Filosofo (Parigi 1715 - ivi 1771). Influenzato dalla scuola degli illuministi francesi assertori del sensismo, nell'unica opera pubblicata, De l'esprit (1758), ne radicalizzò gli esiti materialistici sviluppando una teoria utilitaristica in cui la vita morale appare del tutto asservita ai principi del piacere e dell'interesse. Più interessanti le sue intuizioni sulle strette interrelazioni esistenti ...
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Filosofo (Parigi 1723 - ivi 1789). Seguace di Helvétius e avversario di Voltaire, il suo scritto più originale è costituito dalle Lettres philosophiques sur l'intelligence et la perfectibilité des animaux [...] (1768), dedicate a indagini di psicologia comparata ...
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Scrittore russo (Mosca 1749 - Pietroburgo 1802). Influenzato dal pensiero di Rousseau, Helvétius e Mably, scrisse opere in prosa e in versi tra cui l'ode Vol´nost´ ("La libertà", 1783), la prima poesia [...] rivoluzionaria della letteratura russa, da cui prese l'avvio una vera e propria scuola di poeti "radiščeviani". La sua fama è legata soprattutto a Putešestvie iz Peterburga v Moskvu (1790; trad. it. Viaggio ...
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LEROY, Charles-Georges
Guido Calogero
Pensatore francese, nato a Parigi nel 1723, morto nel 1789. È noto come seguace di Helvetius, in difesa del quale scrisse l'Examen des critiques du livre intitulé: [...] De l'esprit (Parigi 1760). Dirette contro il Voltaire sono invece le anonime Reflexions sur la jalousie (Parigi 1772). Ma il suo scritto più interessante e originale è costituito dalle Lettres philosophiques ...
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Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale. Sebbene motivi utilitaristici siano già presenti nella filosofia di C.-A. Helvétius, fondatore di tale concezione può essere [...] considerato J. Bentham, al quale si deve la formulazione del principio fondamentale dell’u., secondo il quale è utile ciò che ha come conseguenza la più grande felicità del maggior numero di persone. Ancora ...
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Leroy, Charles-Georges
Filosofo francese (Parigi 1723 - ivi 1789). Amico di Diderot e d’Holbach, collaborò all’Encyclopédie con articoli di psicolo- gia, scienze naturali, economia (discepolo del fisiocratico [...] quale scrisse l’Examen des critiques du livre intitulé: De l’esprit (1760), esposizione sintetica dell’opera di Helvétius e al tempo stesso appassionata rivendicazione della dignità dei philosophes quali promotori e diffusori di quel principio dell ...
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Pensatore, nato a Cosnac (Corrèze) il 5 giugno 1757, morto a Rueil il 5 maggio 1808. Compiuti gli studî a Parigi, fu a Wilno in Polonia, entrò, al suo ritorno in Francia, nei circoli intellettuali del [...] , in Biographie Universelle, VI, pp. 298-303; F. Picavet, Les idéologues, Parigi 1891; A. Guillois, Le salon de Madame Hélvétius. Cabanis et les idéologues, Parigi 1894; J. Labrousse, Quelques notes sur un médecin philosophe de la faculté de Paris: P ...
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Beccaria, Cesare
Giuseppe Bedeschi
Il primo grande critico della pena di morte
Profondamente influenzato dagli illuministi francesi ‒ disse di dovere a Montesquieu "la sua conversione alla filosofia" [...] e di essere stato spinto da Claude-Adrien Hélvétius "con forza sulla via della verità" ‒, nel 1763 il milanese Beccaria scrisse Dei delitti e delle pene, un'opera contro la pena di morte e la tortura che ebbe un influsso enorme sulla cultura e sulla ...
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Condorcet, Marie-Jean-Antoine-Nicolas Caritat, marchese di
Filosofo, scienziato, uomo politico francese (Ribemont 1743 - Bourg-la-Reine 1794). Studioso di matematica, pubblicò nel 1765 un Essai sur le [...] calcul intégral che fu vivamente apprezzato da d’Alembert, Helvétius e Turgot. Nel 1769 fu ammesso all’Accademia di scienze, di cui nel 1776 divenne segretario perpetuo. Nel 1774 fu nominato da Turgot ispettore generale delle monete e iniziò a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una parte non secondaria della filosofia francese del Settecento si sviluppa sulle grandi [...] e i suoi prodotti (le idee, i giudizi) ha inciso profondamente sullo sviluppo del pensiero materialista successivo (d’Holbach, Helvétius).
Un esponente di spicco del materialismo è Julien Offray de La Mettrie, autore del celebre L’uomo-macchina (1747 ...
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oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i reattivi chimici, presente in natura allo...
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...