Asquith, Anthony
Marco Pistoia
Regista cinematografico inglese, nato a Londra il 9 novembre 1902 e morto ivi il 21 febbraio 1968. Figlio del conte Herbert H. Asquith (primo ministro per il Partito liberale [...] scenico legato al teatro con sinuosi e calibrati movimenti della macchina da presa, creando spesso inquadrature di gusto onirico e straniante. Nel ricorrente rapporto tra accurato impianto teatrale e acuto sguardo cinematografico, importante risulta ...
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L'HERBIER, Marcel
Gian Luigi RONDI
Regista cinematografico francese, nato a Parigi nel 1889. Fondatore dell'Institut des Hautes Études Cinématographiques (1941), segretario e poi presidente dell'Association [...] Faust, 1922; L'inhumaine, 1924; Il fu Mattia Pascal, 1925; L'argent, 1928, opere tutte in cui un acceso gusto avanguardista veniva temperato da una sensibilità acuta ed arguta, secondo le vigili norme della funzionalità narrativa. In anni successivi ...
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Regista cinematografico cileno (Puerto Montt 1941- Parigi 2011). Autore teatrale e televisivo, si rivelò con il lungometraggio Tres tristes tigres (1968, dall'omonimo romanzo di G. Cabrera Infante), cui [...] des pirates (1983); L'oeil qui ment (1992). Nel suo cinema, dapprima caratterizzato da un forte impegno politico, il gusto della speculazione filosofica e dell'invenzione fantastica si coniuga a uno sperimentalismo ricco di umorismo. Tra le sue opere ...
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Blasetti, Alessandro
Stefania Carpiceci
Regista e critico cinematografico, nato a Roma il 3 luglio 1900 e morto ivi il 1° febbraio 1987. Uomo di cinema a tutto campo, rivelò un talento naturale in molti [...] politica, per lasciar affiorare, in toni fiabeschi e favolistici, tanto il crescente piacere della narrazione quanto il rinnovato gusto della raffigurazione. Dopo Ettore Fieramosca, film-cerniera e spartiacque fra il primo e il secondo B., fu Quattro ...
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Kubrick, Stanley
Monica Trecca
Il regista filosofo
Tra gli autori più importanti e originali del cinema moderno, con la sua geniale padronanza degli aspetti tecnici e stilistici il regista statunitense [...] il pubblico e in cui risulta costante la riflessione sulla problematica realtà del nostro tempo
Dagli scacchi alla regia: il gusto della sfida
Nato a New York nel 1928 da una famiglia ebrea, sin da adolescente Kubrick subì il fascino del ...
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Dréville, Jean
Dario Minutolo
Regista cinematografico francese, nato a Vitry-sur-Seine (Parigi) il 20 settembre 1906 e morto a Vallangoujard (Parigi) il 5 marzo 1997. Fu fotografo raffinato, fondatore [...] dallo stile asciutto, sobrio ma sempre personale e denso, in cui convivono una vocazione spettacolare e un gusto classico nella costruzione di inquadrature e sequenze, calibrato sulla lezione delle grandi avanguardie; nonché restauratore appassionato ...
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Termine tedesco («scarto») già usato in Germania dalla metà del 19° sec. in riferimento a prodotti (oggetti, mobili) di bassa qualità ma con pretese estetiche, di imitazione o falsificazione da originali [...] intellettuale internazionale (con l’aggettivo kitschig «proprio del K.»), passò a indicare quell’aspetto del cattivo gusto che contrassegna la produzione estetica destinata alle attese dell’uomo medio della civiltà contemporanea. I principali temi ...
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Reisz, Karel
Grazia Paganelli
Critico, regista e produttore cinematografico ceco, di famiglia ebrea, nato a Ostrava il 21 luglio 1926 e morto a Londra il 25 novembre 2002. Autore tra i più rappresentativi [...] biografico, caratterizzandosi per un'intensa ricerca stilistica mai fine a sé stessa, e per una carica trasgressiva e un gusto corrosivo che appaiono sempre funzionali al soggetto trattato. Nel 1953 pubblicò The technique of film editing, uno dei più ...
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Lohmann, Dietrich (propr. Dieter)
Stefano Masi
Direttore della fotografia tedesco, nato a Schnepfenthal (Berlino) il 9 marzo 1943 e morto a Duarte (California) il 13 novembre 1997. Votato a un realismo [...] film, per il cinema e per la televisione. Negli ultimi anni della sua carriera, emigrato a Hollywood, portò il suo gusto realista in alcuni kolossal catastrofici e d'azione. Nel 1970 ottenne la Pellicola d'oro del Deutscher Filmpreis per le opere di ...
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Plowright, Joan (propr. Joan Ann)
Emanuela Martini
Attrice teatrale e cinematografica inglese, nata a Brigg (North Lincolnshire) il 28 ottobre 1929. Tra le maggiori interpreti teatrali della sua generazione, [...] e l'attrice si è rivelata una caratterista di grande qualità, grazie alle sue doti drammatiche ma anche a un accentuato gusto per l'umorismo e la caricatura.
Figlia di un giornalista, dopo aver studiato recitazione all'Old Vic Theatre School, debuttò ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...