di Giovanni Sartori
Opinione pubblica
sommario: 1. Inquadramento storico. 2. Pubblica opinione e democrazia. 3. La formazione dell'opinione. 4. Policentrismo e requisiti dell'autonomia dell'opinione. 5. [...] , e cioè che venga illustrata dal caso ottimale opposto: le dittature totalitarie. Gli esempi per antonomasia sono il regime di Hitler, l'Unione Sovietica, i paesi dell'Est, il regime comunista in Cina. S'intende che, come nessuna democrazia reale è ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] Roma nella casa di Montini. I due uomini si conoscevano dal tempo della Fuci. Già nel 1938, alla vigilia della visita di Hitler a Roma, La Pira si era rivolto a padre Cordovani per esprimergli il suo desiderio di vedere la Chiesa, «maestra divina di ...
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Demagogia
Luciano Canfora e Giorgio Fedel
Nel mondo antico e moderno
di Luciano Canfora
Nel mondo antico e moderno Invano si cercherebbe una chiara e univoca indicazione del significato negativo del [...] valore). E venature svalutative sono presenti anche in Neumann, che imputa la qualifica di demagogo a figure negative come Hitler o Mussolini. Se poi Bentley perora esplicitamente l'uso non emotivo della parola, Mosca parla dell'escalation demagogica ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] agli insegnamenti che ci provengono dalla Chiesa attraverso venti secoli»29. L’argomentazione era quella già usata da Hitler fin dal 1933, di richiamarsi al secolare insegnamento antiebraico della Chiesa affermandone la continuità con l’antisemitismo ...
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Pubblicita e grafica
Cesare De Seta
di Cesare De Seta
Pubblicità e grafica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le origini della pubblicità e la sua fortuna nell'Ottocento. 3. L'uso del tempo libero. 4. Guerre, [...] le SS celebrano la conquista dell'Olanda con cieli azzurri in cui svettano aerei, cannoni ed elmi. I ritratti di Hitler campeggiano ovunque nelle adunate oceaniche e nelle vie delle città tedesche. Da parte alleata, in un manifesto americano del 1942 ...
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Maturità economica
Charles P. Kindleberger
Introduzione
L'espressione 'maturità economica' non è del tutto univoca: essa può indicare una fase di intenso sviluppo economico successiva a un periodo di [...] nella guerra degli Ottant'anni, Luigi XIV sbagliò a finanziare "troppi castelli e troppe guerre", Napoleone e Hitler sbagliarono a perseguire le proprie mire espansionistiche, i reggenti olandesi sbagliarono a imporre tasse sui prodotti che ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] che non mancano mai nelle sue pagine, G. Lukács abbia potuto scrivere che la ‛verità' di Nietzsche è in Adolf Hitler. Ma la grande varietà delle interpretazioni proposte negli ultimi tempi; il fatto che Martin Heidegger abbia visto in lui quasi il ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] stalinista, i due conflitti mondiali, la grande depressione degli anni trenta, la differenza tra le risposte politiche di Hitler e di Roosevelt al tracollo del capitalismo negli anni trenta). A questi eventi è dedicato La grande trasformazione (1944 ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] su «Cronache di guerra», prima la politica attendista del duce, poi l’entrata nella mischia al fianco di Hitler e infine a dover vendere la propria biblioteca privata114, l’alfiere dell’ortodossia tomista, padre Garrigou-Lagrange, non smontava ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] parte di una comunità politica, sono condannati a vivere. Occorre, tuttavia, dire che, a dispetto del fatto che Schmitt esaltò Hitler come il "soldato politico" che aveva liberato la Germania dal pacifismo liberale, nella sua teoria non c'è posto per ...
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hitleriano
〈i-; alla ted. hi-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Di Adolf Hitler 〈hìtlër〉 (1889-1945), fondatore del Partito nazionalsocialista (o nazista) tedesco e dittatore della Germania dal 1933: la politica, la dittatura h.; il movimento h.; relativo...
hitlerismo
〈i-〉; alla ted. 〈hi-〉 s. m. – La politica, i metodi e la prassi di governo che caratterizzarono la dittatura di Adolf Hitler (v. la voce prec.), e insieme le concezioni a cui tale politica si ispirava.