Musicista (Aversa 1714 - Napoli 1774). Studiò con F. Durante, F. Feo e L. Leo. Esordì quale operista (1737), mentre era maestro di cappella del marchese d'Ávalos. Protetto poi dal duca di Varese, poté [...] di compositore e direttore. Il ritorno in patria gli riserbò invece delusioni, le sue nuove opere non incontrando il gusto del pubblico. La sua ultima composizione fu un Miserere divenuto celebre. Aveva composto, oltre le musiche sacre, 4 oratorî ...
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Musicista (Colonia 1819 - Parigi 1880). Figlio di un cantore della sinagoga di Colonia, Giuda Eberscht, prese in seguito cognome dalla cittadina di O. in cui era nato il padre. Dal 1833 studiò violino, [...] teatrale e della caratterizzazione dei tipi e degli ambienti, all'estrosa varietà del discorso musicale, espressione sempre di un gusto artistico del tutto originale. Tra le operette più celebri si ricordano: Orphée aux enfers (1858), La belle Hélène ...
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LIUZZI, Fernando
Musicista e storico della musica, nato a Senigallia il 19 dicembre 1884. Laureato in lettere, diplomato in composizione a Parma, ha anche studiato a Monaco di Baviera, composizione con [...] Vaticano-Rossiano 215 (Roma 1937). Altri scritti: Estetica della musica (Firenze 1924); Classicità del Palestrina; Il gusto barocco e la polifonia romana; Introduzione alla lirica vocale di Beethoven (Roma 1930-35). Trascrizioni e rielaborazione ...
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Musicista, nato a Liveni (Moldavia) il 19 agosto 1881. Studiò il violino nei conservatorî di Vienna e di Parigi, compiendo in quest'ultimo (1899) anche gli studî di composizione. Quale violinista, E. ha [...] altissimo, è ancor oggi stimata tra le più serie e interessanti del primo Novecento, soprattutto per la dignità e il gusto con i quali vi è interpretata la musicalità caratteristica dei popoli di Romania. Notevoli, tra le sue molte composizioni ...
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BIDERI, Ferdinando
Sisto Sallusti
Nacque a Napoli il 27 nov. 1850. Insofferente dell'educazione familiare, fuggì di casa e, diciassettenne, fu con i reparti garibaldini a Mentana. La sua formazione [...] 1920 il tramonto. Non vi era posto ormai, nel mutato clima culturale e nell'accelerato processo di trasformazione del costume e dei gusti, per un'editoria così legata a un'epoca precisamente tipicizzata. Con l'avvento del fascismo il B. si allineò al ...
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Musicista (Caen 1782 - Parigi 1871); studiò specialmente con L. Cherubini. Divenuto ben presto famoso, nel 1829 fu chiamato all'Institut; nel 1842 ebbe la direzione del Conservatorio di Parigi, succedendo [...] es. nella Manon Lescaut, 1856), si caratterizza soprattutto per felicità di soluzioni sceniche, in un discorso musicale sempre chiaro ed elegante nel variare degli estri, che conferma, pur nell'atmosfera rossiniana, la presenza del gusto francese. ...
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BOSSI, Marco Enrico
Giuseppe Agostini
Nacque a Salò (Brescia) il 25 apr. 1861 da Pietro, organista, e da Celestina Dognini, figlia di Fedele, organista egli pure.
Con il B. s'inaugura, nella sua famiglia, [...] otto Canti lirici, op. 121 (1901) e le più tarde quattro Versioni pittoriche, op. 129 (1907). Tali opere, nel deliquescente gusto per le romanze da salotto borghese o per le canzonette di moda, segnarono una pregevole novità, insieme con le consimili ...
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Musicista (n. Liegi 1741 - m. presso Montmorency 1813). Studiò dapprima nella cappella di St.-Denis, poi privatamente con buoni maestri. Presto attratto dalla musica teatrale italiana, conosciuta prima [...] Requiem) e musica strumentale. Lasciò inoltre degli interessanti Mémoires (3 voll., 1789-97). G. è considerato come il maggiore esponente dell'opera sentimentale di gusto francese; il suo stile, lieve e delicato, fu apprezzato da Diderot e Rousseau. ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] una gentile e fortunata barcarola a George Sand; Iacopo Vincenzo Foscarini (1785-1864), nobile che si dà lo pseudonimo di Barcariol, ha serio gusto del dialetto e del popolo; ma già si sente che in lui il dialetto è usato solo per "sfogo de un amor ...
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PORTOGALLO
Claudio Cerreti
Bruno Tobia
Luciana Stegagno Picchio
Giulia Baratta
José-Augusto França
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXVIII, p. 32; App. I, p. 947; II, II, [...] , con le sue colonne e la sua decorazione il complesso richiama alla mente l'architettura imperialista di A. Speer e il gusto americano degli anni Trenta. Né l'uno né l'altro edificio soddisfa un discorso estetico che, nel corso degli anni Ottanta ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...