Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] non bisogna pensare a una fusione di orizzonti finale, ma neanche in itinere, altrimenti reintrodurremmo una dialettica di tipo hegeliano, dove l’alienazione nell’altro da sé è sempre il passaggio necessario perché lo spirito torni ultimamente su se ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] religiosa produceva la politica (Saggio storico, cit., pp. 380-81).
Un’affermazione che anticipa Georg Wilhelm Friedrich Hegel. Per suo conto Cuoco specifica il significato del suo incipit, chiarendo inequivocabilmente il senso profondo del suo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Michelstaedter
Fabrizio Meroi
Il pensiero di Carlo Michelstaedter, figura di primo piano nel panorama filosofico europeo dell’inizio del Novecento, è stato spesso interpretato – sulla scorta, [...] » è rappresentato però dalla società, della quale Michelstaedter tratta, a partire da una riflessione su testi di Georg Wilhelm Friedrich Hegel e di John Stuart Mill, nel terzo capitolo di questa seconda parte dell’opera (che si apre – vale la pena ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] l'abolizione degli ordini religiosi, l'introduzione del matrimonio civile. Assorbendo la riflessione sullo Stato avviata da Hegel, una parte della filosofia italiana (Bertrando Spaventa ad esempio) esaltò lo Stato laico, contrapposto alla Chiesa sino ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] distinzione fra s. e Stato
Chi contribuisce soprattutto a distinguere il concetto di s. da quello di Stato è G.W.F. Hegel, che subordina il primo al secondo, considerando la s. civile/borghese come una fase imperfetta o preparatoria dello Stato (la s ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] la tesi del riconoscimento di Rawls, senza peraltro richiamarsi a tale autore. La sua fonte di ispirazione è piuttosto Hegel, di cui riprende l'idea della "visione reciproca" associandola alla "trasformazione naturalistica" di G.H. Mead. Honneth ...
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Comunismo
Massimo L. Salvadori
Significato del termine
Il termine comunismo ha un duplice significato: per un verso designa un progetto di riorganizzazione radicale della società, fondato sull'abolizione [...] motore della rivoluzione ne fa una concezione 'dialettica' (Marx aveva subito l'influenza profonda del pensiero dialettico di Hegel). Il capitale fu il testo nel quale Marx analizzò, piegando alle esigenze della propria analisi l'eredità teorica di ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] , e la tendenza a subordinare ad esso la considerazione della società civile, anzi a vedere nello Stato - come farà pure Hegel - il luogo in cui si armonizzano gli interessi divergenti delle singole classi. Anche lo sviluppo della scienza politica in ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] della società di costituirli e di autocostituirsi sono quindi reificati e alienati.
Qui l'analisi di Durkheim continua quelle di Hegel, Feuerbach e Marx, ma al pari di quelle, e delle posizioni 'simboliste' in genere, incontra una serie di difficoltà ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Teorie della politica
Carlo Altini
Nonostante le prospettive teoriche che si occupano di politica in Italia diventino, nella seconda metà del Novecento, sempre più specializzate a livello accademico [...] e Jean-Jacques Rousseau), la determinazione della natura del concetto di politica (Niccolò Machiavelli e Georg Wilhelm Friedrich Hegel), l’analisi dei presupposti e delle condizioni di validità del linguaggio politico (Alfred Jules Ayer e Felix ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.