Figlio (Norimberga 1368 - Znojmo 1437) dell'imperatore Carlo IV e di Elisabetta di Pomerania, fratello di Venceslao IV; ultimo imperatore della casa di Lussemburgo. Il fidanzamento con Maria d'Angiò (1380), [...] quindi bruciato come eretico, non gli giovò politicamente; alla morte di Venceslao IV di Boemia (1419) dovette quindi affrontare una lunga rivolta degli hussiti in Boemia prima di esservi riconosciuto re (1436). Nel periodo delle campagne contro gli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Trasferendo la capitale dell’Impero da Vienna a Praga, Rodolfo II fonda un centro [...] assai fiorente ai tempi di Carlo IV, ma decaduta nel XV secolo per la devastante violenza dell’eresia degli hussiti e della conseguente repressione cattolica, diventa il centro di una fervida attività intellettuale per volontà dell’imperatore Rodolfo ...
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(pol. Wrocław, ted. Breslau) Città della Polonia (633.950 ab. nel 2007); capoluogo del Voivodato della Bassa Slesia. È situata a 120 m s.l.m., bagnata dall’Oder, su una piccola isola che ospitò il primitivo [...] B. che fu incorporato nel Regno di Boemia nel 1335. Nel 15° sec. partecipò attivamente alla lotta contro i Cechi hussiti e contro Giorgio Poděbrad re di Boemia; fu la roccaforte della politica papale, alleandosi anche con Mattia Corvino, che la ebbe ...
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Muntzer (o Munzer), Thomas
Müntzer
(o Münzer), Thomas Riformatore religioso e sociale (Stolberg, Harz, 1490 ca.-Mühlhausen 1525). Studiò a Lipsia e a Francoforte sull’Oder; nel 1515 era prevosto nel [...] alle autorità ecclesiastiche e a quelle civili, sicché nell’apr. 1521 dovette abbandonare Zwickau. Cercò allora rifugio fra gli hussiti di Boemia; ma a Praga, nel novembre, dovette ancora una volta rinunciare alla fondazione di quella Nuova Chiesa di ...
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Teologo e filosofo, nato a Usingen (Nassau) nel 1465. Addottoratosi all'università di Erfurt nel 1491, ivi stesso fu presto maestro, e nel 1501-05 ebbe fra i discepoli Martin Lutero, il quale si rallegrò [...] però inferiori per numero e importanza alle opere polemiche dirette contro i novatori, specialmente luterani e hussiti.
Bibl.: F. Ossinger, Bibliotheca Augustiniana, Ingolstadt 1768, s. v.; Hurter, Nomenclator literarius, II, Innsbruck 1906, col ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a O e NO con la Germania, a S con l’Austria, a SE con la Slovacchia e a NE con la Polonia.
Il suo territorio, corrispondente a quello delle due regioni storiche della [...] e maestri di Vyšší Brod e di Třeboň). Notevoli anche la miniatura e le arti suntuarie. All’epoca di crisi segnata dalle guerre hussite seguì con Vladislao II (1471-1516) un potente sviluppo tardo gotico con gli architetti B. Rejt e M. Rejsek: a Praga ...
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GIOVANNI da Capistrano, santo
Nacque da padre straniero, venuto in Italia al seguito di Luigi d'Angiò, a Capistrano, oggi Capestrano (Aquila), il 24 giugno 1386 (o 1385). Addottoratosi in legge a Perugia, [...] legato apostolico da papa Niccolò V in Austria, Baviera, Slesia, e poi in Polonia, sia per opporsi ai progressi degli hussiti, sia per predicarvi la crociata contro i Turchi. Vi ottenne grandi risultati. Nel 1455 si unì con l'esercito cristiano di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le inquietudini religiose quattrocentesche si manifestano in forme varie e diverse. Tale [...] agli anabattisti, la comunità stanziata a Tabor viene presa d’assalto e sterminata; fra le accuse gettate loro addosso dagli hussiti moderati c’è quella – antichissima e ripetuta tante volte – di praticare il libero amore. La comunità dei fratelli e ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] -157; G. Töpfer, Das kommende Reich, cit., pp. 197-198.
46 A. Molnár, Cola di Rienzo, Petrarca e le origini della riforma hussita, in Protestantesimo, 19 (1964), pp. 214-223, in partic. 216-219
47 P. Segl, Geschichtsdenken, cit., pp. 132-136; cfr. A ...
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Berlino
Alberto Indelicato
Il simbolo della Germania
L'anno di fondazione della città di Berlino non è conosciuto: si è convenzionalmente indicato il 1237. La sua posizione ne fa un centro nodale tra [...] minoranze religiose cacciate da altri Stati. Si stabilirono a Berlino emigrati dal Palatinato e dalla Svizzera, hussiti Boemi e numerosi Ebrei giunti dall'Austria. Particolarmente vantaggiosa si rivelò l'immigrazione di seimila ugonotti (Calvinisti ...
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boemo
boèmo agg. e s. m. (f. -a). – Della Boemia, regione storica e geografica dell’Europa centrale, che forma oggi la parte centro-occidentale della Repubblica Ceca: il territorio b.; storia, letteratura b.; come sost., abitante, nativo,...
ussita
(o hussita) agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. agg. Relativo a J. Hus e alle sue dottrine; proprio dell’ussitismo: movimento u., Chiesa u.; guerre ussite. 2. s. m. e f. Seguace di J. Hus, aderente all’ussitismo.