 7.
46. I pozzi di Venezia, a cura di Gustavo Boldrin - Giovanni Dolcetti, Venezia 1910, pp. 147, 151, 158. ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] le pp. 38-41, con la difesa, controcorrente, della ‘modernità’ delvecchio stadio in laguna da parte di un abitante in terraferma). E da -533 e 534-535.
112. La cartolina di Gustavo Corinaldi, ebreo veneziano, spedita al libraio Rigattieri dal campo ...
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Le classi popolari
Luca Pes
Culture
A volte capita di trovare, persino negli scritti più moralisti e deprecatori, degli spaccati sociali che offrono indizi, sollevano interrogativi e forniscono un buon [...] primo caso, si inseriscono nel contesto del clima postunitario, del ‘self-helpismo’ italiano (Gustavo Strafforello e Michele Lessona) e dell anni Novanta c’è un’anima nuova, insoddisfatta delvecchio mutualismo, vicina all’operaismo economico e alle ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] l'elegante, versatile pittore Bossi; o il circolo delvecchio Monti, facile lusingatore di giovani; o quello assai al Cattaneo piuttosto enfaticamente (l'enfasi faceva parte del suo mestiere; chi scriveva era Gustavo Modena) nel '50: «Voi siete la ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
invecchiare
v. intr. e tr. [der. di vècchio] (io invècchio, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. Di persona, diventare vecchio, avanzare nell’età assumendo l’aspetto senile: aver paura d’i.; si invecchia senza accorgersene. Più raram....