La fortuna di Gentile fuori d’Italia
Fabio La Stella
Senso, metodo e limiti della ricerca
La statura europea del pensiero di Giovanni Gentile è stata tematizzata da ottimi lavori di studiosi italiani [...] all’Università di Berna, apparso nel 1925 su «Logos», rivista cui collaborano fra gli altri, come è noto, Edmund Husserl ed Ernst Cassirer. Punto di partenza dell’analisi di Sganzini è la singolare circostanza per cui il pensiero di Gentile – che ...
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Economia
L’espressione c. economica è stata usata in una pluralità di significati per indicare situazioni dei mercati con aspetti negativi e gravi difficoltà, sia di natura temporanea sia di natura persistente. [...] e risultati diversi, da almeno tre correnti di pensiero: a) per la fenomenologia, che si ispira alla filosofia di E. Husserl, la c. di razionalità si esprime come c. di senso del mondo moderno quando la ricchezza delle forme della vita quotidiana ...
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RETORICA
Marc Fumaroli
(XXIX, p. 151)
Scomparsa nel corso del 20° secolo dall'insegnamento secondario europeo, la r. negli anni Settanta appariva destinata ad accontentarsi di una breve rubrica bibliografica [...] i limiti e le risorse del linguaggio.
Secondo un altro orientamento di pensiero, del tutto diverso, un discepolo italiano di E. Husserl e di M. Heidegger, E. Grassi, in una serie di saggi culminati nel 1970 nell'opera Macht des Bildes. Ohnmacht der ...
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VAILATI, Giovanni Battista
Gaspare Polizzi
– Nacque a Crema il 24 aprile 1863 da Vincenzo, di nobile famiglia cremasca risalente al Seicento, e da Teresa Albergoni, anch’ella aristocratica.
Dopo aver [...] a Pinerolo, al liceo di Siracusa, dove strinse amicizia con il filosofo e psicologo tedesco Franz Brentano, maestro di Edmund Husserl, e negli istituti tecnici di Bari (1900) e Como (1901-04). Nel 1904 fu chiamato all’istituto tecnico Galileo Galilei ...
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Psicoterapia
Edoardo Giusti
Si definisce psicoterapia un sistema di cura pianificato che, nel trattamento di malattie di origine essenzialmente psichica, si basi sull'utilizzo di mezzi psicologici attraverso [...] , R.D. Laing e V. Frankl. Sono stati inoltre particolarmente importanti i contributi filosofici della fenomenologia di E. Husserl, K. Jaspers e L. Binswanger.
Gli esponenti del movimento umanistico si sono a loro volta ispirati agli esistenzialisti e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel pensiero di Saussure la lingua è un sistema di segni che hanno il fine di comunicare [...] come Trubeckoj (1890-1938) e Karcevskij, che non nascondono il debito nei confronti delle Ricerche logiche (1900-1901) di Husserl. Nel primo congresso mondiale di linguistica che si tiene all’Aja nel 1928 gli aderenti alla Scuola presentano alcune ...
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significato
Dal lat. significatus -us «senso, indizio». Il contenuto espressivo di parole, frasi, gesti e in genere di qualsiasi mezzo di comunicazione e di espressione. Il problema del s. attraversa [...] . Così, la tendenza a concepire il s. linguistico in termini di una relazione di raffigurazione o denotazione porta Husserl, nelle Logische Untersuchungen (1900-01; trad. it. Ricerche logiche), a considerare l’espressione linguistica come legata in ...
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MONDADORI, Alberto
Gian Carlo Ferretti
– Nacque a Ostiglia (Mantova) l’8 dic. 1914, da Arnoldo, tipografo-editore figlio di un ciabattino, e da Andreina Monicelli, di famiglia piccolo borghese, sorella [...] campo della filosofia, antropologia, psicoanalisi, sociologia, critica letteraria, linguistica, da Antonio Banfi a Ernesto Buonaiuti, da Edmund Husserl a Karl Jaspers, da Carl Gustav Jung a Claude Lévi-Strauss, da Herbert Marshall McLuhan a Margaret ...
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soggetto
Termine il cui uso copre un’ampia gamma di significati che rinviano sia all’esser sottoposto o all’essere sostrato (➔) di determinati accidenti che concorrono all’identificazione di una data [...] e semplicemente spirito come s.» (Teoria generale dello spirito come atto puro, 1916, II, § 3). La riflessione di Husserl si pone come determinazione fenomenologica dei modi di coscienza e del s. trascendentale che viene tematizzata sullo sfondo dell ...
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apparenza
La famiglia di termini ricollegabili alla nozione di apparenza (φαινόμενον; φαίνεσϑαι; ecc.), connessa a quella di «opinione» (δόξα) e contrapposta a «verità», è presente nei filosofi presocratici, [...] esso manifestazione storico-dialettica dello Spirito (Hegel), oggetto che rinvia alle strutture intenziona- li della coscienza trascendentale (Husserl) o anche fondamento di «parvenza» e «apparenza», giacché inteso come «ciò-che-si-manifesta-in-sé ...
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husserliano
〈hu-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Edmund Husserl 〈hùsërl〉 (1859-1938), iniziatore di un indirizzo di pensiero da lui stesso definito fenomenologia trascendentale (v. fenomenologia, n. 2): l’interpretazione h. del cartesianismo;...
fenomenologico
fenomenològico agg. [der. di fenomenologia] (pl. m. -ci). – Della fenomenologia, relativo alla fenomenologia: processo f.; descrizione f.; metodo f.; ricerca f.; ecc. In fisica, teoria f., ogni teoria che, senza indagare previamente...