MONDOLFO, Rodolfo.
Paolo Favilli
– Nacque a Senigallia il 20 ag. 1877, da Vito e da Sigismonda Padovani, in una famiglia ebraica benestante. Dopo gli studi liceali si trasferì a Firenze dove, dal 1895 [...] dall’ambito del positivismo, quanto piuttosto dall’atmosfera di crisi del positivismo: «Il viaggio dall’illuminismo al marxismo, da Hobbes a Engels – avverte Garin (Tra due secoli…, p. 223) –, non fu per Mondolfo una pacifica passeggiata nel mondo ...
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VENUTI, Filippo
Pierre Musitelli
– Nacque a Cortona il 5 ottobre 1706, figlio ultimogenito di Giuseppe, cavaliere dell’Ordine di S. Stefano, e di Maria Francesca Baldelli.
Nel 1708, alla morte del padre, [...] delle opere più dibattute dell’epoca. Il suo diario attesta la lettura di Samuel Pufendorf, Henri de Boulainvilliers, Thomas Hobbes, Montesquieu e della Biblioteca anglicana. Nel 1741, con una Dissertation sur le temple de Janus, vinse il prestigioso ...
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BRUSTOLON, Giandomenico
Alberto Postigliola
Nacque a Venezia nel 1747 da Giovanni Battista, di "onesta famiglia" originaria del Cadore. Mostrò precoce predisposizione allo studio delle scienze e alla [...] di natura gli uomini "erano uguali soltanto nel non dipendere da nessuno" (I, 1, p. 12) e a tal riguardo confuta Hobbes e Rousseau (I, 1, pp. 17-26). Indiscutibile è per il B. la sovranità del monarca o del collegio degli ottimati-rappresentanti ...
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RANGONI TERZI, Gherardo Aldobrandino
Alessandra Ferraresi
– Nacque a Modena il 15 maggio 1744, primogenito di Bonifacio dei marchesi di Castelvetro e Levizzano, e di Corona dei conti Terzi di Sissa.
Educato [...] in Italia l'Immanuel Kant della Critica della ragion pura), alla filosofia politica con analisi del pensiero di Thomas Hobbes, criticato per aver fatto «nascere il diritto dalla forza» (Ibid., p. 24), e di Montesquieu.
Rangoni era nel frattempo ...
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GAGLIO, Vincenzo
Rosario Contarino
Nacque nel dicembre del 1735 a Girgenti (l'odierna Agrigento), dove compì i suoi primi studi, allievo, nel locale seminario, del domenicano M. Leonardi di Acireale.
Di [...] lo induce inoltre a ritornare sul tema delle origini della società, che egli svolge, basandosi sulle dottrine di Locke e T. Hobbes, in chiave antirousseauiana. Secondo il G., infatti, per i suoi sudditi il monarca è principalmente il garante di quel ...
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STELLINI, Jacopo
Simonetta Bassi
Nacque a Cividale del Friuli il 27 aprile 1699 da Mattia Rodaro, nato nel 1655, e da Adriana Piccini; il cognome Stellini, usato spesso anche dal padre, deriva dal nome [...] fu infatti debitore al pensiero dello Stagirita, che però ripensava alla luce della filosofia inglese (in modo particolare Thomas Hobbes, John Locke e Bernard de Mandeville) e francese (segnatamente Étienne Bonnot de Condillac, la cui prima edizione ...
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MAGLI, Pasquale Arcangelo
Cesare Preti
Nacque il 25 giugno 1720 a Martina Franca da Nicola, contabile del duca Francesco Caracciolo, e da Maria Maddalena Marinosci.
Poco è noto degli anni giovanili: [...] proprietà dell'uomo come cittadino, è invece da segnalare che, nella polemica che vi è condotta contro N. Machiavelli, T. Hobbes e Locke, al fine di sostenere la necessità del "procedimento a priori" ("il doversi prima conoscere la natura e le ...
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RINALDINI (Renaldini), Carlo
Giulia Giannini
RINALDINI (Renaldini), Carlo. – Nacque ad Ancona il 30 dicembre 1615 da Scipione, colonnello di fanteria, e da Angiola Fanelli de’ conti della Stacciola.
Nel [...] suo ambiente (la menzione della Nova Philosophia è, ad esempio, una delle prime testimonianze della ricezione di Thomas Hobbes in Italia), ma rappresenta probabilmente il primo segno del progetto di fondazione di un’accademia sperimentale a Firenze ...
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PERSICO, Federico
Pasquale Beneduce
PERSICO, Federico. – Nacque a Napoli il 6 aprile 1829 da Pasquale, negoziante, e da donna Maria Antonia Vacca, nella casa di famiglia del quartiere S. Giuseppe. Allievo [...] e uno stile ricchissimo di citazioni – i classici dell’economia politica, dell’antropologia dello Stato (Smith, Bodin e Hobbes) e della giuspubblicistica francese e inglese, la scienza tedesca di Stein e Roesler, il Tocqueville della continuità delle ...
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VALSECCHI, Antonio
Massimo Mancini
(in religione Antonino). – Nacque a Verona il 25 dicembre 1708 dal veronese Giordano e dalla vicentina Elisabetta Orgiana.
A diciassette anni entrò nell’Ordine dei [...] di redigere un complesso di vite parallele sullo stile di Plutarco, che avrebbe dovuto comprendere Rousseau e Voltaire, Thomas Hobbes e Benedetto Spinoza; ma la morte gli impedì di portarlo a termine e solo nel 1816 il confratello Valerio Nordio ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...