Garnett, Tay
Fabio Giovannini
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Santa Ana (California) il 13 giugno 1894 e morto a Sawtelle (California) il 3 ottobre 1977. Personaggio [...] postman always rings twice (Il postino suona sempre due volte).Subito dopo la Prima guerra mondiale, G. si trasferì a Hollywood dove incominciò la sua carriera nel cinema come sceneggiatore, scrivendo gag per le comiche di Mack Sennett e Hal Roach ...
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Wise, Robert
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato a Winchester (Indiana) il 10 settembre 1914. Nelle sue opere l'esigenza di chiarezza e la linearità d'intenti confluiscono in [...] (1965; Tutti insieme appassionatamente).
Dopo brevi studi di giornalismo effettuati nel suo Stato natale, nel 1933 si trasferì a Hollywood. Assunto dalla RKO, fu tecnico del suono per John Cromwell, George Stevens, John Ford e Mark Sandrich, e dal ...
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Lualdi, Antonella
Francesco Costa
Nome d'arte di Antonietta De Pascale, attrice cinematografica, nata a Beirut il 6 luglio 1931 da padre italiano e madre greca. Graziosa e schiva, impiegata inizialmente [...] cinema con registi del valore di Claude Chabrol e Claude Sautet, anche in teatro.
Resa famosa da un concorso bandito dalla rivista "Hollywood" che esortava i lettori a trovarle un nome d'arte, la L. esordì nel 1949 in Signorinella di Mario Mattoli e ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense (n. Waco 1943). La sua opera si caratterizza per la precisa scelta di sottrarsi con coerenza agli schemi dell'industria. Autore di un numero esiguo [...] come sceneggiatore, scrivendo numerose sceneggiature. Personalità schiva, si è sempre tenuto in disparte rispetto all'ambiente di Hollywood, conducendo una vita molto riservata.
Opere
Avanguardia e sperimentazione sono la fonte dell'ispirazione di M ...
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Putman, Andrée (nata Andrée Christine Aynard). - Designer francese (n. Parigi 1925). Avviata alla carriera musicale, si avvicinò al design collaborando con riviste come Elle (1952-58) e L'oeil (1960-64) [...] suo studio ha cambiato nome in Agence Andrée Putman, continuando a progettare interni come quello del ristorante La Bastide di Hollywood (2003), della boutique di A. Fontaine di Parigi (2005), dell'hotel Bayerischer Hof di Monaco di Baviera (2005) o ...
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Cantante e musicista nordirlandese (n. Belfast 1945). Dopo l’esperienza con i Them (con i quali ha registrato il fortunato singolo Gloria nel 1965) e il primo pezzo da solista (Brown-eyed girl), nel 1968 [...] autore prolifico, nel corso della sua carriera ha pubblicato più di trenta album, tra i più recenti dei quali occorre citare Astral weeks live at Hollywood bowl (2009), Duets: reworking the catalogue (2015), Keep me singing (2016) e Versatile (2017). ...
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Kramer, Stanley (propr. Stanley Earl)
Francesco Bolzoni
Produttore e regista cinematografico statunitense, nato a New York il 29 settembre 1913 e morto a Woodland Hills (California) il 19 febbraio 2001. [...] (e in seguito diretti) non erano rivolti alle élites ma alle masse amanti del romanzo poliziesco e del prodotto medio hollywoodiano, si avvalevano di giovani registi che ben conoscevano le strutture di una narrazione dinamica e di attori capaci di ...
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Chandler, Raymond (propr. Raymond Thornton)
Francesco Di Pace
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a Chicago il 23 luglio 1888 e morto a La Jolla (California) il 26 marzo 1959. Per le sue creazioni [...] poi da The high window (1942) e The lady in the lake (1943), i cui diritti cinematografici furono ben presto venduti a Hollywood, anche se non sempre l'amaro senso morale della visione di C. fu restituito nei film tratti dalle sue opere. Nel 1943 ...
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Charisse, Cyd
Serafino Murri
Nome d'arte di Tula Ellice Finklea, ballerina e attrice cinematografica statunitense, nata ad Amarillo (Texas) l'8 marzo 1921. La sua vitalità, perfettamente adeguata al [...] a viaggiare per l'Europa al seguito di una compagnia di balletto russa, con il nome d'arte di Felia Sidorova. Lavorò a Hollywood fin dai primi anni Quaranta (all'inizio con il nome di Lily Norwood) e, dopo aver recitato nel ruolo di una ballerina ...
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Sanders, George
Daniela Angelucci
Attore cinematografico inglese, nato a Pietroburgo il 3 luglio 1906 e morto suicida a Barcellona il 25 aprile 1973. Raffinato e affascinante, con il suo naturale atteggiamento [...] lavorato nel cabaret e alla radio, interpretò alcuni piccoli ruoli nel cinema, non accreditato. Ottenne però la notorietà soltanto a Hollywood: lo stesso anno del suo arrivo, nel 1936, apparve infatti in Lloyds of London (I Lloyd di Londra) di Henry ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...