Medico e filosofo, nato a Böhmisch-Aicha (eskü Dub) in Boemia nel 1815, morto a Bodenbach (Podmokly) il 15 agosto 1890. Non propriamente seguace del Hegel, professò tuttavia un idealismo analogo a quello [...] hegeliano, sostituendo alla triade di questo, idea-natura-spirito, la triade spirito-natura-vita.
Sue opere principall sono: Die Wissenschaftslehre, in 3 voll., Lipsia 1856-60; Philosophie als Begriffswissenschaft, Praga 1877-90; System der ...
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Kostlin, Karl Reinhold von
Köstlin, Karl Reinhold von
Filosofo tedesco (Urach 1819 - Tubinga 1894). Insegnò (dal 1857) estetica e letteratura tedesca nell’univ. di Tubinga; seguace di Schleiermacher [...] e di Hegel, sviluppò con attitudine eclettica i temi dell’idealismo nella sua opera principale, la Aesthetik (1869 : Goethes Faust, seine Kritiker und Ausleger (1860); Hegel in philosophischer, politischer und nationaler Bedeutung (1870); Geschichte ...
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Filosofo (Mosca 1902 - Parigi 1968), allievo a Berlino di K. Jaspers e a Parigi di A. Koyré, professore, a Parigi, alla École pratique des hautes études (1933-39). Noto soprattutto per la sua interpretazione [...] heideggeriana del pensiero di Hegel (Introduction à la lecture de Hegel, 1947) e per altre opere, tra cui si ricordano in particolare Tyrannie et sagesse (1954) ed Essai d'une histoire raisonnée de la philosophie païenne (1968). ...
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Filosofo (Gotha 1791 - Berlino 1866). Fondatore e direttore (1827-47) dei Jahrbücher für wissenschaftliche Kritik; seguì l'indirizzo della destra hegeliana. Per l'edizione berlinese delle opere di Hegel [...] (1832-45) H. curò la Wissenschaft der Logik (2 voll., 1834) e la prima parte della Enzyklopädie (1840). Tra le sue opere: Über Goethes Farbenlehre (1822); Prinzipien der Ethik in historischer Entwicklung ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Søren Kierkegaard è, insieme a Schopenhauer e a Nietzsche, uno dei più significativi [...] . Ed è precisamente qui che si deve dare battaglia.
Non mi è possibile di trattenere il riso se penso al concetto che Hegel credeva di presentare del Cristianesimo, che è in verità qualche cosa di molto poso concepibile. E la verità è e rimane quella ...
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HABERMAS, Jürgen
Valerio Verra
Filosofo, nato il 18 giugno 1929 a Francoforte. È stato professore di filosofia ad Heidelberg dal 1961 al 1964, e dal 1964 al 1971 professore di sociologia e filosofia [...] del Max Planck Institut a Starnberg (Monaco). Nel 1973 gli è stato conferito dalla città di Stoccarda il premio Hegel per "aver reso di nuovo convincente in una situazione mutata il tipo di argomentazione hegeliana".
Nel quadro della "teoria ...
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Filologo tedesco, nato a Landsberg-an-der-Warthe il 20 marzo 1800, morto a Halle il 14 maggio 1875. Fu scolaro del Wolf e di Hegel, e dal 1825 alla morte professore nell'università di Halle. Con la sua [...] Wissenschaftliche Syntax der griech. Sprache (Berlino 1829) tentò per primo uno studio storico della sintassi greca, in relazione con lo svolgimento della letteratura. Le sue opere principali, il Grundriss ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] che «la merce, e più ancora – s’intende – lo Stato e il capitale, sono processi di ipostatizzazione reale» (Il marxismo e Hegel, 1969, p. 432), allora è la realtà stessa a invertire soggetto e predicato e la logica destinata a comprenderla non può ...
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Filosofo, nato a Griedel (Assia) il 5 marzo 1817, morto a Monaco il 19 gennaio 1895. Fu inizialmente un seguace di Fichte e di Hegel, ma se ne scostò poi notevolmente. Cercò di superare l'antitesi del [...] panteismo e del deismo nel riconoscimento tanto della personalità quanto dell'infinità di Dio, immanente nel mondo e autocosciente. Anche in estetica tentò di conciliare il dualismo del contenuto e della ...
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Teologo evangelico (Wiek, Rügen, 1812 - Gotha 1885); prof. all'univ. di Halle, membro del parlamento di Francoforte, fu uno dei fondatori (1865) e direttori del Protestantenverein. In dipendenza da Hegel [...] e Schleiermacher sviluppò una interpretazione "panenteistica" del cristianesimo nell'opera sua più nota Das Wesen der Religion (1847). Fra i suoi scritti: Lessing als Theolog (1854); Schleiermacher, seine ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.