Harunal-Rashid
Califfo abbaside (Rayy 766-Baghdad 808). Figlio di al-Mahdi, la sua fama riposa soprattutto sul ruolo favoloso attribuitogli dalle Mille e una notte. Il suo califfato conobbe l’inizio [...] della disintegrazione dell’impero islamico, ai confini orientali e occidentali, nonostante le guerre fortunate condotte contro Bisanzio ...
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al-Ma'mun, Abu l-'Abbas
al-Ma’mun, Abu l-‛Abbas
Settimo califfo abbaside (Baghdad 786-Tarso 833). Alla morte del padre Harunal-Rashid costretto a spartire il regno con il fratello al-Amin che ebbe [...] rivolte, sia da parte abbaside sia da parte alide. Con gli alidi al-M. cercò un accordo, proclamando suo erede l’imam sciita ‛Ali al-Rida, che morì tuttavia poco dopo; in seguito, al-M. impose come dottrina ufficiale il , nel quale si conciliavano la ...
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Califfo abbaside (m. 842), figlio di Hārūn ar-Rashīd. Salì al trono (833) alla morte del fratello al-Ma῾mūn, e regnò fino alla morte. In politica estera, il suo califfato si distinse per le fortunate campagne [...] i Bizantini, alcune dirette personalmente (presa di Amorio, 838); in politica interna, per aver mantenuto il favore di al-Ma῾mūn alla scuola teologica mutazilita tentando di imporne le dottrine con tutti i mezzi, anche persecutorî e polizieschi. ...
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al-Amin, Muhammad
Califfo abbaside (n. 787-m. 813). Figlio di Harunal-Rashid, regnò dall’809. Il suo tentativo di privare il fratello al-Ma’mun del diritto a succedergli scatenò una guerra civile, nel [...] corso della quale A., assediato in Baghdad dalle truppe favorevoli al fratello, fu ucciso mentre cercava di fuggire. ...
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Famiglia persiana, che nella seconda metà del sec. 8º diede ai califfi abbasidi una serie di ministri e uomini di stato. Il primo di essi è Khālid ibn Barmak, consigliere di Abū l-῾Abbās e al-Manṣūr; ancor [...] il figlio di Khālid, Yaḥyà; con Hārūn ar-Rashīd, i figli di Yaḥyà, al-Faḍl e Gia῾far. La fortuna della famiglia ebbe un repentino tracollo nell'803, per cause non del tutto chiarite: Gia῾far, sino allora carissimo ad ar-Rashīd, fu messo a morte e il ...
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Imām degli Sciiti duodecimani (745-799), settimo della dinastia; figlio di Gia'far aṣ-Ṣādiq. Morì in carcere, dove era stato gettato dal califfo abbaside Hārūn ar- Rashīd. La sua tomba, in un sobborgo [...] di Baghdād, insieme a quella del nipote Muḥammad al-Giawād, è un santuario assai venerato dagli Sciiti, e ha dato a tutta quella località sulla riva destra del Tigri il nome di al-Kāẓimain ("i due Kāẓim"). ...
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Leni, Paul
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Paul Josef Levi, scenografo e regista tedesco, di origine ebraica, nato a Stoccarda l'8 luglio 1885 e morto a Hollywood il 2 settembre 1929. Tra le figure [...] il Paul Leni-Film GmbH, e nel 1923 il cabaret Die Gondel insieme al compositore Hans May, L. ‒ che delle proprie regie curava di regola trio di attori composto da Emil Jannings (il sultano HarunalRashid), Conrad Veidt (lo zar Ivan il terribile) e ...
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Leone III, santo
Paolo Delogu
Romano di nascita, sebbene il nome del padre, Azuppio, abbia fatto pensare ad un'origine orientale della famiglia, fu allevato fin dall'infanzia nel vestiario della Chiesa [...] del Monte Oliveto, a Gerusalemme, su cui Carlomagno esercitava un patronato, grazie ai suoi buoni rapporti col califfo Harunal-Rashid. Tornati a Gerusalemme essi vollero introdurre il filioque nella recita del Credo, ma vennero accusati di eresia e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] certo rilievo come I tempi, la vita e il canzoniere della poetessa araba al-Khansa’ (1899) e amico di quel Leone Caetani di Sermoneta (1869 dell’epoca del califfo figlio del celebre Harunal-Rashid, il cui regno rappresentò una vera svolta ...
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BENEDETTO di S. Andrea
Alla paternità di un "Benedictus monachus" vissuto nel sec. X nel monastero di S. Andrea "in flumine" presso Ponzano, nella zona di monte Soratte, è tradizionalmente attribuito [...] médiéval, Paris 1950, pp. 24 s., ripreso da G. Musca, Carlo Magno e HarunalRashid, Bari 1963, pp. 75-79): B., infatti, fa sostare l'imperatore a S. Andrea al suo ritorno, per la donazione di una preziosa reliquia. La spiegazione del perché il ...
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