Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] ; e s'aggiungano i larghi interessi dell'Aretino per la critica dell'arte figurativa nella lotta che si venne affermando, nel gusto, fra Firenze e Venezia. Si è sentita più di una volta l'esigenza, nel tempo nostro, di lavori complessivi sulla figura ...
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Scrittore belga (Gand 1862 - Nizza 1949) di lingua francese. Esponente del simbolismo, nei suoi primi drammi, tra cui Pelléas et Mélisande (1892), diede vita a un mondo onirico e allusivo, dominato da [...] monde ou le cadeau stellaire, 1942). Tra le opere scritte dopo il trasferimento negli Stati Uniti, ancora in forma drammatica: Le miracle des mères, ispirata alla guerra; Justice secrète, una serie di scene di gusto simbolistico; Jeanne d'Arc, ecc. ...
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Scrittore e giornalista italiano (Milano 1902 - Roma 1988). Critico drammatico di varî giornali e riviste, tra i quali il Corriere della sera (1963-73); già docente nell'Accademia nazionale d'arte drammatica, [...] dopo la morte di S. D'Amico ne fu (1955-63) commissario e poi presidente. Il gusto per l'intreccio e un'acuta osservazione dei caratteri e del costume impronta la sua opera narrativa (L'educazione sentimentale, 1931; Vita comica di Corinna, 1933; Tre ...
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Poeta e pittore spagnolo (Siviglia 1583 - Madrid 1641). Nemico di Quevedo e di Góngora, fu in rapporti di amicizia con Lope de Vega e con Cervantes. Scrisse prose e poesie, notevoli le prime per spirito [...] polemico e satirico, le seconde per l'evoluzione che dimostrano verso il gusto gongorino che aveva combattuto nell'Antidoto contra las soledades e nel Discurso poético (entrambe del 1624), poi accolto, specie nella traduzione della Farsalia di Lucano ...
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Poeta tedesco (Hartenstein 1609 - Amburgo 1640). Al seguito del duca Federico di Holstein-Gottorp partecipò a un'avventurosa ambasceria in Russia e Persia (1635-39), la cui eco è viva in numerose poesie. [...] Fu uno dei maggiori fra i lirici di tendenza barocca, di cui condivise il gusto per la metafora e l'antitesi, rivelandosi particolarmente legato a M. Opitz. Le sue poesie, composte in latino e in tedesco, furono pubblicate postume dall'amico A. ...
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Scrittore, nato a Firenze il 14 luglio 1884. Dal 1910 al 1923 fu critico letterario della Tribuna (talvolta firmando con lo pseudonimo "Il tarlo"); nel 1919 partecipò con V. Cardarelli e con altri alla [...] decorativi e formali talora si giovano ai fini della suggestione poetica.
Al C., studioso in ogni tempo, per quel suo gusto pittorico, di pittura e di pittori, si debbono anche parecchie monografie artistiche (Note d'arte a Valle Giulia, Roma 1911 ...
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Scrittore italiano (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944). Compì gran parte dei suoi studi a Parigi e si affermò dapprima come poeta in lingua francese (La conquête des étoiles, 1902; Destruction, [...] 1904; La ville charnelle, 1908). Nel 1905 fondò a Milano la rivista Poesia, di un gusto ancora fra simbolista e liberty, nella quale diede largo spazio a molti poeti d'avanguardia italiani e francesi bandendo, fra l'altro, nel 1905, la celebre ...
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Scrittore e giornalista italiano (Napoli 1888 - Livorno 1977); tra i più fervidi seguaci del movimento futurista, propugnò, con F. T. Marinetti, il "teatro a sorpresa". Della sua esperienza futurista ha [...] scritto nel volume Serate futuriste (1930; nuova ed. 1961), ove aneddoti, memorie, fatti sono raccolti con vivacità e gusto. Autore di parecchi libri di versi, di poemi "paroliberi", di sintesi teatrali, ecc.; e, in collaborazione con E. Petrolini, ...
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Poeta tedesco (Reinke, Slesia, 1665 - Ansbach 1729). Laureato in legge, esercitò per breve tempo l'avvocatura, ma dal 1691 preferì dedicarsi interamente alle lettere; nel 1703 fu nominato professore all'accademia [...] ereditario di Ansbach. Poeta minore, acquista tuttavia notevole rilevanza quale attivo testimone del passaggio dal gusto marinesco-barocco al gusto boileauiano-razionalistico. In tale spirito tradusse in alessandrini il Télémaque di Fénelon (1727-29 ...
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Poeta (Imola 1667 - Roma 1719). Esercitò con fortuna l'avvocatura a Roma. Nel 1690 fu uno dei fondatori dell'Arcadia (Tirsi Leucasio), da alcuni riconosciuto come l'unico vero poeta di quel primo gruppo. [...] Non scrisse molto (55 sonetti e altri pochi componimenti); non ancora del tutto libero dal gusto secentistico, mescolò il languido al concettistico. Marito di F. Maratti (v. Zappi Maratti, Faustina). ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...