uguaglianza
Entrata nella cultura occidentale con lo stoicismo e soprattutto con il cristianesimo – che considera tutti gli uomini dotati della stessa dignità, in quanto figli di un medesimo Padre – [...] nelle vicende sociali e politiche soltanto a partire dal Seicento. I principali pensatori politici del 17° e 18° sec. – da ;Hobbes a Locke, da Rousseau a Kant – partono dall’ipotesi che gli uomini, nello stato di natura, siano liberi ed eguali e ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] di dimostrare che il mondo non è stato originato da una casuale collisione di atomi, come sostenevano gli antichi atomisti e Hobbes, ma da un'entità intelligente. Gassendi, che rifiutava sia la dottrina epicurea del caso, o fortuna, sia quella stoica ...
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politica
Massimo L. Salvadori
L’aspetto più importante della vita pubblica
Il termine politica deriva dalla parola greca pòlis («città-Stato») e indica l’insieme delle attività che hanno a che fare [...] fonte della legge (che però per essere legittima deve rispettare i diritti stabiliti da Dio e dalla natura). L’inglese Hobbes, che reagì al trauma delle guerre civili scatenatesi in Inghilterra a metà del Seicento, fu anch’egli un deciso sostenitore ...
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Piacere
Salvatore Natoli
Il piacere è il senso di viva soddisfazione che deriva dall'appagamento di desideri, fisici o spirituali, come pure di aspirazioni di vario genere. Nel suo significato più immediato [...] 'clima', godimento non di questo o di quello, ma del mondo. La moderazione non nega il piacere, lo raffina. Per dirla con Hobbes, consente un tipo di piacere che non è peculiare di una determinata parte del corpo e si chiama piacere della mente, dove ...
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Demagogia
Luciano Canfora e Giorgio Fedel
Nel mondo antico e moderno
di Luciano Canfora
Nel mondo antico e moderno Invano si cercherebbe una chiara e univoca indicazione del significato negativo del [...] curata, alla metà del Trecento, da Nicola d'Oresme) gli appare tuttavia un calco sul greco, un impossibile neologismo.Anche Hobbes adopera il termine e subito lo spiega. Ed è interessante osservare che per lui 'demagogo' è senz'altro l'equivalente ...
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Per b. s'intende, soprattutto a partire dalla elaborazione che ne ha proposto M. Foucault, un'implicazione diretta e immediata tra la dimensione della politica e quella della vita intesa nella sua caratterizzazione [...] metà del 18° sec., esso ha assunto la forma di una connessione sempre più stretta e vincolante.
Già in Th. Hobbes, che pure è all'origine della filosofia politica moderna fondata sul binomio classico tra sovranità statale e diritti individuali, la ...
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Liberta
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Libertà
sommario: 1. Libertà negativa. 2. Libertà positiva. 3. Libertà di agire e libertà di volere. 4. Determinismo e indeterminismo. 5. Libertà dell'individuo [...] ferma la convinzione che lo Stato, sino allora esaltato come il ‛razionale in sé e per sé', come il dio terreno (da Hobbes a Hegel), è soltanto un riflesso della società civile, e pertanto una volta liberata la società - liberazione che avviene a un ...
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Potere
Steven Lukes
Introduzione
Il significato più generale del concetto di 'potere' si ritrova nel Sofista di Platone, in cui si afferma che il potere è "la definizione dell'essere", il tratto distintivo [...] nostri interessi - ci consente un certo grado di previsione e di controllo. Senza di essa ci troveremmo in uno stato di natura hobbesiano, vittime ignare di un potere dopo l'altro da cui saremmo liberi solo con la morte.Ma il modo in cui concepiamo ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] quella degli altri, ha il senso della giustizia. Stato di natura e stato di guerra, dice Locke in evidente polemica con Hobbes, sono tra loro distanti come uno stato di pace e di reciproca benevolenza e assistenza e uno stato di violenza e reciproca ...
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Guerra
AAlastair Buchan
di Alastair Buchan
Guerra
sommario: 1. Definizioni della guerra. 2. Le guerre nella storia. 3. Le guerre moderne. 4. Guerre e conflitti nell'epoca contemporanea. a) La guerra [...] . it.: Della guerra, Milano 1970, p. 19); o se vada considerata una ‛situazione' di ostilità, come emerge dalla definizione di Hobbes: ‟infatti, come la natura di una procella non consiste in un rovescio o due di grandine, ma nella disposizione dell ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...