Filosofo tedesco (Prossnitz, od. Prostějov, Moravia, 1859 - Friburgo in Brisgovia 1938). Fondatore della moderna fenomenologia, ha fornito sostanziali contributi allo sviluppo di un concetto di filosofia come scienza a priori, teorizzando la messa tra parentesi (epochè) dei presupposti del senso comune (l'esistenza di una realtà esterna al soggetto, le caratteristiche psicologiche del soggetto stesso), ...
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fenomenologìa Descrizione dei fenomeni, ossia del modo in cui si manifesta una realtà. In filosofia, il termine ha avuto fortuna a partire dalla Fenomenologia dello spirito (1807), in cui G.W.F. Hegel [...] alla coscienza e possono essere colti nella loro 'essenza' logica, universale e necessaria. Per M. Heidegger, allievo di Husserl, f. significa così "lasciar vedere in sé stesso ciò che si manifesta", liberandolo dall'occultamento in cui rischiano di ...
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intenzionalità Nelle filosofie di F. Brentano e di E. Husserl, il carattere per cui un fatto di coscienza è ‘coscienza di’ qualche cosa, vi si riferisce, pur non essendo tale cosa necessariamente reale [...] . all’ambito dell’esperienza psichica portandola in quello della pura validità logico-oggettiva. Il richiamo a Brentano (più che a Husserl) è diventato ricorrente in quasi tutti i filosofi che, nella seconda metà del Novecento, hanno fatto dell’i. il ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] per W. Windelband la f. ha un suo ambito di autonomia in quanto scienza critica dei valori universalmente validi.
In E. Husserl si riaffaccia l’idea della f. come scienza rigorosa: le essenze, che secondo il suo metodo vengono intuite, non sono fatti ...
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Filosofo (Vienna 1902 - Colonia 1991). Dal 1923 al 1930 assistente di Edmund Husserl, fu, fino al 1939, professore nell'università tedesca di Praga (curò, tra l'altro, l'edizione postuma dell'opera husserliana [...] di Lovanio fino al 1940, insegnò poi nelle università di Amburgo, Kiel e Colonia. Largamente influenzato dal pensiero di Husserl, ne riprese e svolse le principali tematiche, indagando i rapporti fra fenomenologia e metafisica e il problema della ...
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Termine filosofico usato per la prima volta al principio del 17° sec. da J. Lorhard (1606) e R. Goclenio (1613) e divulgato soprattutto da C. Wolff (1730) per designare la scienza dei caratteri universali [...] la conoscenza del puro ‘essere’ o ‘ente’ come primo e necessario fondamento di ogni altro sapere. Fu ripreso da E. Husserl per indicare la scienza che studia le strutture essenziali proprie delle varie scienze, e da M. Heidegger per designare la ...
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Filosofa e studiosa di teoria della politica (Hannover 1906 - New York 1975). Allieva di E. Husserl, K. Jaspers e M. Heidegger, fu costretta a emigrare per motivi razziali dapprima in Francia, poi negli [...] USA, dove ha insegnato nelle università di Berkeley, Princeton, Chicago (dal 1963) e alla New School for Social Research di New York (dal 1967). Con The origins of totalitarianism (1951, trad. it. 1967) ...
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Filosofo del diritto (Meinz 1883 - presso Dixmude 1917), allievo di Th. Lipps e seguace di E. Husserl; fu prof. a Gottinga. Tentò l'applicazione del metodo fenomenologico nell'ambito del diritto, elaborando [...] una teoria giuridica pura non coincidente con alcun sistema di diritto positivo o di diritto naturale, ma fondata, secondo l'impostazione husserliana, su un'intuizione delle essenze giuridiche a priori. ...
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Filosofo (Lier 1911 - Lovanio 1974). Francescano, prof. all'univ. di Lovanio, ha legato il suo nome alla fenomenologia di E. Husserl, di cui è stato interprete e divulgatore. Tra il 1938 e il 1939 riuscì [...] a sottrarre i manoscritti di Husserl (circa 40.000 pagine) alla distruzione da parte nazista, trasferendoli a Lovanio, dove, fondati gli Archives Husserl, attese alla pubblicazione di inediti. ...
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Pensatrice tedesca (Berlino 1888 - Starnberg 1966); prof. di filosofia all'univ. di Monaco di Baviera. Allieva di E. Husserl e di A. Reinach, orientò le sue ricerche verso l'elaborazione di una Realontologie [...] su base fenomenologica incentrata soprattutto sulla "struttura ontica" della natura. La sua posizione critica verso il positivismo scientifico è stata ampiamente recepita dall'attuale psicologia esistenziale. ...
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husserliano
〈hu-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Edmund Husserl 〈hùsërl〉 (1859-1938), iniziatore di un indirizzo di pensiero da lui stesso definito fenomenologia trascendentale (v. fenomenologia, n. 2): l’interpretazione h. del cartesianismo;...
fenomenologico
fenomenològico agg. [der. di fenomenologia] (pl. m. -ci). – Della fenomenologia, relativo alla fenomenologia: processo f.; descrizione f.; metodo f.; ricerca f.; ecc. In fisica, teoria f., ogni teoria che, senza indagare previamente...