Incisore (Vienna 1874 - Parigi 1947). Si stabilì a Parigi nel 1895. Trattò, con gusto verista ma con sottile penetrazione psicologica, temi di vita parigina, ritratti, paesaggi (Impressions d'Italie). [...] Illustrò l'Histoire Comique di A. France (1905), Dans l'antichambre di O. Mirbeau (1905) e la Mort de Venise di M. Barrès (1926) ...
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Scultore (Torino 1871 - ivi 1954). Formatosi all'Accademia Albertina di Torino, eseguì con gusto eclettico un gran numero di ritratti, busti, monumenti civili e religiosi (Umberto I, 1903, Aosta; Pietà, [...] Sestrière, chiesa di S. Edoardo; Faro della Vittoria, 1928, Torino, Colle della Maddalena; il Generale Mitre, 1930 circa, Buenos Aires; ecc.) ...
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Pittore (Torino 1820 - ivi 1897), allievo di G. B. Biscarra; dipinse paesaggi nel gusto di M. d'Azeglio e poi di A. Calame: d'un naturalismo timido e letterario, ma d'un particolarismo attento e preciso. [...] Suoi dipinti, disegni e incisioni sono conservati nella Galleria d'arte moderna di Torino ...
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Poeta messicano (Zamora, Michoacán, 1768 - Tlalpujahua 1809), francescano; la sua opera, educata al gusto della poesia latina e classica castigliana, risentì delle tendenze dell'Arcadia sudamericana. Nella [...] sua produzione poetica (Poesías, post., 1823; Entretenimientos poéticos, 2 voll., post., 1823) le convenzionali odi erotiche si alternano a poesie morali e religiose. Nel Poema eucarístico de la Divina ...
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Scrittrice tedesca (Herzberg 1817 - Weissenfels 1893); esponente, in forme moderatamente realistiche, di un gusto plastico-drammatico e di un ethos sostanzialmente ancora idealizzante, trovò ampî riconoscimenti [...] anche come collaboratrice dell'autorevole Deutsche Rundschau. Particolare successo ebbero, fra i romanzi, Die letzte Reckenburgerin (1871) e, fra le novelle, Judith, die Kluswirtin (nella raccolta Ausgewählte ...
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Pittore (Verona 1827 - Roma 1902). A Venezia, dove studiò, si orientò verso il gusto corrente, tra romantico e accademico; ma a Firenze (dal 1853) divenne presto tra i più entusiasti seguaci del programma [...] dei macchiaioli. In questo periodo cercò effetti di controluce e forti contrasti di chiaro e di scuro e si formò una maniera vigorosa e intensamente pittorica. Dopo il 1868, a Roma, si andò staccando da ...
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Poeta, professore e vescovo svedese (Uleåborg, Finlandia, 1772 - Härnösand 1847). Assimilò presto il gusto romantico attraverso lo studio di Herder e di Milton, di Ossian e di Gray, ed espresse il suo [...] sentimento erotico e religioso a un tempo nella lirica, che abbraccia la solennità celebrativa dell'inno e del salmo e la grazia agghindata dell'idillio: Människans anlete ("Il volto umano", 1793); Det ...
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Architetto (Cordova 1669 - ivi 1725). Attivo in Castiglia e in Andalusia eseguì, con gusto barocco e ricorso a motivi platereschi, il camarìn (cappella) per il mausoleo dei conti Buenavista nella chiesa [...] di Nuestra Señora de la Victoria (1693) a Malaga e il retablo in San Lorenzo a Cordova (1696). Maestro mayor nella cattedrale di Granada, tra il 1702 ed il 1720 realizzò la monumentale cappella della certosa ...
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Letterato (Parigi 1603 - ivi 1675). Pubblicò pochi versi e lettere che attestano buon gusto e spirito critico. Senza possedere una vasta cultura, fu conoscitore profondo della lingua francese, e come tale [...] soprattutto fu ammirato e consultato dai contemporanei. Fu tra i fondatori dell'Accademia francese, che ebbe origine dalle riunioni di letterati che si tenevano nella sua casa e di cui fu primo "segretario ...
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Poeta italiano (Modica 1901 - Napoli 1968). Premio Nobel per la letteratura (1959). Formatosi nel gusto della poesia ermetica fra Ungaretti e Montale, più vicino a quello per l'essenzialità quasi epigrammatica [...] classiche; dal 1941 al 1968 insegnò letteratura italiana nel conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Formatosi nel gusto della poesia ermetica, dopo iniziali riecheggiamenti ungarettiani e montaliani, trovò appropriata espressione alla sua densa e ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...