Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Antoni, Geymonat, Abbagnano e Pareyson
Maurizio Torrini
Nell’ambito del neoidealismo, predominante in Italia nella prima metà del Novecento, si colloca la riflessione di Carlo Antoni (Senosecchia, Trieste [...] 1940; La lotta contro la ragione, 1942), ma anche i germi del disfacimento che dovevano condurre al nazismo. In Hegel colse la reazione all’irrazionalismo romantico, ma anche la subordinazione dell’individuo allo Stato, non risolta da Karl Marx, che ...
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Aurobindo Ghose, Sri
Aurobindo Ghose, Śrī
Pensatore indiano (Konanagar, Bengala Occidentale, 1872 - Pondichéry 1950). Compiuti gli studi a Cambridge, tornò in patria (1893), dove si dedicò a un’intensa [...] oggi attivo centro internazionale di cultura e ricerca spirituale. Il pensiero di A. riorganizza influenze occidentali (Bergson, Hegel, Whitehead) e indiane. A. rintraccia nel concetto vedāntico di brahman la possibilità dell’incontro fra materia e ...
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A voler identificare, di primo acchito e in una parola, qualcosa in grado di rappresentare la scena architettonica contemporanea non si può che pensare al divenire. Un divenire che, genericamente, può [...] meno genericamente, un divenire come svolgimento nel tempo (opposto all’essere come sostanza ideale) che, come scrive Georg Wilhelm Friedrich Hegel, «è la vera espressione del risultato di essere e niente come l’unità di essi: non è soltanto l’unità ...
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Sistema di logica come teoria del conoscere
Biagio de Giovanni
Un’opera che si completa negli anni
Il primo volume del Sistema di logica come teoria del conoscere fu pubblicato da Giovanni Gentile nel [...] , l’oggetto che è quiete e identità e non movimento, e non contraddizione? (Vitiello 2003, pp. 136 e segg.).
Kant e Hegel, Rosmini e Marx
Per affrontare il tema posto da Vincenzo Vitiello è forse necessario aggiungere alcuni elementi. Il Kant della ...
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Politica e ‘alta politica’: Croce e la Germania
Andrea Orsucci
Intellettuali in trincea
Risulta ben presto evidente, tra il 1914 e il 1918, come il conflitto mondiale costituisca «un fenomeno nuovo [...] esercita mai un popolo sull’altro, ma sopra tutti i popoli Dio, o quel Dio che è la storia» (p. 85).
L’hegelismo di Croce viene così assumendo, nelle pagine di questi anni, un tono di austero disincanto. È richiesta sobrietà e misura nel recitare la ...
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Filosofo (Eutin 1802 - Berlino 1872). Deciso oppositore dell'hegelismo, T. si fece propugnatore di un indirizzo filosofico da lui denominato organico (Logische Untersuchungen, 2 voll., 1840). Di grande [...] prussiana delle scienze (1847-71).
Pensiero
Se da una parte si pose in una posizione contraria al quella di Hegel, è celebre la sua critica alla "deduzione" hegeliana del divenire dalla contrapposizione di essere e non essere, triade iniziale ...
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Poeta tedesco (Lauffen am Neckar 1770 - Tubinga 1843). Ebbe vita infelice: aveva due anni quando gli morì il padre; qualche anno più tardi la madre sposò in seconde nozze il borgomastro della non lontana [...] e il 1788 studiò nei seminarî di Denkendorf e Maulbronn, indi all'università di Tubinga, ove si legò d'amicizia con Hegel e Schelling. Nel 1793 ottenne il titolo abilitante all'esercizio dell'ufficio di pastore, ma, per motivi ideologici, si rifiutò ...
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MARSELLI, Nicola
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Alberto BALDINI
Scrittore di tecnica militare e di storia, nato a Napoli il 5 novembre 1832, morto a Roma il 26 aprile 1899. Dal collegio militare [...] ). Già nei primi scritti si manifesta il caratteristico orientamento intellettuale del M., volto dal De Sanctis allo studio di Hegel, e intento a comprendere e sviluppare le concezioni hegeliane, soprattutto nel campo della filosofia della storia, in ...
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Il Marx di Croce e quello di Gentile
Giuseppe Vacca
Nell’ottobre del 1899 Benedetto Croce, replicando a un invito del professor Vittorio Racca, che lo esortava a «lasciar da banda l’ozioso lavoro d’interpretazione [...] in forma secondo lo schema di una classica filosofia della storia. Ma non era sic et simpliciter un ‘ritorno a Hegel’, poiché, secondo Gentile, il fondamento della dialettica di Marx (della teoria della storia come storia delle lotte di classe) era ...
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Taubes, Jacob
Filosofo e teologo austriaco (Vienna 1923 - Zurigo 1987). Di origine ebraica, si trasferì con la famiglia a Zurigo nel 1936, dove studiò filosofia e storia, laureandosi nel 1947 con una [...] escatologia e dell’idea messianica nel pensiero dell’Occidente, da Giovanni, Paolo e Agostino a Gioacchino da Fiore, da Hegel e Marx a Kierkegaard e Nietzsche. Dopo aver insegnato sociologia delle religioni nell’univ. ebraica di Gerusalemme, nel 1956 ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.