onesto
Sebastiano Aglianò
Aggettivo prediletto da D., sempre denso di significati e, per certi aspetti, prezioso esponente di una sua concezione dei valori morali ed estetici. Ricorre in tutte le sue [...] profonda unità che D. e la sua età videro, nel composto umano, tra il mondo intimo e le sue manifestazioni sensibili: " Habitus mentis in corporis statu cernitur ", aveva affermato s. Ambrogio (Off. I 8); e s. Tommaso conferma (Sum. theol. II II 168 ...
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Meteoropatia
Umberto Solimene
Con il termine meteoropatia si indica quel complesso di sintomi o reazioni patologiche che si manifestano in stretta e abituale correlazione cronologica e causale con [...] ansiosodepressive e presentano turbe evidenti a carico del sistema neurovegetativo. Di norma il neurolabile è contraddistinto da habitus longilineo e astenico, parola rapida e scattante, e spesso da sintomi di ipertiroidismo e ipersurrenalismo; in ...
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appetito
Sofia Vanni Rovighi
È il moto dell'animo per cui si tende a un oggetto, la " tendenza ", il " desiderio ", l'" inclinazione ", e si distingue dalla facoltà conoscitiva, per la quale un oggetto [...] diritto appetito; cfr. l'ὀρθὴ ὂρξις di Aristotele Eth. nic. VI 2, 1139a 22-24 " Quare quia moralis virtus habitus electivus, electio autem appetitus consiliativus, oportet quidem propter hoc rationem veram esse, et appetitum rectum "; v. anche Cv III ...
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BERTELLI, Ferdinando (Ferrando, Ferrante)
Fabia Borroni
Incisore, editore calcografico e cartografico, mercante di stampe, con bottega a Venezia "all'insegna di S. Marco", il B. operò dal 1561 al 1572, [...] e il Trionfo di Carnavale (1569), e quelle di genere profano, come l'importante serie di costumi, Omnium fere gentium nostrae aetatis habitus, pubblicata nel 1563 con 64 tavole (i nn. 61-64 sono copie in controprova di quelle di Enea Vico), in cui è ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] materiali della c., molti antropologi contemporanei (sulla scia di ciò che lo studioso francese P. Bourdieu ha inteso per habitus) collocano il corpo al centro dei loro interessi, indagando le pratiche, le azioni, le modalità attraverso le quali la ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] un nesso tra la storia delle i. e la nozione di habitus di cui specialmente Panofsky e P. Bourdieu hanno messo in rilievo La seconda nozione su cui Chartier si sofferma è quella di habitus, derivata da Panofsky e ripresa da Bourdieu. Si tratta di ...
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TEMPERAMENTO (lat. temperamentum "giusta proporzione di cose mescolate"; da tempero "mescolo in misura conveniente i componenti, per es., di una bevanda, riducendola a un giusto grado di temperatura, di [...] e istintivo, ma educato secondo determinate regole generali". Il temperamento sarebbe nel campo psico-fisiologico ciò che è l'habitus nel campo morfologico; equivale nel campo psico-funzionale a quello che può esprimere la parola latina natura nel ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] .
Questi cenni non possono che mostrare la necessità di immaginare ciò che si definisce ‘religione romana’ come un habitus sociale che non prevedeva alternativa, pur nella mutevolezza delle epoche storiche in relazione alle classi dirigenti e infine ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] rivendicato – non tanto appaiono ispirati al bisogno di riposata conoscenza e di ordinato accrescimento scientifico, conforme all’habitus erudito, quanto a una sorta di affannosa e struggente passione di riscoperta (si rammenti il suo entusiasmo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] né di aspettative; essa è invece un tratto del carattere, una disposizione di lungo periodo, una buona abitudine o un habitus da coltivare nel tempo e da rendere stabile, che, una volta acquisito, produce frutti, che sono frutti d’eccellenza. Da ...
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habitus
〈àbitus〉 s. m., lat. [propr. «aspetto», der. di habere nel sign. intr. di «stare (bene, male)»]. – Latinismo usato in medicina costituzionalista e in biologia, e anche in altri àmbiti, invece di abito, per indicare il complesso di...
abito
àbito s. m. [dal lat. habĭtus -us, der. di habere nel senso di «comportarsi»]. – 1. a. Sinon. generico di veste, vestito, soprattutto con riguardo alle sue caratteristiche, al modo di vestire: a. da uomo, da donna; a. da lavoro; a. da...