Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di un’esperienza sensoriale, legata a un determinato stato [...] facoltà nella sua specializzazione univoca, non va cioè nel senso di un’i. ‘specificamente o autonomamente estetica’. Anche in Hegel, che distingue tra i. semplicemente riproduttiva e i. creatrice o fantasia, e che fonda in quest’ultima il concetto ...
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WINDELBAND, Wilhelm
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Potsdam l'8 maggio 1848, morto a Heidelberg il 22 ottobre 1915. Insegnò filosofia all'università di Lipsia dal 1873, a Zurigo dal 1876, a Friburgo [...] , Das Systemprogramm der Philosophie der Werte. Eine Würdigung der Axiologie W.s, Erfurt 1922; H. Levy, Die Hegel-Renaissance in der deutschen Philosohpie, Charlottenburg 1927; G. Daniels, Das Geltungsproblem in W.s Philosohpie, Berlino 1929. Scritti ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] to a discourse theory of law and democracy, Cambridge, Mass., 1996.
Hart, H.L.A., The concept of law, Oxford 1961.
Hegel, G., Philosophy of right (1821), Oxford 1952.
Hobbes, T., Leviathan (1651), New York 1962.
Hume, D., A treastise of human nature ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rodolfo Mondolfo
Fabio Frosini
Vissuto a contatto con alcuni tra i più violenti conflitti politici del 20° sec., l’Italia tra il 1910 e il 1930 e l’Argentina degli anni Quaranta-Settanta, Rodolfo Mondolfo [...] accostarsi alla storia come storia dell’uomo naturale e sociale insieme [...] contro la storia idealizzata o teologica di Hegel» (Bobbio 1968, p. XVIII). Da una parte l’analisi scientifica dei rapporti sociali mediante la coppia base/sovrastruttura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Idealismo e non idealismo
Michele Ciliberto
Sulla filosofia italiana dall’inizio del 20° sec. al 1945 pesano tre pregiudizi di cui occorre liberarsi: la contrapposizione frontale tra Ottocento e Novecento, [...] egli attribuisce alla dialettica. Né c’è dubbio che, in questa posizione, abbia giocato un ruolo centrale Georg Wilhelm Friedrich Hegel, come effettivo punto di relazione fra Gentile e Marx (a differenza di quanto potesse avvenire in Croce, il quale ...
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Persona
Angela Ales Bello
Sul piano filosofico il concetto di persona è stato inteso in tre fondamentali accezioni che si sono succedute nel tempo: come sostanza primaria e indivisibile, composta di [...] di J.G. Fichte e allo Spirito-Ragione di G.W.F. Hegel). La reazione a tale posizione si attua attraverso due filoni: quello che anche in prospettive filosofiche differenti questo elemento è presente in Hegel, F. Tönnies e in Stein (1922).
Nella ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] panteismo del Bruno, onde al C. pareva possibile di affrancarsi avventatamente, e quasi senza conoscerli, dal Kant e dall'Hegel. Potevano, più giustamente, rimpiangere la vita sregolata e l'attività dispersa del C., il quale, tuttavia, non ebbe nulla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] di Giordano Bruno:
Di Gentile non m’importa d’approfondire più nulla. Faccia il comodo suo… e invochi il perdono di Hegel per gli spropositi che gli attribuisce… Giudizi analitici! È un modo di servirsi delle formule kantiane per ispiegarsi. E poi ...
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GATTI, Stanislao
Giuseppe Patella
Nacque a Napoli nel 1820 da Stanislao e da Marianna De Nigro. La mancanza di notizie biografiche certe rende difficile ricostruire la vita di questo singolare pensatore, [...] Gentile, il G. "fu uno degli araldi più attivi".
Punto di partenza del suo pensiero, comune del resto a buona parte dello hegelismo napoletano, è l'eclettismo di V. Cousin, cui il G. dedicò lo scritto Di una risposta di Vittore Cousin ad alcuni dubbi ...
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dogmatismo
Stefano De Luca
Atteggiamento mentale chiuso e intransigente
Nel linguaggio comune, e anche in quello filosofico, dogmatismo indica l'atteggiamento mentale di colui il quale sostiene in modo [...] filosofi che consideravano la realtà come qualcosa di indipendente ed esterno, rispetto al soggetto che la conosce; per Hegel, invece, dogmatici erano i filosofi che non avevano una concezione dialettica della realtà, cioè che non comprendevano come ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.