Gentile maestro della ‘nuova Italia’: Gramsci, Togliatti, Gobetti
Alberto Burgio
Per comprendere il fascino che Gentile esercita durante la Prima guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra su molti [...] polemica, 2 agosto 1919, in Opere, cit., p. 52). Per questo Marx può a buon diritto dirsi «figlio diretto di Hegel» e Vladimir I. Lenin può essere considerato l’interprete autentico della tesi hegeliana secondo cui «è un dovere dei filosofi quello di ...
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COLLETTI, Lucio
Giuseppe Bedeschi
Nacque a Roma l’8 dicembre 1924. Si laureò in filosofia all’università di Roma col crociano Carlo Antoni, con una tesi sulla logica di Croce. Ma le sue simpatie non [...] Aristotele e Galilei, Rousseau e Kant, Smith e Ricardo, Hegel e Feuerbach. Ciò non significava, però, che il marxismo Newton era…la metafisica, mentre la filosofia della natura di Hegel era un primo tentativo (per quanto completo e invecchiato) di ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento [...] della fenomenologia di Husserl, dell’ontologia di Heidegger e della «concezione dialettica del nulla» di Hegel. L’essere è considerato nel fenomeno (essere del fenomeno) e nella coscienza (essere della coscienza); l’analisi, condotta con metodo ...
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L'assoluto, in senso empirico, è ciò che è per sé pensato, non in relazione ad altro, anche se in altri rapporti è condizionato o relativo; in senso gnoseologico è ciò che necessariamente è da riconoscere: [...] , afferrabile solo dall'intuizione intellettuale, che è il punto in cui il sapere dell'assoluto e l'assoluto formano uno; di Hegel, per cui Assoluto è l'Idea e questa è assoluto Spirito, l'intuizione antica della realtà come oggetto o dell'assoluto ...
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PASSERIN D'ENTREVES, Alessandro
Gianfranco Pasquino
Giurista, storico del pensiero e delle dottrine politiche, filosofo del diritto e della politica, nato a Torino il 26 aprile 1902, morto ivi il 15 [...] nell'università di Torino nel 1922 con G. Solari, con una tesi sul Fondamento della filosofia giuridica di G.G.F. Hegel, pubblicata nel 1924, si specializzò in Germania, dove seguì i corsi di F. Meinecke, e in Inghilterra dove frequentò quelli di ...
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La storia come pensiero e come azione
Michele Maggi
Storia e filosofie della storia
L’opera di Croce La storia come pensiero e come azione esce presso l’editore Laterza nel giugno 1938 (superata una [...] , S. Zoppi Garambi, 2001, pp. 265-305).
Un capitolo del libro Ciò che è vivo e ciò che è morto della filosofia di Hegel (1907, a cura di A. Savorelli, 2006, pp. 93-102) era stato riservato alla critica della filosofia della storia, ricollegata con la ...
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Ojzerman, Teodor Il ic
Ojzerman, Teodor Il´ ič
Storico russo della filosofia (n. Petroverovka, oblast′ di Odessa, 1914). Prof. all’univ. di Mosca (dal 1954), fu membro (dal 1981) dell’Accademia delle [...] ) il dipartimento di storia della filosofia occidentale. Ha studiato la filosofia tedesca, in partic. Kant e Hegel, nell’intento di rintracciarvi le origini del marxismo (Nemeckaja klassičeskaja filosofija, odin iz teoretičeskich istočnikov marksizma ...
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Storico della filosofia e filosofo (Marsiglia 1888 - Parigi 1974). Durante l'occupazione tedesca della Francia fu imprigionato; rifugiatosi poi negli USA, nel 1945 ritornò in patria come prof. di filosofia [...] tra cui: Philosophies pluralistes d'Angleterre et d'Amérique, 1920; Le malheur de la conscience dans la philosophie de Hegel, 1929, trad. it. 1972), W. è noto particolarmente come storico e critico dell'esistenzialismo: Vers le concret (1932); Études ...
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KREMER, Józef
Giovanni Maver
Scrittore e filosofo polacco, nato il 22 febbraio 1806 a Cracovia, ivi morio il 2 giugno 1875. Studiò a Cracovia, Berlino e Parigi; prese parte alla rivoluzione polacca [...] all'università e dal 1850 estetica e storia dell'arte all'Accademia delle belle arti di Cracovia.
Seguace di Hegel, ne espose la dottrina, con varianti fondamentali (sostituzione di Dio all'assoluto), in Wykład systematyczny filozofji (Esposizione ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] di produzione e delle forme dell'organizzazione sociale. Di qui l'antitesi in cui M. si pone di fronte a Feuerbach e a Hegel. Di fronte al primo, per la perdita in cui questi incorre di tutti i contenuti storico-sociali, che erano invece presenti nel ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.