Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense (n. Waco 1943). La sua opera si caratterizza per la precisa scelta di sottrarsi con coerenza agli schemi dell'industria. Autore di un numero esiguo di film, divenuti subito leggendari, ha esplorato le debolezze dell'essere umano, spesso contrapposto a una natura maestosa e indifferente, privilegiando l'analisi introspettiva dei personaggi. Orso d'oro a Berlino nel 1999 per The thin red line (1998); Palma d'Oro nel 2011 al 64° Festival di Cannes per The tree of life (2011).
Dopo la laurea in filosofia a Harvard ha svolto mestieri disparati, per poi dedicarsi per alcuni anni all'insegnamento e al giornalismo. Ha fatto il suo ingresso nell'industria cinematografica hollywoodiana come sceneggiatore, scrivendo numerose sceneggiature. Personalità schiva, si è sempre tenuto in disparte rispetto all'ambiente di Hollywood, conducendo una vita molto riservata.
Avanguardia e sperimentazione sono la fonte dell'ispirazione di M. che è riuscito a dare al suo cinema forma di pensiero, trasformando le storie narrate in riflessioni ben più ampie sull'uomo e sui sentimenti. Dopo aver scritto diverse sceneggiature, tra le quali Pocket money (Per una manciata di soldi, 1972), ha esordito dietro la macchina da presa con Badlands (La rabbia giovane, 1973), storia, ispirata a un fatto di cronaca, della ribellione di due giovani che, dopo aver ucciso il padre di lei, fuggono attraversando una campagna desolata; lo stile personalissimo si conferma nel successivo Days of heaven (1978; I giorni del cielo), premio per la miglior regia al Festival di Cannes nel 1979, in cui un operaio ricercato per omicidio e la sua ragazza organizzano una truffa ai danni di un ricco proprietario terriero; ancora una vicenda, dominata da un diffuso senso di fatalismo, in cui i personaggi, disperati e indifesi, si muovono come persi in un paesaggio di infinita bellezza. La propensione a filmare spazi sconfinati e l'uso ricorrente della voce fuori campo ritornano in The thin red line, che ha ottenuto oltre all'Orso d'oro anche cinque nominations all'Oscar, un onirico film sulla guerra realizzato dopo circa vent'anni di assenza dal set. Nel 2005 ha diretto The new world, ambientato in America all'epoca dei primi contatti tra i nativi e gli europei e incentrato sulla leggendaria vicenda di Pocahontas e John Smith, mentre è del 2011 The tree of life, pellicola che coniuga i temi della famiglia, della perdita e del perdono, con la quale nello stesso anno il regista si è aggiudicato la Palma d'Oro al 64° Festival di Cannes. Nel 2012 M. ha diretto la pellicola To the wonder, in concorso alla 69a edizione della Mostra del cinema di Venezia, nel 2014 ha diretto e sceneggiato il film Knight of Cups, nel 2016 il documentario Voyage of time, in concorso alla 73a edizione della Mostra del cinema di Venezia, nel 2017 il film Song to Song, nel 2019 A hidden life, in concorso al 72° Festival di Cannes, e nel 2021 The Way of the Wind.