Scrittore italiano (Siracusa 1908 - Milano 1966). Autore agli inizi oscillante tra i toni di una memoria proustiana e quelli di un realismo spesso crudo, V. finì per elaborare una forma di racconto fra [...] Le donne di Messina e nel racconto La garibaldina (pubbl. con Erica e i suoi fratelli, 1956). Raccolse i suoi scritti critici, letterari e di costume in Diario in pubblico (1957; ed. ampl., post., 1970). Postumi sono stati pubblicati inoltre: Le due ...
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Scrittore francese (Parigi 1840 - ivi 1902). Affermatosi dapprima come critico d'arte, difese l'impressionismo. Teorico del naturalismo, ne offrì un modello esemplare nella sua opera narrativa: da Teresa [...] titolo di J'accuse), che procurò a Z. un processo e una condanna che lo costrinsero a rifugiarsi in Inghilterra; iniziò i Quatre Évangiles, di cui apparvero Fécondité (1899), Travail (1901) e, postumo (1903), Vérité; dell'ultimo, Justice, non rimane ...
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Scrittore e cantautore russo (Mosca 1924 - Parigi 1997). Autore di nimerose raccolte liriche, il successo internazionale giunse a O. con il secondo romanzo Bednyi Avrosimov, con cui riprese con sottile [...] di Tbilisi; poi cominciò a insegnare. Cominciò a pubblicare i suoi versi nel 1953. Esordì nel 1956 con la raccolta . Appuntamento con Bonaparte, 1986). Ma la fama di O. in patria è legata soprattutto alla sua attività di chansonnier; un'ampia ...
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Racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, negli episodi come nei personaggi, anonimo e popolare, di fonte e tradizione orale (➔ favola). La f. ebbe sin dai tempi remoti vastissima diffusione [...] delle fasi storiche più arcaiche dei popoli che le narravano. In parziale sintonia con quest’ultimo approccio si pone l’opera G. Gozzano (La principessa si sposa. Fiabe, 1917) e a I. Calvino, che tradusse dai dialetti 200 tra le f. più ...
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Scrittore e sceneggiatore italiano (Luzzara 1902 - Roma 1989). Sceneggiatore di molti film di successo di V. De Sica (Sciuscià,1946; Ladri di biciclette, 1948), che ne fecero un punto di riferimento del [...] d'na parola ("Stringermi in una parola"). L'umorismo di Z. nasce da un'attenzione partecipe alla vita e alle cose di tutti i giorni, alla sofferenza, alle illusioni e ai disinganni degli umili; e, insieme, è il mezzo per sottrarsi a un sentimento di ...
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Poeta italiano (Monsummano 1809 - Firenze 1850). Partito dalla tradizione giocosa toscana, approdò al mito della “paesanità”, come aspirazione a una vita lontana dalle raffinatezze sociali e insieme romantico [...] ben definita di originalità. Celebre, tra i suoi versi, Sant'Ambrogio (1845), in cui il tono meditativo si lega a gli avvenimenti parvero confermare il suo credo di liberale moderato. In quegli anni G. partecipò anche alla vita pubblica: fu maggiore ...
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Uomo politico e studioso italiano (Napoli 1826 - Torre del Greco 1895). Esponente di spicco della Destra storica, fu deputato e relatore della legge sulle guarentigie. Storico, filosofo e filologo di spessore, [...] a Torino della Stampa, collaboratore e dal 1866 direttore della Perseveranza di Milano, i suoi atteggiamenti politici, in complesso caratterizzati da chiuso conservatorismo, assunsero notevole rilievo negli ambienti della Destra, anche attraverso ...
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Poetessa polacca (Bnin, Poznań, 1923 - Cracovia 2012). Muovendo dall'osservazione del quotidiano, S. costruisce una poesia intellettuale e riflessiva, che s'interroga sulla condizione esistenziale dell'uomo [...] la letteratura e la sua produzione trova ampia diffusione anche in Italia.
Vita e opere
Dal 1931 si trasferì a 2006; Ludzie na moście, 1986, trad. it. Gente sul ponte, 1996; Koniec i początek, 1993, trad. it. La fine e l'inizio, 1998). Accanto ai ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1906 - Parigi 1989). Uno degli autori più significativi del 'teatro dell'assurdo', fu tra gli scrittori esemplari del Novecento per il suo carattere rappresentativo di alcuni [...] B. traccia il quadro della inutilità e inevitabilità della sofferenza dell'uomo. I suoi paesaggi sono deserti in cui torreggiano le inezie; i suoi personaggi simboleggiano, in una qualche deformità fisica, la paralisi spirituale cui sono giunti. Non ...
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Scrittore italiano (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944). Compì gran parte dei suoi studi a Parigi e si affermò dapprima come poeta in lingua francese (La conquête des étoiles, 1902; Destruction, [...] rinnovamento totale. Pertanto le sue cose più importanti restano i "manifesti" del primo periodo, alcuni dei quali ( Italia. Parte dell'opera edita e inedita di M. è raccolta in Teoria e invenzione futurista (1968) e La grande Milano tradizionale e ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...