PERGOLESI, Giovanni Battista
Claudio Toscani
PERGOLESI, Giovanni Battista. – Nacque a Jesi il 4 gennaio 1710 da Francesco Andrea e da Anna Vittoria Giorgi, terzogenito di una famiglia di modeste condizioni [...] che riesce con applauso universale, oltre poi il bisogno che tiene la Cappella Reale de sogetti che compongono sopra il gusto moderno; onde pure questo lo crederei degno che la benignità di Vostra Eccellenza la onorasse della piazza sopranumeraria di ...
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DE CHAMPS (Champis, Champs), Ettore
Mauro Macedonio
Nacque a Firenze l'8 ag. 1835. Iniziati gli studi musicali sotto la guida dello zio paterno, dal quale ricevette, in tenera età, le prime lezioni [...] Pagliano, andarono in scena rispettivamente nel 1854 e nel 1859.
Apprezzato soprattutto per la delicata sensibilità ed il gusto, nonché per il carattere italiano che aveva saputo imprimere ad un genere così squisitamente francese quale quello dell ...
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JACHINO, Carlo
Emanuele Marco Mongiovì
Figlio di Giuseppe ed Emilia Piccione, nacque a San Remo il 3 febbr. 1887, fratello maggiore dell'ammiraglio Angelo. Intraprese lo studio della musica a Pisa, [...] in linee melodiche semplici e talvolta disadorne, solo a volte arricchite da preziosità timbriche, che tuttavia quasi mai cedono a un gusto ricercato e lezioso.
Tra i suoi lavori degni di nota trova un posto sicuro la Sonata drammatica, per violino e ...
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GIULIANI, Giovanni Francesco
Lucia Rosei
Nato intorno al 1760 a Livorno, compì gli studi musicali a Firenze sotto la guida di P. Nardini per il violino e di B. Felici per il contrappunto. In breve tempo [...] d'orchestra, affermandosi soprattutto come autore di musica strumentale, senza dover cercare altrove il successo, né cedere al gusto dell'epoca diventando un mediocre autore di musica sacra o teatrale.
Dal 1783 al 1798 fu direttore d'orchestra ...
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MANCINI, Francesco
Angela Romagnoli
Figlio di Nicola e di Ippolita Squillace, nacque a Napoli il 16 genn. 1672. Forse ricevette i primi rudimenti musicali dal padre, un buon organista scomparso precocemente [...] .
Lo stile operistico del M. è improntato a una grandissima cantabilità, molto efficace sul versante patetico e con un gusto deciso per il dosaggio delle risorse strumentali, di solito annotate con attenzione in partitura, come pure per l'intensità ...
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PARODI, Renato
Renato Di Benedetto
Daniela Tortora
– Nacque a Napoli il 12 dicembre 1899 da Ruggiero e Caterina De Fino.
Frequentò il liceo ginnasio Antonio Genovesi, dove, nel 1917, conseguì la licenza [...] 1931 dall’Accademia filarmonica romana, con una Canzonetta in rondò per canto e pianoforte su versi di Giuseppe Parini («Ho gusto ancor di vivere»). Tornato a Napoli, nel 1936 vi iniziò la carriera didattica assumendo in Conservatorio un incarico d ...
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DE FERRARI, Serafino Amedeo
Danilo Prefumo
Nacque a Genova nel 1824 da Francesco e da Angela Torricelli Bortoletti. Studiò inizialmente musica nella città natale, sotto la guida di G. Serra, [M. ?] [...] fu accolta con maggior simpatia; la critica, ancora una volta, lodò l'eleganza e l'accuratezza della strumentazione, e il buon gusto delle melodie, così lontano dai toni, spesso grossolani, del libretto.
L'ultima opera del D., Il cadetto di Guascogna ...
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GUBITOSI, Emilia
Emanuele Carlo Mongiovì
Nacque a Napoli il 3 marzo 1887, da Samuele e Filomena Abbamonte. Allieva del conservatorio di S. Pietro a Majella, studiò composizione e armonia con N. D'Arienzo [...] sue composizioni la G. rivolse particolare attenzione alle culture musicali italiana e francese, principalmente verso il teatro musicale di gusto verista. Tra i suoi lavori teatrali, il dramma lirico in un atto Nada Delwig (ed. Napoli 1907; libretto ...
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CUCCOLI, Arturo
Giuseppe Radole
Nacque a Bologna il 17 luglio 1869 da Petronio e Carolina Orsoni.
A soli sei anni apprese dal fratello maggiore Egidio le prime nozioni musicali e fu avviato al violoncello. [...] scolaro era portato a superare i passaggi più ardui, con l'esecuzione delle composizioni cameristiche si formava un gusto. Largo spazio veniva pure riservato allo studio della letteratura del violoncello e alla conoscenza della sua costruzione. Gli ...
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BAGLIONI, Costanza
Raoul Meloncelli
Nata probabilmente a Bologna nella prima metà del sec. XVIII, appartiene alla famosa famiglia bolognese (di origine romana) i cui componenti, dal capostipite Francesco [...] arie di N. Piccinni, ne ha lasciato un giudizio quanto mai favorevole, mettendo in rilievo la bellezza del timbro vocale e il gusto espressivo nell'interpretazione sia di opere comiche sia di arie isolate. Tale giudizio fu poi da lui ribadito dopo l ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...