Anglista italiano (Roma 1920 - Fregene, Roma, 2009). Allievo di M. Praz, prof. univ. dal 1957, ha insegnato a Roma dal 1966. Socio corrispondente dei Lincei (1991). Ha dedicato importanti studî a Shakespeare [...] alle edizioni italiane dell'Ulisse e di Finnegan's wake, e Guida alla lettura di "Ulisse" (1992), Joyce: il mestiere dello scrittore (1994) e Joyce barocco (2007). Con la moglie Barbara Arnett è stato coautore di Il gusto di Henry James (1974). ...
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(App. III, I, p. 291)
Scrittore, morto a Siena il 19 settembre 1985. Se La giornata di uno scrutatore (1963) presenta un personaggio non più allegorico, come ne I nostri antenati (rist. nel 1985), ma concreto, [...] e al di fuori dell'uomo si può immaginare nell'epoca tecnologica la conciliazione tra il soggetto e il mondo esterno.
Il gusto per le infinite combinazioni dell'immaginario si accentua ne I tarocchi. Il mazzo visconteo di Bergamo a New York (1969 ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] neoclassiche. Sono opere sue la Villa reale di Monza, il teatro alla Scala e il palazzo Belgioioso, un capolavoro di buon gusto. Il Piermarini formò due allievi: Leopoldo Pollak e Simone Cantoni. Al primo si deve la Villa reale di Milano, dalla bella ...
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NIMIER, Roger
Massimo Colesanti
Romanziere francese, nato a Parigi il 31 ottobre 1925 e ivi morto il 28 settembre 1962. È il rappresentante più tipico di quella generazione di giovani romanzieri che [...] quasi gratuita (e N. pensa anche a Stendhal fra altri suoi maestri, da Drieu La Rochelle a Céline), oltre al gusto di un'invenzione verbale stilisticamente chiara, spigliata e insolente, volta a costruire personaggi aspri, sprezzanti, nel vuoto di un ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] verso ogni spiritualismo, soprattutto se espresso da donne e frati, l'impassibilità di fronte alle ragioni del cuore e il gusto quasi morboso per particolari mostruosi. Da questo punto di vista assumono valore emblematico la citazione di un "testo de ...
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BARGAGLI, Girolamo
Nino Borsellino
Nacque a Siena nel 1537 e fu il maggiore dei tre figli di Giulio e Ortensia Ugurgieri. Ebbe una educazione insieme giuridica e letteraria e, giovane, fu ascritto col [...] italiano e aveva trovato la sua prima applicazione in ambiente senese soprattutto nell'Amor costante di Piccolomini. Ma di questo gusto La Pellegrina è l'espressione più conseguente e forse più viva. L'autore qui lascia ancora posto a quel "piacevole ...
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DOMENICO da Montecchiello
Liana Cellerino
Nacque forse nel primo quarto del XIV secolo da un Agnolo. Il luogo di nascita, riportato secondo diverse grafie nei documenti (Montechiello, Monticiello, Monticelli; [...] queste opere D. si colloca con un certo rilievo tra quei letterati cortigiani che formarono o assecondarono il gusto romanzesco, e nella specie classicheggiante, del pubblico medio e colto del Trecento. contribuendo alla vasta produzione di cantari ...
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LORENZINI, Francesco Maria
Valentina Gallo
Nacque a Roma il 4 ott. 1680 da Sebastiano e Orsola Maria Neria, bolognese. La famiglia del padre, fiorentina, si era trasferita nell'Urbe al seguito di Cristina [...] ", Napoli-Milano, a istanza di G. Bonacina, 1746) il L. interpreta originalmente le tensioni più meditative del gusto arcadico, aprendo moderatamente a un precoce sublime e al genere delle visioni di argomento religioso. Esercitò un magistero diretto ...
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CADEMOSTO, Marco
Renato Pastore
Restano tuttora assai scarse le notizie intorno alla biografia del C., cui possono essere attribuite con sicurezza soltanto una nascita lodigiana e una non occasionale [...] (Sonetti ed altre rime, Roma 1544), ove a un corpus di esercitazioni liriche contraddistinte da un generico gusto petrarchesco si unisce una appendice novellistica, i cui soli meriti, in definitiva, assicurano quella certa persistenza della ...
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BARBARANI, Tiberio Umberto (Berto)
Alberto Frattini
Nacque a Verona, da Bortolo e da Adelaide Poggiani, il 3 dic. 1872. Intrapresi gli studi di giurisprudenza presso l'università di Padova, li interruppe [...] I Promessi sposi e i Racconti straordinari del Poe, ben rappresentavano le due fondamentali tendenze della sua indole: il gusto per il reale e l'aspirazione all'evasione fantastica. Queste tendenze si rivelano nelle due raccolte sopra ricordate, che ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...