Pittore (Ålesund 1887 - Baerum, Oslo, 1962). A Parigi frequentò H. Matisse e R. Piot che lo avviò alla tecnica dell'affresco. Dipinse quadri da cavalletto (Oslo, Nasjonal galleriet) così come affreschi [...] monumentali (Borsa di Bergen, 1923; nuovo municipio di Oslo, 1938-44; ecc.) che fondono, con vivace gusto decorativo, istanze formali cubiste a tematiche di tradizione popolare. Insegnò (1925-46) all'Accademia di belle arti di Oslo. ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] degli smalti e del niello (Buchwald, 1962-1963, pp. 172-181; Šuput, 1977; Pazaras, 1987). Non si distanziano da questa corrente di gusto neppure le c.d. sculture a due piani dei secc. 12°-13°, sulle quali la plastica emergenza delle figure animali si ...
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Pittore (Grasse 1732 - Parigi 1806). Fu il massimo riferimento artistico prima della Rivoluzione e si dedicò soprattutto alla pittura di piccoli quadri, garbati nel disegno e nel colore. Trattò soggetti [...] senza mai abbandonare del tutto la pittura religiosa, preferì i temi galanti, talvolta addirittura licenziosi, e i motivi intimi, cari al gusto degli "amateurs" borghesi del suo tempo.
Vita e opere
A Parigi dal 1746, fu allievo prima di F. Boucher e ...
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CANTONI (Cantone), Simone
Ennio Poleggi
È il rappresentante più noto di una famiglia di architetti, attiva da molte generazioni, che doveva concludere con lui e con il fratello Gaetano la sua discendenza. [...] di Parma, il C. nel 1768 vi si diplomò e vinse il premio.
Non a caso a Parma in quegli anni il gusto neoclassico era precocissimo e importato direttamente dalla Francia dall'architetto lionese E. Petitot, chiamato a dirigere quell'Accademia. Il C. si ...
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Poeta e pittore spagnolo (Siviglia 1583 - Madrid 1641). Nemico di Quevedo e di Góngora, fu in rapporti di amicizia con Lope de Vega e con Cervantes. Scrisse prose e poesie, notevoli le prime per spirito [...] polemico e satirico, le seconde per l'evoluzione che dimostrano verso il gusto gongorino che aveva combattuto nell'Antidoto contra las soledades e nel Discurso poético (entrambe del 1624), poi accolto, specie nella traduzione della Farsalia di Lucano ...
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Pseudonimo del fotografo Arthur H. Felling (Zloczew, Łódż, 1899 - New York 1968). Emigrato dalla Polonia negli Stati Uniti nel 1910, svolse i lavori più diversi fino ad affermarsi come reporter indipendente. [...] Cronista per famose testate giornalistiche come Herald Tribune e Daily News, raggiunse la notorietà fotografando con spietato gusto espressionistico, esaltato dall'uso metodico del flash, gli aspetti più crudi e violenti della New York degli anni ...
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Vedi RESTAURO dell'anno: 1965 - 1996
RESTAURO
L. Vlad Borrelli
M. Cagiano de Azevedo
L. Vlad Borrelli
M. Cagiano de Azevedo
Definizione. - Si intende con tale termine qualsiasi intervento volto alla [...] Dopo Vespasiano, nelle fonti non si ricordano altri r.: e la cosa non fa meraviglia se si pensa da un lato al mutamento di gusto verificatosi nel corso del II sec. d. C., per cui si passa ad esempio dalla Colonna Traiana alla Colonna Antonina, e dall ...
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Pittore (Firenze 1548 - ivi 1612). Allievo di Michele di Ridolfo Ghirlandaio e di B. Buontalenti, esordì come decoratore (facciate di palazzo Cappello e del palazzetto Pitti). A Firenze, dopo un soggiorno [...] a Roma (1578-80), affrescò cicli sacri e profani che trattò, con ampio respiro spaziale e spiccato gusto decorativo, in vivaci toni narrativi (Storie di s. Domenico, 1582-84, chiostro grande di S. Maria Novella; Storie di uomini illustri, 1583-88, ...
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Pittore (Boston 1738 - Londra 1815). Studiò con l'incisore P. Pelham e a 17 anni era già noto come ritrattista. Dal 1774, su consiglio di B. West, si stabilì in Inghilterra, dopo un viaggio di studî in [...] Italia. A Londra continuò a dedicarsi al ritratto ma, adeguandosi al gusto contemporaneo inglese, smussò quel senso di immediatezza, intimità e austerità caratteristico delle prime opere, e soprattutto contribuì al successo della corrente di pittura ...
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Pittore senese (1400 circa - 1445). Mosse, pare, da Taddeo di Bartolo, ma già nella sua prima opera datata (1433), la Madonna nella Pinacoteca di Siena, sugli elementi senesi prevalgono quelli fiorentini, [...] per via di un senso plastico e di ricerche prospettiche che rivelano l'influsso di Masaccio. Il gusto fiorentino, verso Filippo Lippi in questo caso, si accentua negli affreschi del Pellegrinaio dello Spedale della Scala (Siena, 1440-44), dove l' ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...