Centro della Croazia dal quale provengono resti di scheletri, appartenenti ad almeno 24 individui, associati a industria musteriana e fauna comprendente il rinoceronte di Merck, databili all’ultimo periodo [...] glaciale. I resti umani sembrano riferirsi a individui di specie diverse, con forme neandertaloidi e altre che ricordano Homosapiens. ...
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(gr. Πετράλωνα) Località della Grecia, vicina a Salonicco, nella Macedonia centrale (Calcidica). Nei pressi è stato rinvenuto (1960) un cranio fossile umano caratterizzato da estesa pneumatizzazione temporale [...] -620.000 anni fa, o Pleistocene medio, 400.000-300.000 anni fa), sia le affinità tassonomiche (Homo erectus, Homosapiens neanderthalensis oppure ominide indifferenziato arcaico, distinto dai precedenti). Tra i resti di Ominidi fossili d’Europa, il ...
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Località nel Kenya sud-occidentale, presso il Golfo di Kavirondo (Lago Vittoria), dove L.S.B. Leakey trovò una mandibola umana con caratteri propri di Homosapiens. Leakey considerò l’uomo al quale appartenne [...] tale mandibola come diretto antenato di Homosapiens e lo chiamò Homo kanamensis. Lo strato dal quale proviene il reperto è assegnato al Pleistocene inferiore. ...
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Località situata nella media valle dell’Awash (Etiopia), sito di ritrovamenti di età pliocenica e pleistocenica. Il cranio pressoché completo di ominide scoperto nel 1976, datato a 600.000 anni fa e attribuito [...] a Homo rhodesiensis, una forma arcaica di Homosapiens, costituisce un importante anello nel processo dell’ominazione. ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] , dell'Istituto Nazionale di Geologia di Budapest, scoprono a Vérteszöllös, in Ungheria, il più antico resto attribuibile a Homosapiens, risalente all'inizio del Pleistocene medio (poco meno di un milione di anni fa); ciò costringe a rivedere l ...
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Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] adottato, da circa 2 in uno dei più antichi ominidi, l'Australopithecus afarensis, a circa 6 oppure 8 nell'Homosapiens. Il concomitante sviluppo dei processi mentali, tuttavia, non si fossilizza se non, indirettamente, nei manufatti e in altri ...
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Colore
Rosadele Cicchetti e Carmela Pignato
I colori con cui percepiamo la realtà sono conseguenza del fatto che gli oggetti differiscono nel loro grado di assorbimento delle diverse componenti cromatiche [...] di pigmentazione più adatto per una data latitudine terrestre. Un'ipotesi oggi accreditata è che gli antenati dell'Homosapiens abbiano avuto origine ai tropici e che avessero la pelle scura. Nelle popolazioni che si sarebbero poi spostate verso ...
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Cranio
Patrizia Vernole
Il cranio è lo scheletro della testa nell'uomo e negli altri Vertebrati. Dal punto di vista dell'anatomia comparata esso si distingue in neurocranio, che racchiude e protegge [...] cm3 per i maschi e 1500 cm3 per le femmine). Alte sono anche le capacità craniche di vari reperti fossili di Homosapiens. Il quadro è ancora molto controverso; sembra tuttavia che si sia raggiunta la massima capacità nel Paleolitico e si sia avuta ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] prosieguo delle sue ricerche, Sereno scoprirà resti di altri membri della famiglia dei dinosauri.
Trovati resti di antichi esemplari di Homosapiens. Il ritrovamento avviene in Israele; l'età di questi resti fossili è tra 90.000 e 100.000 anni, per ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. Il cambiamento del concetto di 'ominide'. 3. Nuove prospettive sulla datazione [...] the Middle Pleistocene, in "Quaternary international", 2001, LXXV, pp. 77-84.
Schrenk, F., Die Frühzeit des Menschen. Der Weg zum Homosapiens, München: Beck, 2001 (tr. it.: L'alba dell'umanità, Bologna: Il Mulino, 2003).
Schrenk, F. e altri, Oldest ...
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homo
〈òmo〉 s. m., lat. – Voce corrispondente all’ital. uomo, che ricorre in alcune locuzioni del lat. classico, o scientifico, o moderno, note in questa loro forma e generalmente non tradotte. Appartiene al lat. class. homo novus «uomo nuovo»,...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...