D'ARRIGO, Stefano
Mauro Bilotta
D’ARRIGO, Stefano (Fortunato Stefano)
Nacque il 15 ottobre 1919 ad Alì Marina (od. Alì Terme), da Giuseppe e Agata Miracolo.
I primi anni
Ad Alì Marina, piccolo borgo [...] Stretto costituì il primo deposito dell’immaginario popolare e marino del prosatore. Sebbene il privato emerga raramente da un habitus tenacemente riservato questo periodo fa in parte eccezione, e nella scrittura è più volte indicato come fonte di ...
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Franco Cambi
Favola
C'era una volta… e c'è ancora, il libro per ragazzi
Scrivere per i ragazzi oggi
di Franco Cambi
16 febbraio
Esce in libreria l'attesissima traduzione italiana di Harry Potter e il [...] '. I ragazzi in Italia sono, tra l'altro, il gruppo di più forti lettori. Il problema è, se mai, la costruzione di un habitus, che è ancora troppo debole.
Il lavoro da fare su più fronti deve muovere, però, dall'individuazione del 'bisogno' su cui la ...
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Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] decimetri. Il numero, la forma, la disposizione dei rami imprimono ai diversi a. una fisionomia particolare, che si dice habitus o portamento. L’età degli a. varia secondo le diverse specie e le condizioni ambientali. In confronto agli arbusti e ...
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CALZINI, Raffaele
Felice Del Beccaro
Nato a Milano il 29 dic. 1885 da Giovan Battista e da Orsola Calzini, si laureò in giurisprudenza nell'università di Pavia, senza poi esercitare la professione forense. [...] speciale e di redattore del Corriere della Sera, che lo impegnò per oltre un trentennio, gli acquistò l'habitus dell'osservatore cosmopolita continuamente in giro per il mondo, dai paesi europei (alla Russia dedicò un libro particolarmente attento ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] , agli effetti di quella appassionata intrapresa di «ricognizione del mondo» che lo Zibaldone rappresenta, per quanto l’habitus filologico (un amore per le conoscenze precise, per i dati dimostrabili) abbia anch’esso un carattere determinante nella ...
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CASSOLI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nacque a Reggio Emilia il 19 sett. 1749 dal conte Antonio e da Caterina Pegolotti. Formatosi nel collegio dei gesuiti di Reggio, dal quale uscì nel 1768, si distinse [...] Ragionamento (Reggio 1826) permette di verificare come l'orazianesimo, allora tanto in voga, non fosse per il C. un habitus indossato. per l'occasione, ma un'esigenza di ritorno ai Latini come tentativo di miglioramento del gusto allora predominante ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] rivendicato – non tanto appaiono ispirati al bisogno di riposata conoscenza e di ordinato accrescimento scientifico, conforme all’habitus erudito, quanto a una sorta di affannosa e struggente passione di riscoperta (si rammenti il suo entusiasmo ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] della gerarchia ecclesiastica fomentata da Pellegrino Erri, emergeva da una testimonianza resa all'Inquisizione che il C. era "lutheranus habitus voce publica" (1545).
Dall'anno 1553 - nel quale fece un testamento con cui donava tutti i suoi averi ai ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] verso la pratica filologica, funzionalizzata nell’ambito di un movimento dalle idee verso i testi. Sarà un habitus proprio anche del Dionisotti maturo, ma sorprende che già allora egli applicasse con piena consapevolezza il principio del ...
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MAI, Angelo
Antonio Carrannante
Nacque il 7 marzo 1782 a Schilpario, presso Bergamo, da Angelo e da Pietra di Antonio Mai dei Battistei. Il padre era un modesto carbonaio, ma la famiglia era abbastanza [...] XVI, poi pubblicata con il titolo De eligendo pontifice maximo Sermo ad S.R. Ecclesiae cardinales sacra comitia obituros habitus in basilica Vaticana postridie idus decembris anno 1830 (Romae 1831).
Il M. fu custode della Biblioteca Vaticana fino al ...
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habitus
〈àbitus〉 s. m., lat. [propr. «aspetto», der. di habere nel sign. intr. di «stare (bene, male)»]. – Latinismo usato in medicina costituzionalista e in biologia, e anche in altri àmbiti, invece di abito, per indicare il complesso di...
abito
àbito s. m. [dal lat. habĭtus -us, der. di habere nel senso di «comportarsi»]. – 1. a. Sinon. generico di veste, vestito, soprattutto con riguardo alle sue caratteristiche, al modo di vestire: a. da uomo, da donna; a. da lavoro; a. da...