triadico, processo
Procedimento costituito di tre elementi. Nella filosofia di Proclo (➔), processo t. è l’insieme dei tre momenti (μονή, πρόοδος, ἐπιστρομή) attraverso i quali l’Essere originario ineffabile [...] in sé. Nella terminologia dell’idealismo neohegeliano, processo, ritmo, nesso t. (della realtà, dello spirito, dell’io, dell’autocoscienza, ecc.) è quello costituito dai tre momenti dialettici della tesi, dell’antitesi e della sintesi (➔ Hegel). ...
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Indirizzo di filosofia sociale, di teoria e ricerche sociologiche sorto all’Institut für Sozialforschung di F. nel 1923 ed esauritosi negli anni 1970. Tra i suoi maggiori esponenti vi furono M. Horkheimer, [...] USA, a causa dell’avvento del nazismo, per essere poi riportato a F. nel 1950. Basandosi sul pensiero di Hegel, Marx e Freud, e integrando approcci sociologici, politologici, economici, psicologici e filosofici, la scuola di F. ha sviluppato una ...
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Tubinga, Scuola di
Si indica con questa espressione l’orientamento che la facoltà teologica dell’univ. di T. prese in seguito all’insegnamento di G.Ch. Storr (1777-97). Abbandonata la più stretta ortodossia [...] la scuola che trova il suo iniziatore in F.Ch. Baur, che applica alla storia del cristianesimo e della teologia il suo radicale hegelismo; ed ebbe uno dei suoi più noti rappresentanti in D.F. Strauss (➔), attorno alla cui tesi del «mito di Cristo» si ...
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materia/forma
Distinzione utilizzata in un preciso senso gnoseologico (a parte l’uso che ne ha sempre fatto la speculazione metafisica: ➔ materia) da J.H. Lambert e Tetens, e sviluppata da Kant, nel [...] nell’unificazione del molteplice). La coppia di concetti viene mantenuta nei successivi sviluppi della filosofia idealistica (Fichte, Hegel) pur respingendosi le implicazioni gnoseologiche del kantismo (per cui la materia è dato, corrispondente a un ...
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Krug, Wilhelm Traugott
Filosofo tedesco (Radis, Wittenberg, 1770 - Lipsia 1842). Nel 1805 successe a Kant nell’univ. di Königsberg. Fu un divulgatore delle dottrine kantiane; tre dei suoi scritti (Briefe [...] terzo dedicato all’esposizione della propria teoria dell’originaria e indimostrabile sintesi dell’ideale e del reale («sintetismo trascendentale»), furono vivacemente criticati da Hegel. Fra le opere: System der theoretischen Philosophie (1806-10). ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] hanno confutato tale veduta, in quanto adeguerebbe l'idea al fenomeno e riconoscerebbe nel fatto l'assoluto, ma ciò è un impoverire Hegel. Il suo Stato è dialettico, attua l'idea in quanto non oblii l'universale di cui è portatore. Né, d'altra parte ...
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PUJMANOVÁ, Marie, nata Hennerová
Angelo Maria RIPELLINO
Romanziera cèca, nata a Praga l'8 giugno 1893, morta ivi il 19 maggio 1958.
Esordì con un libro di delicate note praghesi, Pod křídly ("Sotto [...] a sfondo sociale. Dopo un lungo intervallo, descrisse con rigore analitico, nel romanzo Pacientka doktora Hegla ("La paziente del dottor Hegel", 1931), i casi d'una donna che si ribella ai pregiudizî dell'ambiente borghese in cui è nata. L'opera più ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] e che invece oggi viene messa in questione. Merito di Hegel è aver scoperto nella soggettività il principio della ‛nuova epoca' razionalità, ma non l'ha ‛sentita' come una scissione, Hegel si pone il problema di come si possa superarla muovendo dalla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] la «stolta filosofia germanica […] ha un poco capovolto il cervello» (cit. in Moretti 2005, p. 34); ma anche se di hegelismo in senso stretto non è forse lecito parlare per Villari, con quei testi egli dovette confrontarsi a lungo, fino a permettersi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della filosofia italiana dell’Ottocento è caratterizzata dalla preoccupazione [...] del pensiero moderno con il genio nazionale. Certo, tra gli hegeliani, non può in tal senso dimostrarsi efficace il dottrinario hegelismo di Vera, alla luce del quale non si può far altro che registrare l’arretratezza di una nazione rimasta cattolica ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.