BORZONE (Borzon, Boulzon, Bourzon), Francesco Maria
Fabia Borroni
Figlio di Luciano, nacque a Genova nel 1625. Insieme con i fratelli Giovanni Battista e Carlo, fu indirizzato dal padre alla pittura [...] dello stesso anno.
La mancanza di una documentazione sicura fa sì che le non poche attribuzioni siano finora da considerarsi arbitrarie: il B. "ebbe forse gusto più vicino ai decoratori che ai realisti e pertanto non stentò forse ad uniformarsi al ...
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BOTTICINI, Raffaello
Anna Padoa Rizzo
Nacque a Firenze l'11 sett. 1477 dal pittore Francesco, nella cui bottega ricevette la sua formazione. Fu artista modesto, attivo per lo più in provincia e soprattutto [...] Girolamo, o Lorenzo di Credi. Verso quest'ultimo è soprattutto orientata, per l'accentuarsi del chiaroscuro (Zeri) e per il gusto di semplificazione formale, la tavola di Monaco con i Tre arcangeli, più legata peraltro ai modi paterni, anche a causa ...
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BONINO da Milano
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Mancano gli estremi biografici di questo scultore operoso in Dalmazia dal 1412, ma che il nome e l'opera dimostrano appartenere alla cerchia dei campionesi e che probabilmente fu [...] manomissioni è stata ricostruita nel 1958: Fiskovič, 1958) dove ancora una volta, assieme ai caratteri di un gusto gotico ormai maturo nei capitelli e nelle parti decorative le figure presentano intonazioni più arcaiche. Probabilmente dopo questo ...
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DEPAOLI, Romeo
Rossella Fabiani Padovini
Nacque a Trieste il 2 genn. 1876 da Giuseppe, agente commerciale, a Luigia Ionke. Frequentò nella città natale, tra il 1891 e il 1896, la scuola tecnica di arti [...] Tonini, 1975). Già nei primi progetti (1903-1905) egli propose motivi decorativi di carattere vegetale e di gusto tipicamente fioreale, creando nel contempo giochi chiaroscurali sulle facciate. Una notevole purezza formale appare ancora in alcune ...
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BORDIGA, Benedetto
Luciano Caramel
Figlio di Giuseppe, nacque nel 1766 a Varallo, donde, giovanissimo, passò a Milano. Allievo di Giuseppe Longhi, soggiornò a lungo a Roma (Alberici) e si affermò presto [...] in collezioni pubbliche e private - trascrivendo in rame con grande accuratezza dipinti di altri artisti o creando lavori originali, di gusto neoclassico: cfr. La pace celebrata in Milano al Foro Bonaparte il 10 fiorile anno IX (1801, di G. Perego ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] Carracci e del Domenichino e approva persino il Cavalier d'Arpino; è quindi del tutto assente la selettività e il gusto discriminatorio che saranno caratteristiche degli scritti più tardi del B.; non c'è quindi da meravigliarsi se più tardi egli ...
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HAYEZ, Francesco
Michele Di Monte
"Nacqui in Venezia il giorno 10 Febbraio 1791 nella parrocchia di S. Maria Mater Domini": così afferma lo stesso H. nell'incipit delle sue memorie dettate molti anni [...] tra fedeltà al vero, eleganza formale e confronto con la tradizione. Di qui, e per concessione a un certo gusto esotico montante, discendono le varie odalische che ricorrono poi nel catalogo hayeziano degli anni successivi, e tra le quali spicca ...
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GENGA, Gerolamo
Monica Grasso
Figlio di Bartolomeo, nacque a Urbino nel 1476 (Vasari; Pungileoni).
Il suo percorso artistico rimane ancora oggi in parte oscuro, poiché la fonte principale per ricostruirne [...] del XV e l'inizio del XVI, con riferimenti anche al Perugino del Collegio del cambio. La componente di gusto antiquariale, particolarmente evidente nel Figlio di Quinto Fabio Massimo che riscatta da Annibale i prigionieri romani, ha fatto ipotizzare ...
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GIROLAMO da Santacroce
Alessandro Serafini
Figlio di Bernardino di professione "sartor", nacque in data imprecisata, ma probabilmente all'inizio del nono decennio del Quattrocento, nel borgo da cui [...] Giorgione e Tiziano spiega la preferenza concessa ai Santacroce, la cui produzione eclettica e tradizionalista si addiceva meglio al gusto, alla sensibilità e ai mezzi dei committenti dalmati. Per G. questa scelta di campo, che pure risultò vincente ...
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LICINI, Osvaldo
Federico Pirani
Nacque il 22 marzo 1894 da Vincenzo e da Amedea Corazza a Monte Vidon Corrado, nelle Marche, dove trascorse l'infanzia con il nonno Filippo, essendosi la sua famiglia [...] , vero e proprio emblema del bilico, come Il bilico (Livorno, collezione Licini) e L'equilibrista del 1932 - e da un gusto materico nella stesura del colore. Nel 1934 fu fondato, presso la galleria del Milione di Milano, il Gruppo degli astrattisti ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...