DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] da lui adottati - di "garantire la presenza". Sensibile fin da quest'opera è l'influenza dell'esistenzialismo di Heidegger, da cui egli mutua alcuni concetti-base e in parte il linguaggio, introducendo nel campo dell'antropologia religiosa nozioni ...
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Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] di certe poesie di F. Hölderlin (cfr., ad esempio, "Wie wenn an Feiertage..." e il commento che ne ha dato M. Heidegger, Erläuterungen zur Hölderlins Dichtung, Frankfurt a.M. 1943, pp. 50 ss., in particolare p. 54: "Hölderlin chiama la Natura das ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] ’esistenza, è possibile valutare e comprendere la vita. Già presente in S. Kierkegaard, questa concezione si precisa in M. Heidegger. L’autenticità dell’esistenza, in contrasto con l’esistenza banale, soggetta alla ‘cura’, è proprio nell’‘essere-per ...
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Gruppo
Jaime Ondarza Linares e Leonardo Ancona
Per gruppo s'intende, genericamente, ogni aggregato, volontario o naturale, che si colloca tra l'individuo e la società. Da un punto di vista meramente [...] 'organizzazione del Sé. La formulazione di M. Merleau Ponty, 'essere è essere nel corpo', e quella di M. Heidegger, 'essere è essere nel mondo', possono illuminare su questa doppia polarità. Altra prospettiva utile all'approfondimento del rapporto ...
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I termini americanismo e antiamericanismo vengono usati in campo politico-sociale per indicare le opposte reazioni provocate dall'influenza americana, la cosiddetta americanizzazione, nonché dall'azione [...] , per es. in Germania dalla cultura nativista-conservatrice, ostile alla modernizzazione, di cui si fece interprete anche M. Heidegger con la sua critica alla cultura livellatrice e massificatrice degli Stati Uniti, o in Francia da autori come L.-F ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] contrasto tra la ragione e il suo Altro (le passioni, o la volontà di potenza nietzschiana, o l'essere di Heidegger), poiché la 'ragione' diventa per Rorty (1989) fonte della solidarietà. Se per alcuni autori la s. è "la reciproca consapevolezza ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] nè Gentile; nel mondo non ci sono più Bergson e Husserl, Dewey o Russell, Lukàcs o Jaspers. L'ultimo oracolo è stato Heidegger. Sopravvive Sartre, che fra gli scrittori del nostro tempo è certamente quegli che più ha fatto parlare di se. Ma è un ...
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Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] gli autori dei testi hanno associato alle loro espressioni: quest'obiettivo è stato perso di vista dall'ermeneutica filosofica ispirata a Heidegger (per un'analisi critica v. Hirsch, 1967, pp. 245 ss.).
Ma i testi che gli storici adoperano come fonti ...
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Tempo
Giovanni Bruno Vicario
Paolo Casini
Il termine tempo (dal latino tempus, voce d'incerta origine), indica l'intuizione e la rappresentazione della modalità secondo cui i singoli eventi si susseguono [...] di una temporalità pura, enigmatica e sfuggente, cui la finitezza dell'uomo tende in forma arazionale (come in M. Heidegger). Kant, come non pochi interpreti hanno inteso la sua impresa, aveva tentato di consolidare all'edificio della fisica classica ...
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Cultura
Francesco Remotti
Concezioni diverse di 'cultura'
È un dato acquisito e sotto gli occhi di tutti il fatto che esistono due concezioni fondamentalmente diverse di 'cultura': una classica e tradizionale, [...] of cultures, New York 1973 (tr. it.: Interpretazione di culture, Bologna 1987).
Hamburg, C. H., A Cassirer-Heidegger seminar, in "Philosophy and phenomenological research", 1964, XXV, pp. 208-222.
Harris, M., Cultural materialism: the struggle ...
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anonimia
anonimìa s. f. [dal gr. ἀνωνυμία; v. anonimo]. – 1. Mancanza del nome, il non portar nome. 2. Nella filosofia esistenzialista e in partic. nel pensiero di Martin Heidegger, la condizione di impersonalità in cui viene a trovarsi l’uomo,...
esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...