CALCAGNINI, Teofilo
Tiziano Ascari
Nacque da Francesco, non si sa se a Mantova o a Ferrara, nel 1441.
La posizione di grande rilievo che ebbe nella società ferrarese e le ingenti ricchezze da cui ebbe [...] ambiente di elevata cultura umanistica in cui vivevano, si potevano dire illetterati; erano entrambi intelligenti, avevano un certo buon gusto, ma apprezzavano la letteratura e l'arte soprattutto perché, amanti com'erano del fasto e dell'eleganza, le ...
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GIOVANNETTI, Enrico
Antonio Chiavistelli
Nacque a Lucca il 5 genn. 1833 da Giuseppe, già ufficiale napoleonico, dal 1835 comandante in capo dell'esercito lucchese, e da Anna Maria Crump.
Sull'esempio [...] il 13 ott. 1852 a C. Paganini di Lucca al quale confidava: "la vita dell'Accademia non ha nulla cambiato, son 4 anni che la gusto, può immaginarsi se son contento: ho ancora 10 mesi da stare qua dentro e mi sembrano 10 secoli" -, già il 5 ag. 1853 il ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] questo indirizzo è il Pontificale ad usum Ecclesiae Salernitanae del duomo di Salerno, il cui miniatore principale parte dal gusto arcaicamente franco-gotico delle illustrazioni manfrediane e del Contrasto dei vivi e dei morti del duomo di Atri, per ...
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Luisa Elisabetta di Borbone
Duchessa di Parma e Piacenza (Versailles 1727-ivi 1759). Figlia di Luigi XV, sposò, dodicenne, Filippo di Borbone. Abile e ambiziosa, mantenendo dalla Spagna stretti contatti [...] . Negli anni in cui fu a Parma, favorì in ogni modo la diffusione, a corte e nello Stato, della cultura, del gusto, delle abitudini francesi, appoggiando l’afflusso, oltre che di uomini di governo, di artisti, letterati e artigiani francesi. Curò che ...
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Figlia (n. 1641 circa - m. Blois 1716) di Enrico de la Grange d'Arquien, giunse in Polonia con Maria Gonzaga, moglie di Ladislao IV, della quale fu la principale consigliera politica. Andata sposa nel [...] per motivi personali essa stessa contribuì alla rottura fra Giovanni III e Luigi XIV e all'alleanza con Vienna. Brillante e colta, grazie a lei il gusto e la moda francese penetrarono in Polonia. Nel 1693 si ritirò a Roma e di lì (1714) in Francia. ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] una vita quotidiana regolata da orari precisi, in case bellissime e disordinate, scelte per lo più secondo il raffinato gusto materno. Dopo aver frequentato, per volere della madre, scuole private gestite da religiosi (suore inglesi e padri gesuiti ...
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ALESSANDRO Farnese, duca di Parma, Piacenza e Castro
Léon van der Essen
Nacque il 27 agosto 1545 a Roma, da Ottavio, allora prefetto della città, e da Margherita d'Austria, figlia naturale di Carlo [...] del papa Eugenio IV nelle sue lotte contro i Colonna. Fu in tale ambiente familiare che si formò ed ebbe nutrimento il gusto per gli esercizi militari e per gli sport. È significativo che A., già sposato a Maria di Portogallo, ma ancora libero da ...
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FORGES DAVANZATI, Roberto
Silvana Casmirri
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1880 da Domenico, la cui famiglia apparteneva da secoli al patriziato pugliese, e da Virginia Folinea. Ultimo di otto figli, di [...] 'Istituto di belle arti di Napoli. In seguito si sarebbe dedicato all'attività artistica sporadicamente ma senza mai perdere il gusto del disegno e della pittura a olio. Negli anni universitari dedicò particolare cura allo studio dei classici greci e ...
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PAPPACODA, Federico (Federigo). – Nacque a Pisciotta (attuale provincia di Salerno) il 22 giugno 1654 da Francesco, marchese di Pisciotta e barone di Centola, e da Livia Gesualdo. Fu secondogenito dopo [...] un’accademia per sua erudizione del fior fiore de’ letterati propostagli da don Federico Pappacoda, cavalliere napoletano di buon gusto di lettere e grande estimatore de’ letterati, e da don Nicolò Caravita; onde, perché era cominciata a salire appo ...
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Storico, filosofo e polemista (La Carla, Ariège, 1647 - Rotterdam 1706). La produzione di B., nata da intenti polemici e ispirata al razionalismo, trova la sua migliore espressione nel Dizionario storico-critico [...] perse la cattedra e il diritto d'insegnare. Continuò la sua attività di studioso lavorando con l'editore R. Leers. Il gusto per l’erudizione quale strumento di una ragione storica e scettica, l’impegno nella lotta contro antichi pregiudizi, la ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...