sarabanda Danza e aria di danza, forse di origine araba, che si diffuse, attraverso la Spagna in tutta Europa, tra 16° e 17° secolo. Il suo movimento, su un ritmo ternario, fu dapprima allegro, in seguito [...] un carattere più sostenuto fino a divenire grave e lento, e con questo carattere entrò, alla fine del 17° sec., a far parte della suite e in genere di composizioni strumentali in più tempi (per es. di A. Corelli, J.S. Bach, G.F. Händel e altri). ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] , ecc., che da secoli avevano costituito nei paesi dell'Europa centrale (Germania, Boemia, Austria, ecc.) una cara tradizione.
Dal tempo di Händel e di Bach in poi, per molto tempo, si può dire che la composizione corale non si trovi più nella via ...
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Disegno industriale
Tomás Maldonado
di Tomás Maldonado
Disegno industriale
sommario: 1. Introduzione. 2. Per una storia del disegno industriale: a) le utopie scientifiche e tecniche; b) gli automi; [...] che ‛morale' (v. Maldonado, 1962). Non si deve dimenticare che, già un anno prima (1913), nel suo articolo Werkbund und Handel, il politico liberale di sinistra F. Naumann aveva sottolineato il pericolo insito nel rifiuto di ogni norma che cerchi di ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] , dove la penetrazione dell’opera italiana cominciò subito dopo la morte di Henry Purcell (1695) e si impose dall’arrivo di Händel nel 1711. In Spagna l’opera italiana fu introdotta da Filippo V, la cui seconda moglie, italiana come la prima, nel ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] dans nos assemblées chrétiennes, et sont connus et aimés de tous»90. Il che, andando per autori, significava da Händel, Haydn, Mozart, Mendelssohn a Lutero, Vulpius, Malan, Bost, agli anonimi d’arie antiche/popolari e melodie tradizionali interne ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] nelle corti europee, proprio grazie al successo dei musicisti, al punto che anche molti compositori stranieri, da Händel a Mozart, musicarono testi in italiano (➔ immagine dell’italiano). Anche nell’ambito della trattatistica, soltanto a partire ...
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Musicologia
Mario Baroni
Giovanni Giuriati
Antonio Serravezza
Franca Trinchieri Camiz
Definizione, origini e sviluppi istituzionali
di Mario Baroni
In prima approssimazione la m. può essere definita [...] : per es. gli studi di O. Jahn (1856-59), F. Chrysander (1858-67), Ph. Spitta (1873-80), rispettivamente dedicati a Mozart, Händel e Bach. Ma gli interessi non si limitavano a questo: per es., alla fine del secolo fu pubblicato un altro dei grandi ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] per clavicembalo di D. Scarlatti – o per strumento accompagnato dal clavicembalo. In quest’epoca spiccano le figure somme di G.F. Händel e J.S. Bach; in Italia la m. strumentale ricevette impulso grazie ad A. Vivaldi, mentre l’opera seria italiana ...
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PARIGI (fr. Paris; A. T., 30-31)
Elio MIGLIORINI
Vittorio SOGNO
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Pierre LAVEDAN
Stefano LA COLLA
Henry PRUNIERES
Giacomo ANTONINI
Walter MATURI
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Capitale [...] di quasi tutti i grandi compositori stranieri. Gluck vi diede in luce nel 1763 il suo Orfeo ed Euridice; Corelli, Vivaldi, Händel, Scarlatti e una quantità d'altri maestri italiani e tedeschi furono editi da Boivin e Leclerc, grandi specialisti per l ...
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sarabanda
s. f. [dallo spagn. zarabanda, d’incerta origine]. – 1. Danza e aria di danza, forse di origine orientale, affermatasi in Spagna nel sec. 16°: il suo movimento, su un ritmo ternario, fu dapprima allegro, in seguito assunse un carattere...
oratorio3
oratòrio3 s. m. [dalla voce prec.]. – Composizione drammatico-musicale, priva di apparato scenico e costumi, con cantanti solisti, coro e orchestra, di argomento religioso (ma non liturgico) e, dal sec. 19°, anche profano; sviluppatosi...