Musicista (Köstritz, Turingia, 1585 - Dresda 1672). Nel 1599 fu ammesso nel Collegium Mauritianum di Cassel. Suo maestro in quel tempo fu G. Otto, buon polifonista di scuola veneziana. Nel 1606 entrò all'univ. [...] e delle due figlie. In vecchiaia si trovò isolato dal mondo tanto per la sopravvenuta sordità quanto per il mutamento del gusto musicale. S. è stato detto "il padre della musica tedesca", non già perché illustri musicisti non fossero fioriti in ...
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VAUGHAN-WILLIAMS, Ralph
Guido Maria Gatti
Compositore inglese, nato a Down Ampney (Gloucestershire) il 12 ottobre 1872. Studiò la musica a Cambridge con Ch. Wood e al Royal College of Music di Londra [...] romantici, da F. Mendelssohn-Bartholdy a R. Schumann: con un'estrema semplicità, cioè, e chiarezza, e con un'armonia di gusto primitivo). La sua produzione si può dividere in tre periodi, di cui il primo è quello del noviziato, il secondo quello ...
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PONIATOWSKI, Giuseppe
Valeria Lucentini
PONIATOWSKI, Giuseppe (Stanislao Filippo Luigi). – Pronipote dell’ultimo re di Polonia, Stanislao II Augusto Poniatowski (1768-1795), fu compositore, cantante, [...] al canto operistico, dotato com’era di un’ottima voce di tenore, e in qualità di mecenate fu tra i fautori del gusto per la musica strumentale a Firenze.
Nel 1834 Poniatowski sposò la contessa Matilda Perotti (1814-1875); ebbero un figlio, Stanislao ...
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FAVERETTO (Favaretto, Favretti, Fabretto), Bartolomeo
Carlo Tamassia
Non si hanno notizie certe sulla data di nascita di questo musicista vissuto tra il XVI e il XVII secolo. Fu trombonista, corista, [...] sacre. Nella cattedrale di Padova il trombonista aveva spesso il duplice ruolo sia di strumentista sia di cantante, secondo il gusto del maestro di cappella (Garbelotto, 1965, p. 10).
L'incarico venne rinnovato al F. per altri tre anni a partire ...
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CIANI, Dino
Paolo Isotta
Nacque a Fiume il 16 giugno 1941 da Mario e Basiliola Senegagliesi. Trasferitosi ben presto a Genova, principiò gli studi musicali sotto la guida di Martha Del Vecchio. Nel [...] miste di eroico e di salottiero, d'originale e di formulare, a padroneggiare le quali occorrono, oltre alla tecnica, un gusto smaliziato e una, formidabile intelligenza; quella, così libera e ariosa, di brani di J. S. Bach; e quella dei Préludes ...
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Caccini, Giulio, detto Giulio Romano. - Compositore e cantante (Roma verso il 1550 - Firenze 1618). Musico di corte presso i Medici, fece parte del cenacolo umanistico della Camerata de' Bardi e si fece [...] Peri, a tanto riuscì trasfigurando lo stile semi-popolaresco e insieme virtuosistico dei cosiddetti "cantori al liuto" secondo il gusto e il pensiero del tardo Umanesimo, sotto l'impulso dei nuovi sensi "drammatici" e esplicitamente "rappresentativi ...
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CLEMENTI, Muzio
Alberto Iesuè
Figlio di Niccolò, orafo e cesellatore di argenti, e di Maddalena Kaiser, nacque a Roma il 23 genn. 1752: fu battezzato in S. Lorenzo in Damaso il giorno successivo con [...] . Ha molta speditezza nella mano destra, i suoi passaggi favoriti sono le terze. Per il resto, non ha un briciolo di gusto e di sentimento: un puro virtuoso". In una lettera successiva (7 giugno 1783) Mozart ritorna a parlare del C. riferendosi ad ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] della ricezione musicale relativa alla musica applicata non deve essere sottovalutata l'incidenza che simili presenze ebbero sul gusto dello spettatore. Non a caso l'editore Sonzogno manifestò l'intenzione di fondare una società di produzione, la ...
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CAMBINI, Giuseppe Maria (Giovanni Giuseppe, Giangiuseppe)
Raoul Meloncelli
Nacque a Livorno il 13 febbraio 1746(secondo quanto attesta il Fétis, 1873), ma fino a questo momento nessun documento ha potuto [...] musica d'archi. Inoltre il contatto con Boccherini esercitò un significativo influsso sulla sua formazione musicale, affinandone il gusto e schiudendo nuovi orizzonti alla sua concezione musicale in campo creativo.
Successivamente il C. si recò forse ...
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BAMBINI, Eustachio
Raoul Meloncelli
Nacque a Pesaro nel 1697. Fu maestro di cappella prima a Cortona dal 1723 al 1729 poi a Pesaro dal 1728 al 1731. Nel 1745 si trasferì a Milano e divenne impresario [...] l'opera buffa italiana che, nonostante le difficoltà e le opposizioni, finì per segnare una svolta decisiva nella storia del gusto musicale francese. L'influsso esercitato fu tale che tutte le opere rappresentate dal B. e altre giunte dall'Italia ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...