Troviero francese (n. Arras 1235 circa - m. forse Napoli 1287 circa); visse (dal 1283) presso la corte angioina di Napoli. Ci ha lasciato una trentina di poesie liriche e due ludi scenici, il Jeu de la feuillée e il Jeu de Robin et Marion, che sono fra i più antichi saggi del teatro profano del Medioevo e ci offrono due quadri vivaci, l'uno della vita cittadina, l'altro della vita pastorale. Sembra ...
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Poeta tedesco (Halle 1711 - Laublingen 1781). Studiò teologia a Halle e divenne parroco a Laublingen. Nella storia della poesia il suo nome è legato a quello del più dotato J. I. Pyra. Inizialmente seguaci [...] di J. C. Gottsched, fondarono nel 1733 a Halle una Gesellschaft zur Beförderung der deutschen Sprache; passati poi all'avverso campo dei seguaci di J. J. Bodmer e J. J. Breitinger, si adoperarono al fine d'introdurre metri classici nella poesia ...
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Dantista (Berlino 1781 - Halle 1866). Prof. (dal 1822) di lingue e letterature romanze all'univ. di Halle. Tra l'altro dedicò a Dante un'ampia monografia (Das Leben und die Werke Dantes, 1832) e compilò [...] un Vocabulario dantesco ou Dictionnaire critique et raisonné de la Divine Comédie (1852; trad. it. 1859) ...
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Filologo tedesco (Osnabrück 1843 - Halle 1907); professore a Kiel (1876) e a Halle (dal 1892), ha lasciato lavori notevoli sull'oratoria greca da Alessandro ad Augusto (1865) e sull'oratoria attica (Die [...] attische Beredsamkeit, 1868-80), oltre a numerose edizioni di oratori attici, della Repubblica degli Ateniesi di Aristotele, di Bacchilide. Si occupò anche della pronuncia greca e del ritmo prosastico ...
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Teologo, pedagogista e poeta (Halle 1754 - ivi 1828); condirettore (1785), poi (1799) unico direttore della Fondazione A. E. Francke, prof. di teologia (dal 1779) e rettore (1808-16) nell'univ. di Halle, [...] risentì l'influsso di Kant, Herder, Klopstock e Pestalozzi; classici i suoi Grundsätze der Erziehung und des Unterrichts (3 voll., 1796), prima esposizione tedesca sistematica di pedagogia, conciliante ...
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Romanziere tedesco (Brunswick 1758 - Halle 1831). Studiò teologia a Helmstedt; nel 1800 si stabilì a Halle, dove nel 1811 gli fu concessa la laurea honoris causa. Sulla tarda scia della letteratura sentimentale [...] sviluppatasi intorno alla metà del 18º sec., scrisse oltre 150 volumi che ne fanno il tipico esponente di un genere sentimentale-moraleggiante di facile recezione. Fra i molti titoli: Gemälde des menschlichen ...
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Poeta tedesco (Halle 1883 - Parigi 1945). Ebreo, costretto a emigrare nel 1933, fu arrestato sulla Loira all'arrivo delle truppe tedesche nel 1940 e poco dopo rilasciato. Dopo aver trascorso qualche anno [...] nel sud della Francia, si tolse la vita a Parigi. Tipico esponente d'una generazione di sradicati, si colloca in seno all'espressionismo come testimone del disagio del poeta e dell'artista in genere in ...
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Scrittore tedesco (Halle 1819 - Berlino 1874). Dal 1848, a Berlino, fu redattore della Neue Preussische Zeitung; nel 1855 fu tra i fondatori della Berliner Revue. Si affermò con Preussenlieder (1846), [...] raccolta di poesie di ispirazione patriottica e identica fu l'ispirazione della lunga serie dei suoi romanzi, dei quali alcuni tematicamente legati alla storia prussiana (fra gli altri, Das liebe Dorel, ...
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Scrittrice tedesca (Halle 1885 - Ebenhausen, Baviera, 1974). Dopo l'analisi psicologica che è alla base dei suoi due primi romanzi (Das Haus zum Monde, 1916; Sterne der Heimkehr, 1921), affrontò prove [...] più impegnative in Labyrinth (1922), in cui è narrata l'avventurosa vita di G. Forster, rivoluzionario, scrittore e scienziato, e Das Wunschkind (1930), il romanzo che le guadagnò la massima notorietà ...
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Italianista e romanista (Rostock 1859 - Halle 1932). Dal 1889 lettore d'italiano e dal 1914 prof. nell'univ. di Halle. Nella sua vasta produzione spiccano le edizioni critiche del Tesoretto e del Favolello [...] di Brunetto Latini (1883; n. ed. 1910), del Ninfale Fiesolano di Boccaccio. Notevoli anche l'Altitalisches Elementarbuch (1904; 2a ed. 1928) e un commento alla Divina Commedia (1922) ...
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halle
〈al〉 s. f., fr. [voce di origine franca, affine all’ingl. hall]. – Mercato coperto; al plur., les halles, i mercati generali (note soprattutto le Halles centrales di Parigi, i cui edifici, ora demoliti, occupavano fino al 1968 una vasta...
hall
‹hòol› s. ingl. [voce di origine franca, come il fr. halle] (pl. halls ‹hòol∫›), usato in ital. al femm. – Grande sala d’ingresso e di sosta in ritrovi e locali come club e alberghi, in edifici pubblici, in case signorili; in partic.,...