In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] ambiente di vita delle città; poco o nulla invece nelle classi popolari. Alle aspirazioni, alle possibilità e ai gusti della rimescolata e nuova borghesia si collegavano anche il fiorire di una nuova letteratura (ricca di sperimentalismi, tra il ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] sistema con scarti minori rispetto alla pronuncia, ancora nell’Ottocento Giovanni Gherardini propone una riforma di gusto etimologico, plausibile sul piano filosofico e nazionalistico, ma inattuabile nella prassi. Secondo Gherardini, gli etimi latini ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] letterario trecentesco, che documentava anche forme censurate, tanto che non di rado le prescrizioni normative erano basate sul gusto (in tali casi «non si può […] val quanto: non mi piace»). Alla fine del Settecento ➔ Melchiorre Cesarotti distinse ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] letterario dell’italiano anche fuori d’Italia attraverso il melodramma, «il genere più sintonizzato con lo spirito e il gusto del secolo» (Coletti 1993: 197).
Metastasio codifica il genere alto dell’opera seria con un linguaggio che propende verso ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] da Karl Felix Wolff (1943), che riprese numerosi frammenti narrativi, tramandati oralmente, rimaneggiandoli secondo il gusto tardoromantico. Questa antologia ha consentito la riappropriazione di una cultura popolare, diversamente destinata all’oblio ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] del 18° sec. il barocco della Germania meridionale penetrò largamente nelle regioni cattoliche; nell’architettura profana predominò il gusto francese (case signorili ed edifici pubblici a Basilea, a Berna, a Ginevra ecc.). A decorare i numerosi ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] e M. McLuhan, Boston 1960 (trad. it., Firenze 1966); C. Brandi, Segno e immagine, Milano 1960; G. della Volpe, Critica del gusto, ivi 1960; R. Bastide, Sens et usage du terme 'structure', L'Aia 1962 (trad. it., Milano 1965), R. Jakobson, Essais de ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] Della Valle); vetiver < tamil veṭṭivēr «specie di pianta».
azuki «varietà di soia con semi di vari colori, simile per gusto e forma ai fagioli» (1938); bakufu «il governo degli shogun» (1901, l’espressione «governo della tenda» si trova già nella ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] XIII secolo, nasce, si afferma e si diffonde un nuovo modello di alfabeto epigrafico, quello gotico, secondo un gusto imperante nelle arti figurative, mentre in età umanistica si assiste alla ripresa di forme dell'epigrafia classica. Nelle scritture ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] estranei al sistema italiano: infatti, si tratta di dittonghi attestati esclusivamente in prestiti o cultismi: ad es., [ew]ropa, [aw]gusto, f[ɛw]do.
Esempi di dittonghi sono:
(12) vecchietto /vekˈːjetːo/, ieri /ˈjɛːri/, bianco /ˈbjaŋko/, piombo ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...