Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] nei m. fu sviluppata da P. Drude nel 1900 e H.A. Lorentz nel 1902, ed è basata sul concetto di ‘gas di elettroni -Franz: Wi=ρi/(L T); d’altra parte, si può mostrare che We è proporzionale a T2 (per T<Θ/10); in definitiva, si può scrivere:
W = ηT2 ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La fisica e la chimica intorno al 1900
John L. Heilbron
La fisica e la chimica intorno al 1900
Il secolo compreso tra il 1870 e il 1970 rappresenta [...] ridurre la meccanica all'elettricità, che a Planck e aLorentz sembrava percorribile, parve costituire per per la radiazione di corpo nero dipendeva il valore della costante h; note m e h, la teoria di Bohr del 1913 sulla struttura atomica conduceva ...
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Chimica
Sistema disperso liquido-solido, nel quale il solido costituisce la fase dispersa; a seconda delle dimensioni delle particelle solide si va dalle s. grossolane alle s. colloidali.
Diritto
Procedura [...] (o levitazione magnetica) realizzata utilizzando la forza di Lorentz, ossia la forza che si esercita su un conduttore controllati dai bilancieri e dalle aste h e sono smorzati da ammortizzatori idraulici a doppio effetto (verticali i e orizzontali ...
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chiralità Proprietà di figure geometriche, di gruppi di punti o, in generale, di sistemi, non sovrapponibili alla propria immagine speculare.
Chimica
Proprietà manifestata dai composti chimici che contengono [...] dell’elicità spaziati di un intero, in unità ħ, e compresi tra −sħ e +sħ): la particella a massa nulla si dice avere c. destrorsa nulla lo è anche per trasformazioni relativistiche di Lorentz; quindi tali proprietà di invarianza sono anche proprie ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Completare un vecchio lavoro
Helge Kragh
Completare un vecchio lavoro
La teoria della relatività di Einstein e la teoria dei quanti di Planck, Sommerfeld [...] la funzione d'onda e U(x) l'energia potenziale e posto ℏ=h/2π, l'equazione agli autovalori che determina i possibili valori E di energia pubblicò la sua equazione Lorentz-invariante a quattro componenti all'inizio del 1928 e di lì a poco mostrò che ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La struttura atomica
John L. Heilbron
La struttura atomica
La struttura degli atomi non era considerata un argomento di studio alla moda, né particolarmente [...] carica e massa per lo ione di Lorentz di circa 107, e oltre a ciò implicava che gli spettri fossero dovuti è la massa del nucleo, Bohr ricavò la vera costante dell'idrogeno, RH=(m′H/m)R. La teoria prevedeva RHe+/RH=4,00163; Fowler fece la misurazione, ...
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Silicio
Franco Bassani
Come scrive Frederick Seitz nel suo libro sulla storia del silicio, la moderna autostrada informatica e computazionale che ha modificato il nostro modo di comunicare e di produrre, [...] e H.W.B. Skinner scoprirono che il silicio, se messo a contatto con il tungsteno, era il miglior rivelatore a alla corrente e al campo magnetico e, dovendo compensare la forza di Lorentz νxBze/c, ha il valore
[3] Eg=RHJxBz
dove la costante di ...
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forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] velocità è dato dalla f. (f. di Lorentz), qv╳B, che un campo magnetico B . Tale idea fu realizzata da H. Hertz la cui Meccanica (1894 F. di contatto: in ambito macroscopico e in contrapp. a f. a distanza, f. che si desta al contatto fra corpi, ...
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induzione
induzióne [Der. del lat. inductio -onis, dal part. pass. inductus di inducere "indurre" (→ induttivo)] [FAF] Procedimento logico, opposto a quello della deduzione, per cui dall'osservazione [...] polo magnetico, è stata definita in termini elettrodinamici, a partire dalla forza di Lorentz: v. magnetostatica nel vuoto: III 600 b. Si H) e come tale compare nelle equazioni di Maxwell dell'elettromagnetismo (v. elettrodinamica classica: II 283 a ...
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Faraday Michael
Faraday 〈fèrëdi〉 Michael [STF] (Newington Butts 1791 - Hampton Court 1867) Assistente di H. Davy (1813), soprintendente del laboratorio della Royal Institution di Londra (1821), dal 1824 [...] fatto che la forza di Lorentz presente nella parte del disco rotante nel campo magnetico dà luogo a un campo elettromotore indotto Ei e si sostituisce al galvanometro una pila, il disco prende a rotare e il dispositivo, che allora ha il nome di ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...