Filosofo e uomo politico italiano (Fossano 1879 - Roma 1958). Militò nel movimento nazionalista e aderì al fascismo; fu deputato al parlamento nelle legislature XXVII e XXVIII, sottosegretario di stato [...] (1929-32), senatore del regno (dal 1934). Professore univ. di filosofia morale, insegnò dal 1932 a Roma. Tra le sue opere: L'idea religiosa di M. Ficino, 1904; La religiosità dello spirito, 1910; Il torto di Hegel, 1911; Il valore degli ideali, 1916. ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] ricognizione e conoscenza contestuale delle opere d’arte, al limite, di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Ma Hegel vedeva in ciò una difficoltà non solo pratica (quante opere e di quante culture bisogna conoscere?), ma anche e soprattutto teorica ...
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Studioso italiano di filosofia e di storia delle religioni (Capua 1840 - Firenze 1912). Insegnò storia della Chiesa all'univ. di Napoli (1885-1904). Assertore del hegelismo, fu tuttavia un eclettico, oscillante, [...] suoi scritti è stata ristampata in una serie di volumi di Scritti vari (1900 e segg.); gli scritti filosofici intorno al hegelismo sono nel vol. Dall'idealismo nuovo a quello di Hegel: motivi, risonanze e variazioni sulle dottrine hegeliane (1908). ...
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TAYLOR, Alfred Edward
Filosofo, nato il 22 dicembre 1869 a St Andrews (Scozia). Educato al New College (Oxford) insegnò a Montreal e a Edimburgo, fece parte del Merton College (Oxford), è membro dell'Accademia [...] male non fossero per avventura soltanto infondate e soggettive, studiò, in seguito, Berkeley, Platone, Aristotele e Kant, Hegel, i grandi filosofi del seicento, e, dei contemporanei, Green, Bradley, Alxeander, Ward e Varisco. Preoccupato del problema ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] , nella soggettività della sostanza, nell'attualità dell'autonomia. L'India è terra di 'albe', ma aurorale o primordiale sono per Hegel sinonimo di acerbo e di imperfetto; lo spirito del mondo va dall'Est verso l'Ovest, e in questo fatale percorso il ...
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Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] rimpianto è attenuato dal fatto che alla categoria del mutamento è connessa anche l’idea che dalla morte sorge nuova vita. Hegel richiama l’immagine della fenice, «della vita naturale che eternamente prepara a sé il suo rogo e vi si consuma, in ...
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Filosofo austriaco (Vienna 1758 - Kiel 1823). L'importanza storica del R. risiede nelle sue relazioni con la filosofia di Kant, i suoi Briefe über die kantische Philosophie (1786-87; 2a ed. 1790-92) diedero [...] des menschlichen Vorstellungsvermögens, 1789) può dirsi iniziato il movimento di sviluppo del kantismo verso l'idealismo assoluto di Hegel.
Vita
Alunno dei gesuiti, poi dei barnabiti e maestro al loro collegio, fuggì in Germania nel 1783. Aderì ...
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Indirizzo di filosofia sociale, di teoria e ricerche sociologiche sorto all’Institut für Sozialforschung di F. nel 1923 ed esauritosi negli anni 1970. Tra i suoi maggiori esponenti vi furono M. Horkheimer, [...] USA, a causa dell’avvento del nazismo, per essere poi riportato a F. nel 1950. Basandosi sul pensiero di Hegel, Marx e Freud, e integrando approcci sociologici, politologici, economici, psicologici e filosofici, la scuola di F. ha sviluppato una ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] e che invece oggi viene messa in questione. Merito di Hegel è aver scoperto nella soggettività il principio della ‛nuova epoca' razionalità, ma non l'ha ‛sentita' come una scissione, Hegel si pone il problema di come si possa superarla muovendo dalla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] la «stolta filosofia germanica […] ha un poco capovolto il cervello» (cit. in Moretti 2005, p. 34); ma anche se di hegelismo in senso stretto non è forse lecito parlare per Villari, con quei testi egli dovette confrontarsi a lungo, fino a permettersi ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.