´n Califfo abbaside, secondo figlio di Harūnar-Rashīd (Baghdād 786 - presso Tarso 833). Amministrò le regioni orientali durante il califfato di suo fratello al-Amīn; acquistata popolarità e potenza sconfisse [...] le insurrezioni, sia da parte alide sia da parte degli stessi abbasidi; al-M. cercò una riconciliazione proclamando suo erede ῾Alī ar-Riḍā, ma il disegno fallì in seguito alla morte di quest'ultimo. Combatté anche contro i Bizantini in Siria e Asia ...
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Califfo abbaside (m. 842), figlio di Hārūnar-Rashīd. Salì al trono (833) alla morte del fratello al-Ma῾mūn, e regnò fino alla morte. In politica estera, il suo califfato si distinse per le fortunate campagne [...] contro i Bizantini, alcune dirette personalmente (presa di Amorio, 838); in politica interna, per aver mantenuto il favore di al-Ma῾mūn alla scuola teologica mutazilita tentando di imporne le dottrine ...
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Principessa musulmana, sorella del califfo Hārūnar-Rashīd (sec. 8º-9º d. C.); fu da questo data in moglie al suo amico e cortigiano Gia῾far al-Barmakī e secondo la leggenda fu causa involontaria della [...] rovina di lui e di tutta la sua famiglia ...
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Califfo abbaside, figlio di Hārūnar-Rashīd, cui successe nell'809. Venuto a contesa con il fratello al-Ma'mūn, che aveva cercato di spogliare del diritto a succedergli, fu assediato in Baghdād e ucciso [...] mentre cercava di fuggire (813) ...
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Famiglia persiana, che nella seconda metà del sec. 8º diede ai califfi abbasidi una serie di ministri e uomini di stato. Il primo di essi è Khālid ibn Barmak, consigliere di Abū l-῾Abbās e al-Manṣūr; ancor [...] maggiore influenza ebbero, con al-Mahdī, il figlio di Khālid, Yaḥyà; con Hārūnar-Rashīd, i figli di Yaḥyà, al-Faḍl e Gia῾far. La fortuna della famiglia ebbe un repentino tracollo nell'803, per cause non del tutto chiarite: Gia῾far, sino allora ...
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Imām degli Sciiti duodecimani (745-799), settimo della dinastia; figlio di Gia'far aṣ-Ṣādiq. Morì in carcere, dove era stato gettato dal califfo abbaside Hārūnar- Rashīd. La sua tomba, in un sobborgo [...] di Baghdād, insieme a quella del nipote Muḥammad al-Giawād, è un santuario assai venerato dagli Sciiti, e ha dato a tutta quella località sulla riva destra del Tigri il nome di al-Kāẓimain ("i due Kāẓim") ...
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Poeta arabo di origine persiana (Ahwāz 758 - Baghdād 813 circa). Visse alla corte degli Abbasidi, e godé il favore dei califfi Hārūnar-Rashīd e al-Amīn. La sua poesia leggera e spesso cinica, dedicata [...] soprattutto al vino e all'amore, è insigne per intrinseco valore d'arte e per aver inaugurato un nuovo stile, discostandosi dall'imitazione delle forme antiche. In vecchiaia, compose rime ascetiche ...
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Poeta arabo (m. 864 d. C.), vissuto alla corte dei califfi abbasidi Hārūnar-Rashīd, al-Amīn e al-Mutawakkil. Fu compagno di Abū Nuwās, e come lui poeta bacchico. ...
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