Musicista, detto il Bach di Halle (Weimar 1710 - Berlino 1784). Studiò col padre J. Sebastian e con J. G. Graun. Organista a Dresda (1733-46) e poi a Halle sulla Saal fino al 1764. Dopo lo troviamo a Brunswick [...] (1772), Gottinga (1773), Berlino (1774) in costante declino artistico ed economico. Fu organista ammiratissimo e compositore ricco di doti e di tecnica. Quasi tutta la sua produzione rimase manoscritta ...
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Teologo protestante e storico tedesco (Halle 1870 - ivi 1934). Professore a Strasburgo (1904), a Breslavia (1910), poi (1913) a Halle. Seguace del protestantesimo liberale, ha dato i suoi contributi più [...] importanti nel campo della storia del testo degli apocrifi neotestamentarî e del cristianesimo primitivo (Das Kerygma Petri, 1893; Decretum gelasianum, 1899; Die urchristliche Gemeinden, 1902; Das apostolische ...
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Giurista e dantista (Lochau 1800 - Halle 1883), prof. di diritto romano, bizantino e prussiano, nell'univ. di Breslavia (1823) e poi (1834) di Halle. Dopo una soddisfacente ricostituzione del testo della [...] Vita nuova lavorò sul testo del Convivio e pubblicò (1862) la prima vera edizione critica della Divina Commedia, servendosi principalmente del criterio della lectio difficilior. Della Commedia procurò ...
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Filologo e archeologo (Marburgo 1850 - Halle 1922), prof. all'univ. di Berlino (1880-90), poi (dal 1890) in quella di Halle; direttore della rivista Hermes; fece parte della direzione dell'Istituto archeologico [...] germanico; socio straniero dei Lincei (1890). Opere principali: il rifacimento della Griechische Mythologie di L. Preller (1887-1926); Die römische Sarkophagreliefs (3 voll., 1890-1919); Studien zur Ilias ...
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Matematico tedesco (Feudingen, Vestfalia, 1886 - Halle 1954); prof. al politecnico di Aquisgrana (dal 1921) e all'univ. di Halle (dal 1930). Dai suoi studî di algebra moderna, e in particolare dalle sue [...] ricerche sulla composizione delle forme quadratiche, il B. è stato condotto a un'interessante generalizzazione del concetto di gruppo (gruppoide del B.: è un insieme nel quale certi elementi possono essere ...
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Giurista tedesco (Mauchenheim, Renania, 1831 - Halle 1918); prof. di diritto romano, poi di diritto processuale a Heidelberg, Basilea e Halle, deve la sua fama agli studî riguardanti la storia delle fonti [...] romanistiche dell'alto Medioevo e dei primordî della scuola di Bologna, tra i quali: Zur Geschichte der Rechtswissenschaft am Anfänge des Mittelalters (1874); Über die Heimat und das Alter des sogenannten ...
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Teologo protestante tedesco (Kettwig 1851 - Halle 1935), prof. a Giessen (1878), poi a Gottinga (1904), quindi dal 1906 a Halle. Allievo di A. Ritschl, orientò le sue ricerche sulla teologia di Lutero, [...] sulla diversificazione delle confessioni cristiane e, negli ultimi anni, su problemi di teologia sistematica. Opere principali: Luthers Lehre vom unfreien Willen und von der Prädestination (1875); Lehrbuch ...
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Storico e giurista (Wiesbaden 1869 - Halle 1923), prof. nelle univ. di Königsberg (1907), Halle (1913), Lipsia (1922). Fra i più eminenti cultori del diritto ecclesiastico della Germania, pubblicò nei [...] Monumenta Germaniae historica il 2º volume dei concilî (fino all'843). Originate da questa pubblicazione furono le seguenti indagini: Verzeichnis der Akten fränkischer Synoden von 742-843 e von 843-918 ...
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Scrittore tedesco (Wandersheim, Turingia, 1680 - Halle 1721). Noto sotto lo pseudonimo di Menantes, rappresentò anche polemicamente lo spirito barocco in epoca già altrimenti orientata. Scrisse romanzi [...] galanti (Die verliebte und galante Welt, 1700; Satirischer Roman, 1705), una programmatica Galante Poetik (1706), libretti d'opera e varie poesie d'occasione ...
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Francescano (Alfeld, Hildesheim, 1480 circa - Halle 1535 circa); provinciale di Sassonia (1529-32); noto per i suoi scritti polemici in difesa del papato e della comunione sotto le due specie, che spinsero [...] Lutero a scrivere, nel 1520, Von dem Papsttum zu Rom e il De captivitate babylonica Ecclesiae ...
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halle
〈al〉 s. f., fr. [voce di origine franca, affine all’ingl. hall]. – Mercato coperto; al plur., les halles, i mercati generali (note soprattutto le Halles centrales di Parigi, i cui edifici, ora demoliti, occupavano fino al 1968 una vasta...
hall
‹hòol› s. ingl. [voce di origine franca, come il fr. halle] (pl. halls ‹hòol∫›), usato in ital. al femm. – Grande sala d’ingresso e di sosta in ritrovi e locali come club e alberghi, in edifici pubblici, in case signorili; in partic.,...