Farmaceutica
Composto chimico ottenuto allo stato aeriforme per distillazione secca o per azione di acidi su sali, o per distillazione semplice. S. farmaceutico è lo stesso che alcolato. Lo s. acetico [...] ’, la spontaneità e la creatività.
Centrale il concetto di s. nella filosofia di G.W.F. Hegel, fondamentale in tutto l’idealismo successivo. Hegel distingue 3 momenti dello s., lo s. soggettivo (l’intelletto, la ragione individuale), lo s. oggettivo ...
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In filosofia, rapporto immediato e diretto tra soggetto pensante e oggetto; questo rapporto può essere poi inteso come semplice presenza dell’oggetto alla mente o come immedesimazione del soggetto nell’oggetto. [...] è proposta, in seguito, di recuperare all’uomo l’i. intellettuale affermando, con J.G. Fichte, F. Schelling e G.W.F. Hegel, la capacità dell’ente finito di cooperare al processo di creazione dell’oggetto.
Nel 20° sec. H. Bergson riconosce nell’i. una ...
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Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve [...] si deve tendere nell’ampliamento della conoscenza. Una valenza fortemente metafisica assunse poi l’i. in G.W.F. Hegel, da lui considerata la categoria ultima, sintesi suprema dell’essere e del pensiero, archetipo platonico del reale ma anche ragione ...
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Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] in luce già in precedenza da alcuni pensatori all'interno della tradizione filosofica tedesca, in particolare da I. Kant, G.W.F. Hegel e Nietzsche, ma sono stati M. Horkheimer e Th.W. Adorno nella Dialektik der Aufklärung (1947; trad. it. 1966) a ...
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RAVÀ, Adolfo
Nicola CIARLETTA
Filosofo del diritto, nato a Roma l'11 marzo 1879, morto ivi l'8 marzo 1957. Insegnò filosofia del diritto all'università di Camerino (1903-11) e contemporaneamente, per [...] è stato, ma sia stato se è organismo etico, e quindi non vada propriamente identificato con lo stato-totalità etica di Hegel, tuttavia è, in effetti, a questo assai vicino.
Opere principali: I compiti della filosofia di fronte al diritto (Roma 1907 ...
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PASTORE, Valentino Annibale
Gaspare Polizzi
PASTORE, Valentino Annibale. – Nacque a Orbassano il 13 novembre 1868, da Lorenzo e Luigia Peirani.
Studiò presso l’oratorio di Don Bosco a Torino. Proseguì [...] di Torino (1910-11) di D’Ercole, che lo indirizzò allo studio della filosofia greca (Aristotele), italiana e tedesca (Kant ed Hegel) e alla filosofia di Pietro Ceretti, che lasciò «una traccia indelebile nella mia mente» (ibid., p. 405). Ottenne l ...
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verità
Stefano De Luca
Un’insopprimibile esigenza dell’uomo
La verità è un concetto assai difficile da definire in modo univoco, ma di cui non possiamo fare a meno. Qualsiasi tipo di discorso – da quello [...] momenti e le sue articolazioni. Si raggiunge così il punto di vista del Tutto o Assoluto: il vero, come afferma Hegel, è l’intero, la totalità.
Questa concezione verrà ripresa, nel Novecento, dai filosofi del neoidealismo angloamericano, per i quali ...
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Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] . L’idea di una p. immanente alla storia sarebbe poi stata articolata dalla filosofia della storia di G.W.F. Hegel, il cui concetto di ‘astuzia della ragione’ intendeva evidenziare come le azioni spesso divergenti degli uomini sarebbero finalizzate ...
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Filosofo tedesco (Berlino 1882 - Gottinga 1927), fondatore della Neufriessche Schule, cioè della scuola filosofica mirante alla continuazione e all'approfondimento dell'interpretazione psicologistica del [...] ); Beiträge zur Philosophie der Logik und Mathematik (1959); Fortschritte und Rückschritte der Philosophie. Von Hume und Kant bis Hegel und Fries (1962). N. rivolse soprattutto la sua attenzione ai problemi filosofici dell'etica, del diritto e della ...
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razionalismo
Paolo Casini
Il primato della ragione
Il significato del termine razionalismo deriva da ragione. Si definisce razionalismo una tendenza a razionalizzare o ‘ridurre alla ragione’ quanto [...] un assetto sistematico del sapere anche attorno a scienze come la fisica, la metafisica, la politica e la morale.
Hegel affermò che «tutto ciò che è reale è razionale», ricostruì in forma dialettica l’intera enciclopedia della conoscenza e incluse ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.