Sociologo tedesco (Oldenwort, Schleswig, 1855 - Berlino 1936). Prof. all'univ. di Kiel (1881-1933), fu personalità influente nel quadro della sociologia tedesca. Nella sua opera più nota, Gemeinschaft [...] (sociografia), prendendo in considerazione vari fenomeni di rilevante interesse sociologico. Tra le altre opere si ricordano: Thomas Hobbes, Leben und Lehre (1896); Die Entwicklung der sozialen Frage (1907); Die Sitte (1909); Karl Marx, Leben und ...
Leggi Tutto
La consuetudine costituisce la fonte del diritto non scritta per eccellenza. Secondo la dottrina tradizionale, essa consta di due elementi: uno di tipo materiale (l’usus o diuturnitas) e un altro di tipo [...] normativa da parte del Monarca (superiorem non recognoscens), monopolio che costituiva, secondo la tesi enunciata da Hobbes e da Bodin, uno degli attributi tipici della sovranità.
Per quanto riguarda la collocazione attuale della consuetudine ...
Leggi Tutto
GASSENDI (anche Gassend o Gassendy), Pierre
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo e matematico, nato a Champtercier, presso Digne in Provenza, il 22 gennaio 1592, morto a Parigi il 24 ottobre 1655. [...] ignoriamo; posizione che per entrambi i rispetti precorre il Locke. Al quale, come al Cartesio, al Galilei, e al Hobbes egli si accosta esplicitamente nella dottrina della soggettività delle sensazioni: che cosa sia la sostanza in sé noi ignoriamo, e ...
Leggi Tutto
Filosofo e pedagogista, nato a Trieste nel 1858, morto nel terremoto di Messina del 28 dicembre 1908. Autore di molti studî su Kant e sul pensiero tedesco postkantiano, ne trasse argomento per la costruzione [...] e dottrina del criticismo, Verona 1884; La dottrina kantiana dell'a priori, Padova 1885; saggi sulle dottrine di Hobbes, Padova 1891; Leibniz, Padova 1888; Fichte, Padova 1895; Cohen, Napoli 1886; Lotze, Napoli 1884; Wundt, Milano 1891, Spencer ...
Leggi Tutto
Conflitto
Massimo Mori e Mario Cagossi
Conflitto (dal latino conflictus, "urto, scontro", derivato di confligere, "cozzare insieme, combattere") significa combattimento, guerra, scontro. Nozione centrale [...] il quale tendeva a far convergere il concetto di natura con quelli di ragione e di ordine, prese le distanze da Hobbes, 'filosofo maledetto' che aveva confuso la condizione naturale dell'uomo con le sue degenerazioni sociali. Voltaire osserva che, se ...
Leggi Tutto
appetizione
Tendenza della volontà o desiderio istintivo che spinge a ricercare il raggiungimento di un fine, l’appagamento di un’aspirazione, o anche la soddisfazione di un bisogno materiale. Nella [...] tramite l’intelletto; il primo è propriamente da intendersi come desiderio, il secondo come volontà (Summa theologiae, I, qq. 80-82). Hobbes nel De homine (1658; XI, 1) scrive che a. e repulsione stanno al piacere e al dolore come il presente sta al ...
Leggi Tutto
HAZLITT, William
Mario PRAZ
Kenneth CLARK
Scrittore inglese, nato a Maidstone il 10 aprile 1778 e morto a Londra il 18 settembre 1830. Inviato da suo padre, pastore unitario, al collegio teologico [...] di un saggio pubblicato nei Literary Remains (1839). Nella casa paterna si dedicò a poche ma meditate leuure: Hobbes, Burke, Junius, Rousseau, i romanzieri inglesi del Settecento, Shakespeare e Boccaccio. Codeste letture formarono quasi tutto il suo ...
Leggi Tutto
Filosofo canadese (n.Toronto 1932). Docente nell'università di Toronto ((1958-80) e a Pitts burgh (dal 1980). Si è occupato della teoria del ragionamento pratico e ha formulato una versione etica del contrattualismo [...] di vincoli reci proci. Opere principali: Practical reasoning (1963); The logic of Leviathan. The moral and political theory of Thomas Hobbes (1969); Morals by agreement (1986); Moral dealing (1990); Rousseau: the social and the solitary (2004). ...
Leggi Tutto
Giustizia, teorie della
OOtfried Höffe
sommario: 1. Introduzione. 2. La concezione della giustizia. a) La giustizia come retaggio dell'umanità. b) La giustizia formale. c) La semantica della giustizia. [...] (a cura di O. Höffe), Berlin 1995, pp. 245-272.
Höffe, O., ‟Sed auctoritas, non veritas, facit legem", in Thomas Hobbes. Leviathan (a cura di W. Kersting), Berlin 1996, pp. 235-257.
Höffe, O., Vernunft und Recht. Bausteine zu einem interkulturellen ...
Leggi Tutto
Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] , un ordinamento razionale della convivenza. Certo, ancora Hobbes vede nel rapporto naturale di generazione e nella pena 236 ss.). Ma per questa via, come l'itinerario teorico di Hobbes mostra in modo esemplare, la legge naturale si riduce a fornire ...
Leggi Tutto
hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...