Musicista, nato a Parigi il 2 dicembre 1870, morto ivi il 27 giugno 1954. Studiò con Alexandre Lavignac e César Franck. Compositore, violinista e direttore d'orchestra, fondò nel 1921 il Conservatorio [...] . Fu autore prevalentemente di musiche teatrali, nelle quali si riscontra l'influenza dei suoi maestri unita ad un gusto popolareggiante che lo avvicina a Gustave Charpentier e ad Alfred Bruneau.
Tra i suoi lavori principali figurano il Ballet ...
Leggi Tutto
Modelli e influenze della canzone internazionale
Vincenzo Perna
di Vincenzo Perna
Ruolo e modelli della canzone
Gran parte della produzione di musica popolare contemporanea - espressione preferibile [...] parte considerevole della musica di consumo era strumentale, e soltanto nel Novecento si è verificato un marcato spostamento del gusto verso la musica vocale. L'origine di questa popolarità sta certo nella 'facilità' della c. come prodotto di massa ...
Leggi Tutto
Musicista (Salisburgo 1756 - Vienna 1791). Fu avviato assai presto dal padre Leopold allo studio del clavicembalo, insieme alla sorella Maria Anna, detta Nannerl. I suoi primi saggi di composizione risalgono [...] da M. con Haydn sono evidenti nelle opere strumentali e particolarmente nei quartetti composti in quel tempo. Tuttavia il gusto della corte salisburghese tendeva, per inclinazione del nuovo arcivescovo, verso la fatuità e la galanteria e in questo ...
Leggi Tutto
Musicista (Londra 1842 - ivi 1900); studiò alla Royal Academy of music di Londra e al conservatorio di Lipsia; a Londra (dal 1861) fu prof. di composizione e direttore di un'importante scuola di musica. [...] di operette (14 in tutto, di cui 13 dette Savoy operas in quanto rappresentate al teatro Savoy di Londra) dotate di gusto melodico e vivacità, ancor oggi amate nel mondo anglosassone (tra le più celebri The pirates of Penzance, rappr. New York, 1879 ...
Leggi Tutto
CALEGARI (Callegari)
Claudio Strinati
Famiglia di musicisti attivi nel Veneto. I più noti sono Giuseppe e il fratello Antonio, detto il seniore rispetto al nipote Luigi Antonio. Secondo il Garbelotto, [...] si trovò a operare nel momento storico che segnò il massimo successo e poi il rapido declino dell'opera napoletana nel gusto del pubblico padovano. Già nella stagione 1791-92 si verifica il significativo insuccesso de Le trame deluse di Cimarosa e ...
Leggi Tutto
FERRARI, Domenico
Dario Ascarelli
Fratello del violoncellista Carlo, nacque a Piacenza nel 1722. Tra i migliori allievi di G. Tartini, secondo solo, come vuole la tradizione, a P. Nardini, il F. si [...] , M. Stratico, P. Bini e A. Morigi.
Successivamente si trasferì a Cremona e qui secondo il Moser elaborò un gusto originale, costruito sulla commistione dell'insegnamento del Tartini e di quello del Locatelli, che il F. sembra conoscere meglio degli ...
Leggi Tutto
Sistema di composizione musicale, inventato a Vienna da A. Schönberg nei primi anni del 20° secolo. Nella d. i dodici suoni della scala cromatica temperata sono posti in relazione uno con l’altro senza [...] (come invece avviene nella tonalità). Il compositore dispone in ordine le note creando una serie, a seconda del suo gusto e della sua fantasia. Dalla serie viene estratta la linea melodica per mezzo di permutazioni ottenute attraverso il recupero di ...
Leggi Tutto
Musicista (Lilla 1823 - Parigi 1892). Iniziò gli studî al conservatorio di Lilla e li proseguì al conservatorio di Parigi. Nel 1888 acquistò subito rinomanza con l'opera Le Roi d'Ys, probabilmente il suo [...] violoncello, la Sinfonia in sol minore, rimangono tuttora nel comune repertorio, in virtù della fluida, estrosa eleganza, di gusto tutto francese, che sa compensare la scarsezza di interna spiritualità. Anche il figlio Pierre (Puteaux 1866 - Parigi ...
Leggi Tutto
ELMO, Cloe
Alessandra Di Marco
Nacque a Lecce il 9 apr. 1910 da Arturo Gaetano e da Teresa Torsello. Iniziò gli studi musicali presso l'Accademia di S. Cecilia di Roma, nella classe di canto di E. Ghibaudo. [...] che affrontò, nei primi anni di studio, arie tratte dal repertorio settecentesco e cameristico, ritenute particolarmente formative del gusto musicale.
Diplomatasi nel 1932 con il massimo dei voti e la lode, vinse il primo concorso internazionale di ...
Leggi Tutto
Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] 15° sec., e della sua scuola, si distingue per la delicatezza e l’eleganza, i colori luminosi e puri.
Il gusto per la decorazione fastosa crebbe durante il 16° secolo. Nell’architettura delle chiese, il passaggio dalle parti superiori delle facciate ...
Leggi Tutto
gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...