Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] mole, come La pícara Justina (1605) di F. López de Úbeda, o il Marcos de Obregón (1618) di V. Espinel, nel quale il gusto con cui sono seguite le vicende di Marcos prevale sull’insegnamento che se ne può trarre; in lui, come in J. de Salas Barbadillo ...
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Scultore e architetto tedesco (Hörde, Vestfalia, 1874 - Interlaken 1949). Studiò a Dresda e Düsseldorf; poi a Parigi (1900-07) subì l'influsso di A. Rodin. Visse nella colonia di artisti a Darmstadt (1911-14) [...] e lavorò a Worpsweal e a Brema. Di gusto eclettico, esperto di tutte le tecniche, eseguì nudi femminili, busti, ritratti; disegnò, incise e dipinse all'acquerello; si rese noto anche come architetto col progetto della fabbrica Tet in Hannover (1917). ...
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Pseudonimo dello scrittore, pittore e musicista Andrea De Chirico (Atene 1891 - Roma 1952), fratello di Giorgio. A Parigi (dove soggiornò a più riprese, frequentando anche i surrealisti) pubblicò sulla [...] , scritti sul cinema; Palchetti romani, 1982, che riunisce le cronache teatrali scritte per Omnibus tra il 1937 e il 1939). Un gusto analogo a quello dello scrittore si ritrova nel S. pittore e disegnatore, nel quale a volte più esplicito è il gioco ...
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Pittore (Birmingham 1833 - Londra 1898), una delle principali figure del movimento preraffaellita. In Francia (1855) e in Italia (1859; 1862) s'interessò soprattutto all'arte gotica e quattrocentesca. [...] Si venne così parzialmente distaccando dal movimento preraffaellita e accostando alla tendenza detta "l'arte per l'arte" e al gusto detto "art nouveau" (Il re Cofetua e la mendicante, 1885). Ebbe molti e scadenti imitatori. La maggior parte delle sue ...
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Pittore (Siviglia 1558 circa - Olivares, Siviglia, 1625); lavorò prevalentemente a Madrid e a Siviglia dove, prediligendo il formato monumentale, si espresse attraverso uno stile che fonde il vigoroso [...] colorismo d'ispirazione veneta, ampiamente diffuso nella cultura spagnola del tempo, a un sottile gusto per l'aneddotico. Tra le sue opere principali: a Siviglia, il grande retablo per la chiesa dei Gesuiti (antica cappella della università), il ...
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Famiglia di architetti e decoratori. Jean, acquafortista (Parigi 1618 - ivi 1682), fu uno dei più notevoli incisori d'ornati del sec. 17º. Il fratello Antoine, architetto e decoratore (Parigi 1621 - ivi [...] 1691), studiò con L. Le Vau ed elaborò due progetti di gusto classico pubblicati nel 1652, con il titolo Les ceuvres d'architecture d'Anthoine Le Pautre; fra le opere eseguite: l'hôtel de Beauvais, 1655. Suo figlio Pierre, scultore (Parigi 1660 - ivi ...
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Pittore (Mondovì 1844 - Torino 1898). Studiò all'Accademia albertina con E. Gamba; soggiornò quindi a Parigi fino al 1870, risentendo l'influsso di E. Meissonnier e J.-L. Gérôme. Si specializzò in quadri [...] di genere, soprattutto scene di caccia che trattò con particolare gusto per il dettaglio. Opere nei musei d'arte moderna di Roma e Torino. ...
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BALDRIGHI, Giuseppe
Silla Zamboni
Nacque a Stradella (Pavia) nel 1723. Compì i primi studi artistici a Firenze, sotto la guida di Vincenzo Meucci, e si recò poi a Parma, ove ben presto ebbe modo di [...] guadagnarsi la stima del duca Filippo di Borbone e del ministro Guglielmo Du Tillot, che favorivano l'affermarsi in Parma del gusto più raffinato e moderno francese. Scelto dal Du Tillot fra i molti artisti protetti dalla corte, al principio del 1752 ...
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Archeologo ed erudito (Stendal, Prussia, 1717 - Trieste 1768). Stabilitosi a Roma, divenne soprintendente alle antichità (1764) e poté dedicarsi allo studio dell'arte classica. Attraverso i suoi scritti [...] in una sosta a Trieste, sulla via del ritorno a Roma fu assassinato. L'influenza di W. sull'arte e sul gusto del tempo fu grandissima; il senso dell'armonia, del "composto", della passione dominata che costituiscono, secondo W., i motivi fondamentali ...
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Scultore (Milano 1868 - ivi 1931). W. fu prof. all'Accademia di Brera (dal 1923). La sua arte, caratterizzata da una sorprendente perizia tecnica nel maneggiare la materia, si propone effetti drammatici, [...] complicati da oscuri significati letterari; essa partecipa solo sporadicamente del gusto del Novecento.
Vita e opere
Lavorò dapprima come esecutore in marmo di modelli presso vari artisti, fra cui G. Grandi, frequentando intanto l'Accademia di Brera ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...