Incisore (Parigi 1730 - ivi 1809), il più geniale adornatore del libro nel sec. 18º in Francia. Decorò anche con grandissimo gusto carte da visita, partecipazioni, programmi, ecc. Lasciò ottimi piccoli [...] ritratti e alcune stampe galanti. Pubblicò Notice historique sur l'art de la gravure (1804) ...
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Pittore (Vilvoorde 1818 - Schaerbeek 1895). Allievo di F.-J. Navez a Bruxelles e di P. Delaroche a Parigi, coltivò con gusto eclettico la pittura storica, religiosa e il ritratto (Bruxelles, Musées royaux [...] des beaux-arts; Charleroi, chiesa di Saint-Antoine). Dopo i soggiorni in Oriente, in Nord Africa e in Italia, diresse l'accademia di Gand e quella di Bruxelles svolgendo un'intensa attività didattica ...
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Pittore (Vienna 1805 - ivi 1845). Figlio del proprietario d'una fabbrica di mobili; ebbe una parte notevole nella storia del gusto Biedermeier, fornendo molti disegni per arredamenti. Dipinse quadri di [...] soggetto religioso e storico, e numerosi ritratti; ma più noti sono i quadri di genere, in cui elabora con attenta osservazione psicologica e sociologica scene di vita quotidiana ...
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Pittore francese (Parigi 1687 - ivi 1761). Soprattutto nei paesaggi e nelle prospettive si espresse con libertà, contribuendo alla diffusione del gusto rococò (Architetture di fantasia, Darmstadt, Hessisches [...] Landesmuseum; Allegoria d'inverno, New York, Metropolitan museum; ecc.). Per l'incisore G. Huquier fece disegni ornamentali e di architetture. Dipinse per la Pompadour una Allegoria di Luigi XV (1743) ...
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Pittore (Viterbo 1721 - Roma 1803). Allievo di F. Mancini, fu attivo a Roma e nell'Italia centrale, influenzato dapprima dal gusto carraccesco e caravaggesco, poi dal classicismo di Mengs, Batoni, Benefial [...] e Subleyras. Fra i suoi allievi ebbe G. Cades e V. Camuccini. Tra le sue opere: a Roma, L'incendio di Borgo (1769, chiesa di S. Caterina da Siena) e L'Aurora e i Crepuscoli (1782, Casino Borghese); a Viterbo, ...
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Pittore (Roma 1699 - ivi 1768), allievo di A. Procaccini e poi di A. Masucci, fu artista elegante e incline al gusto rococò. Sue opere sono in varie chiese e palazzi romani (tele in S. Silvestro al Quirinale [...] e in S. Francesco di Paola, 1736 circa; affreschi nella volta di S. Apollinare, 1746, e in palazzo Sciarra Colonna, 1743-50; decorazione della Sala degli specchi in palazzo Doria Pamphili, 1767-68) ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] dei successori, e solo dagli anni Sessanta del IV secolo si cominciano a notare i segni di un mutamento di gusto. La durata eccezionale dello stile costantiniano va messa in relazione con il lungo periodo di stabilità politica che caratterizza quest ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] II sec. e in uno assai ricco di ornati di Montmorot nella Belgica: il motivo godrà di largo favore nel periodo tardo-antico. Il gusto per l'effetto prospettico si rivela anche in un m. di Besançon in bianco e nero, forse della fine del III sec. in ...
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Pittore e incisore (Londra 1697 - ivi 1764). Precursore, già alcuni decenni prima di J.-B.-S. Chardin e P. Longhi, di un gusto borghese contrapposto al gusto aulico del classicismo e del barocco, codificò [...] il suo credo artistico in The analysis of beauty (1753) che, benché biasimato dai contemporanei, costituisce la base del pensiero artistico inglese del suo tempo. Abilissimo ritrattista, ottenne enorme ...
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Intagliatore tedesco del sec. 15º-16º. Fu operoso dapprima in Ulm (1510-29), poi in Olanda (ultima notizia: 1538). A un gusto iniziale schiettamente goticheggiante (altare di Wippingen, 1505, e una serie [...] di Sacre Famiglie), con chiari riferimenti a Gregor Erhart, subentra un orientamento verso forme rinascimentali e un comporre mosso che preannuncia il barocco (altare di Bieselbach; Madonna a Dalhem, presso ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...