Abbasidi
J. Bloom
La dinastia dei califfi A. fu la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad [...] incapaci di seguirne l'esempio e l'ultimo califfo non oppose nessuna seria resistenza alle armate mongole di Hulagu.
Bibliografia
A. Mez, Die Renaissance des Islams, Heidelberg 1922 (rist. anast. Hildesheim 1968).
D. Sourdel, Le vizirat 'Abbâside ...
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AZERBAIGIAN
P. Cuneo
(medio persiano Āturpātākan; armeno Atrapatakan; gr. 'Ατϱοπατήνη; arabo Ādharbayjān)
Regione storica dell'Asia anteriore, oggi suddivisa tra l'U.R.S.S. (Rep. Socialista Sovietica [...] essi posero le loro successive capitali in A., dapprima a Marāgha (ove edificarono un complesso palazziale iniziato nel 1259 da Hulagu, dotato tra l'altro di scuola, biblioteca e di un osservatorio astronomico che si è in parte conservato), quindi ...
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Nome arabo (khalīfah) del sommo monarca dell'islamismo, in quanto l'insieme di tutti i paesi abitati da musulmani sia concepito come unità politica sottomessa a unico sovrano musulmano. L'ancor diffusissima [...] , il sovrano musulmano, sia esso califfo o no.
Con la conquista di Baghdād fatta nel 1258 dalle orde tartare o mongole di Hūlāgū, la famiglia ‛abbāside fu distrutta e il califfato ebbe termine; si ebbero poi aspiranti al califfato qua e là (p. es. i ...
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Città della Siria settentrionale, nell'odierno stato di Siria, capoluogo di vilāyet e di livā', a 37°2′ di long. E. e 36°11′ di lat. N., a 38 metri s. m., sul fiume al-Quwaiq (turco Gök Ṣū; greco Χάλυς; [...] dei Templari. Dopo il 1243 Yūsuf estese il suo potere su quasi tutta la Siria, ma fu sconfitto nel 1260 dal tartaro Hūlāgū, e gli abbandonò Aleppo, che venne saccheggiata.
L'anno dopo Aleppo era conquistata dai Mamelucchi d'Egitto, che la tennero due ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] politici, soprattutto nelle regioni iraniche di fede sciita travolte dall'avanzata mongola. Fu anzi proprio il capo mongolo Hūlāgū che nel 1259, un anno dopo aver conquistato Baghdad, impresa nel corso della quale furono distrutti monumenti e ...
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Amida
A. Iacobini
Y. Demiriz
(gr. ῎Αμιδα; turco Kara Amid; od. Diyarbakır)
Identificata con la stazione Ad Tygrem della Tabula Peutingeriana, A., oggi Diyarbakır, capoluogo della prov. del Diyār Bakr [...] (i Selgiuqidi di Anatolia), il cui governo della regione terminò all'indomani della conquista mongola della città da parte di Hulagu, nel 13° secolo.
Le porte delle mura cittadine furono danneggiate da al-Mu'taḍid e restaurate sotto al-Muqtadir, come ...
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DAMASCO
P. Cuneo
(gr. ΔαμασϰόϚ; lat. Damascus; arabo al-Shāmo Dimashq)
Capitale della Rep. Araba di Siria, situata al margine occidentale del deserto siriano, ai piedi della catena montuosa dell'Antilibano, [...] , 1991).Con la fine della dinastia ayyubide, a seguito della occupazione di D. da parte delle truppe mongole di Hulagu (1260) e con la venuta al potere dei Mamelucchi, che arrestarono l'invasione mongola, la città continuò a essere politicamente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il Regno di Gerusalemme e i feudi minori
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Regno di Gerusalemme, passato attraverso [...] il posto giurando vendetta contro i crociati che preferirebbero l’ordine preesistente; nel 1258, infine, i Mongoli di Hulagu Khan conquistano Baghdad e uccidono l’ultimo califfo abbaside. In pochi anni l’equilibrio della “fertile mezzaluna” è ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Matematica e astronomia
Henri Hugonnard-Roche
Matematica e astronomia
Le testimonianze dirette e indirette della produzione astronomico-matematica in lingua siriaca sono [...] medico al servizio dei Mongoli, a Maraga (Marāgha, nell'attuale Azerbaigian), una delle capitali dell'Impero, dove il principe Hūlāgū aveva fatto costruire un osservatorio (la costruzione iniziò nel 1259), a capo del quale aveva posto Naṣīr al-Dīn al ...
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TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] Russia meridionale e nelle steppe a nord del Turkestan, con sede nella vallata dell'Irtys; 4. della Persia fondato da Hūlāgū Khān, nipote di Genghīz e conquistatore di Baghdād (1258). Sebbene il mongolo fosse la lingua ufficiale di questi sovrani, la ...
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