BARETTI, Giuseppe
Mario Fubini
Ebbe per causa di uomini e circostanze, ma più per il suo carattere irrequieto e combattivo, una vita errabonda e avventurosa: nato a Torino il 24 apr. 1719 da famiglia [...] , manualetto grazioso e vivace di modi e locuzioni peculiari alla lingua italiana, in cui ha modo ancora di farsi valere il gusto linguistico e insieme quel che di gentile era nell'animo del suo autore.
Ma di tanto supera queste opere e operette il ...
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Petri, Elio (propr. Eraclio)
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e regista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 29 gennaio 1929 e morto ivi il 10 novembre 1982. Il suo mondo cinematografico stilisticamente [...] sua immaginazione violentemente metaforica, la precisione acuta delle sue denunce politiche, a volte cupamente rabbiose, un certo gusto per il surreale e il grottesco, la sua natura anticonformista, la costante tensione esistenziale fatta di dubbi ...
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Musicista (Salisburgo 1756 - Vienna 1791). Fu avviato assai presto dal padre Leopold allo studio del clavicembalo, insieme alla sorella Maria Anna, detta Nannerl. I suoi primi saggi di composizione risalgono [...] da M. con Haydn sono evidenti nelle opere strumentali e particolarmente nei quartetti composti in quel tempo. Tuttavia il gusto della corte salisburghese tendeva, per inclinazione del nuovo arcivescovo, verso la fatuità e la galanteria e in questo ...
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Pittore senese (n. prob. tra il 1280 e il 1285 - m. Avignone 1344). La sua personalità appare pienamente formata fin dalla prima opera documentata, l'affresco con la Maestà nel Palazzo pubblico di Siena, [...] centrale, dallo stesso M. nel 1321 forse non solo per ragioni di restauro ma anche per un aggiornamento del gusto. La matrice duccesca, iconografica e stilistica, si piega nella sontuosità cromatica e materica, nelle cadenze ritmiche dei drappeggi, a ...
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Scrittore bulgaro (Kesarevo, Loveč, 1889 - Sofia 1954); prof. di storia dell'arte all'accademia di Sofia (1927). Autore di monografie e di una Istorija na plastičnite izkustva ("Storia delle arti plastiche", [...] della nostra letteratura", 1941) e rielaborò in una trentina di volumi fiabe di diversi paesi. Narratore di gusto simbolista, scrisse libri (Bogomilski legendi "Leggende dei bogomili", 1912; Videnija iz drevna Bălgarija "Visioni dell'antica Bulgaria ...
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Architetto e pittore (Napoli 1675 - ivi 1748). Allievo di F. Solimena, poco rimane della sua attività pittorica mentre più nota e felice è quella di architetto, svolta prevalentemente a Napoli. Dei numerosi [...] invenzioni bizzarre e ingegnose (notevoli quelli per il matrimonio di Carlo di Borbone con Maria Amalia, 1738). Un gusto per effetti scenografici torna nelle architetture religiose (chiese di S. Maria della Redenzione dei Cattivi, 1706, della ...
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Scrittrice tedesca (Bückeburg 1873 - Jena 1956). Acquistò presto fama per le sue ballate, dal piglio drammatico, che si ispirano in genere ai miti eroici del passato (Balladen und Lieder, 1902; Neue Balladen [...] , 1901; Der hof am Brink, 1906; Auge um Auge, 1933; Das Kind am Fenster, 1938; Schuld, 1940) si ritrova lo stesso gusto storico, lo stesso amore per il paesaggio (specie frisone) e un forte slancio immaginifico. Sposò (1916) l'editore E. Diederichs. ...
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Medico e poeta francese (Cormeilles-en-Parisis 1840 - Ginevra 1909), studioso di letterature orientali; fu amico di Mallarmé. Sotto lo pseudonimo Jean Caselli pubblicò (1865) Les chants populaires de l'Italie [...] : Melancholia (1868) e Le livre du néant (1872); sotto lo pseudonimo, più noto, di Jean Lahor: L'illusion (1875) e Poésies complètes (1888). In versi di gusto parnassiano, sul modello di Leconte de Lisle, canta l'eterna e vana illusione della vita. ...
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GALLETTI, Gustavo Camillo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Firenze il 20 genn. 1805 da Marco, patrizio fiorentino e medico (figlio a sua volta di un valente chirurgo), e dalla nobildonna Luisa [...] G. si trovò a partecipare dell'ambiente colto che circondava suo nonno (G.B. Niccolini, F. Pananti), prendendo gusto per tempo alle conversazioni letterarie. Compì i primi studi sotto la direzione dei padri scolopi sviluppando - unitamente all'amore ...
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Feyder, Jacques
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Jacques Frédérix, regista, sceneggiatore e attore cinematografico belga, nato a Ixelles (Belgio) il 21 luglio 1885 e morto a Prangins (Svizzera) il [...] del cinema muto francese, mise a frutto anche nel sonoro una rilevante conoscenza del mezzo cinematografico e uno spiccato gusto per i valori figurativi del film. Accusato di freddezza rispetto a quei modelli letterari che, in molti casi, furono ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...