Marais, Jean (propr. Villain-Marais, Jean Alfred)
Bruno Roberti
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Cherbourg l'11 dicembre 1913 e morto a Cannes l'8 novembre 1998. La perfezione dei tratti [...] prestanza inquietante sarebbe diventata barocca magnificenza e disegno stereotipo nei film di cappa e spada o nelle riprese avventurose di gusto feuilleton, cui M. prestò il suo atletismo: da Nez de cuir (1952; 'Naso di cuoio', gentiluomo d'amore) di ...
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Regista e attore italiano (Sant'Angelo in Lizzola, Pesaro, 1947 - Roma 2017). Ha esordito con Pirandello chi? (1973), collocandosi tra gli autori più significativi dell'avanguardia teatrale romana. La [...] , 1983) al testo dadaista (Il canarino muto di G. Ribemont-Dessaignes, 1994), la vena parodistica e uno spiccato gusto scenografico segnalano la fedeltà di P. al proprio mondo fantastico. Ha lavorato anche nel cinema, come interprete (Voltati Eugenio ...
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CORTESI, Antonio
Alessandra Ascarelli
Nacque a Pavia nel dicembre dell'anno 1796 da Giuseppe e da Margherita Reggini ma questa data potrebbe essere di molto anticipata se, sempre che si tratti della [...] a detta del recensore del Morning Herald (cfr. Guest) che quanto era stato loro proposto dal C. era assai difforme dal loro gusto e, se sortiva a qualche effetto, era solo quello di stimolare il senso del ridicolo: la Pallerini nel ruolo di Ines, pur ...
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Pseudonimo del drammaturgo spagnolo Gabriel Téllez (Madrid 1579 - Soria 1648). Poco si sa della sua vita: fu frate mercedario, studiò ad Alcalá e visse a Guadalajara, a Toledo, a Santo Domingo, in Catalogna, [...] . L'opera segna un superamento del teatro di Lope de Vega anche dal punto di vista della religiosità. Infatti, mentre nel gusto immaginoso e popolaresco delle commedie agiografiche di Lope de Vega il tema del peccato era solo uno degli aspetti della ...
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Commediografo francese (Parigi 1862 - ivi 1921), figlio di Ernest-Aimé. Fu autore fortunato e acclamato di vaudevilles (alcuni scritti in collaborazione con M. Desvallières), che si ricollegano alla tradizione [...] di contenuta rappresentazione teatrale evitando volgarità, lazzi e toni sbagliati, mentre dipingendo la borghesia del suo tempo espresse il suo gusto per l'assurdo e il surreale. Ciò rende ancora attuali alcuni fra i suoi capolavori, come La dame de ...
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BELVEDERE, Andrea
Carla Guglielmi Faldi
Ada Zapperi
Si ritiene che la data di nascita di questo pittore, letterato e filodrammatico, invece che nell'anno 1646, riferito dal De Dominici, sia da porre [...] molto tempo, l'Aminta del Tasso e una tragedia contemporanea vicina al gusto del B., gli Orazii e Curiazii di S. Pansuti (o Panzuti Il Napoli-Signorelli non esitò a definirlo "padre del buon gusto teatrale e della vera maniera di recitar commedie" (p. ...
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COCCHI, Francesco
Elena Tamburini Santucci
Figlio di Clemente, agiato commerciante, nacque a Budrio (Bologna) il 13 febbr. 1788. Solo a diciotto anni, superata l'ostilità paterna, prese le prime lezioni [...] Berti, M. Braccioli, P. Palagi e specialmente Antonio Basoli che doveva avere su di lui un'influenza determinante: nel gusto del "per angolo", come nello studio del colore; nel rigore della ricostruzione stilistica e storica caratteristico dell'epoca ...
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Regista inglese (n. Redding, Londra, 1965). Attivo fin da giovanissimo nei circuiti del teatro alternativo, si è rivelato al Minerva Studio di Chichester; a Londra ha diretto The cherry orchard (1989, [...] room di D. Hare da Der Reigen di A. Schnitzler, 1998) come al musical (Cabaret, 1993), ha dimostrato uno spiccato gusto per la satira dei costumi e delle miserie della società contemporanea, tema che ricorre anche nel fortunato American beauty, il ...
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Impresario teatrale russo (Perm´, Novgorod, 1872 - Venezia 1929). Critico d'arte e di musica, fondò a Pietroburgo nel 1899 con A. Benois la società e il giornale Mir Iskusstva ("Il mondo dell'arte"), che [...] , tra il barocco e l'impressionistico, rinnovando lo stile dello spettacolo, entusiasmò il mondo per la perfezione tecnica, il gusto, la bellezza, l'ardimento e la novità. Esso fece conoscere i più grandi danzatori russi e molti dei più geniali ...
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Drammaturgo inglese (Trotton, Sussex, 1652 - Londra 1685). Dopo aver tentato la carriera dell'attore, ottenne il suo primo successo con Alcibiades (1675) cui fece seguire nel 1676 la tragedia Don Carlos [...] poeta diede un seguito di qualità inferiore con The atheist (1683). I suoi tentativi d'imitazione shakespeariana tradiscono il gusto dell'epoca, ma sono all'origine della riscoperta del teatro elisabettiano in genere e di Shakespeare in particolare. ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...