LITTA, Alfonso
Gian Vittorio Signorotto
Nacque a Milano il 29 sett. 1608, secondogenito del marchese Pompeo (I) e di Lucia Cusani.
Il ramo principale della famiglia aveva accumulato nella prima metà [...] le sue disposizioni, la salma fu trasportata a Milano e tumulata nel duomo.
I soggiorni a Roma avevano stimolato il gusto artistico e il mecenatismo del L.; dal suo testamento risulta possedesse una Maddalena di Guido Reni e una Madonna di Tiziano ...
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Maschera
Enrico Comba
Il termine maschera (da una voce preindoeuropea, masca, "fuliggine, fantasma nero") indica un oggetto che ricopre totalmente o parzialmente la figura umana per nascondere colui [...] .
L'aspetto teatrale e scenografico delle maschere è molto frequente nelle più diverse culture ed esprime non tanto il gusto per la finzione e l'inganno, quanto piuttosto la fondamentale duplicità e contraddittorietà di numerose situazioni della vita ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] di archi, transenne, pilastri e una sovrabbondanza nella decorazione che richiamano la tradizione hindu. Caratteristico del periodo il gusto per i giardini, che introdotto da Babur, fondatore della dinastia, raggiunse con i successori pieno splendore ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] e pacata gravità (come nel Beau Dieu di Amiens), mentre nelle scene narrative rinnova in ogni aspetto, con gusto realistico di osservazione, la tradizionale iconografia. L'arte italiana del Trecento e del Rinascimento accoglie in genere la figura ...
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TEOLOGIA
Bruno Chenu
Adelaida Sueiro-Gustavo Gutiérrez
Carlos Castillo
Johann Baptist Metz
(XXXIII, p. 526; App. III, II, p. 932; IV, III, p. 816)
Teologie cristiane. - Nel 1978 c'era la netta convinzione [...] coniugale e in quella familiare, il bene della società. Si tratta allora di destare o ridestare l'intelligenza e il gusto per questi valori e di mettere in guardia contro i rischi di alterazione che esistono nella nostra cultura. La libera coscienza ...
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INNOCENZO VIII, papa
Marco Pellegrini
Giovan Battista Cibo nacque a Genova nel 1432 da Aronne (Arano) e da Teodorina De Mari.
Dopo avere seguito il padre, giusdicente, in varie città d'Italia, il Cibo [...] antiche): le ristrutturazioni del XVIII secolo distrussero gli affreschi che la decoravano, opera del Mantegna e del Pinturicchio.
Del raffinatissimo gusto di I. VIII in fatto di musica è indice il fatto che, sotto di lui, la cappella papale annoverò ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] d’ausilio per la direzione spirituale delle comunità monastiche. Nella stessa fase si diffonde inoltre sempre di più il gusto per i testi agiografici che, sfusi o più spesso riuniti in cicli, ereditano le caratteristiche generali delle analoghe opere ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] alcune condizioni accidentali tra cui si trova la l. come il colore (Summa theol., I, 67, 4).Nel Medioevo si ebbe un gusto vivacissimo per i colori e per la l. racchiusa nelle superfici d'oro delle aureole dei santi o dei fondali e nelle grandi ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] al Sacrificio, altra opera teatrale nata in seno all'Accademia degli Intronati - è perfettamente aderente al gusto comico-realistico del teatro senese contemporaneo; dall'altra appare ben difficilmente riconducibile alla seriosità un po' pedante ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] nella sua polemica contro l'autosufficienza del sapere profano. Questi riferimenti non sono tuttavia soltanto espressione del gusto dell'epoca, ma svolgono anche una funzione teorica ben precisa, quella di legittimare tutti i fatti inconsueti ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...